Artrite Reumatoide Cos’è, Chi ce l’ha, Quali sono i Sintomi?
L’artrite reumatoide colpisce circa 400.000 persone in Italia e solo il 40% segue le terapie in modo corretto.
Mia moglie è soggetta a questa patologia da anni, ed e riuscita per tempo a limitarne le conseguenze, va sottolineato che gli sviluppi nel settore della ricerca hanno fatto in questi ultimi anni passi da gigante e chi ne e’ colpito ha ottimi strumenti per far fronte a questa malattia cronica e autoimmune.
Per esperienza indiretta è sempre bene che al primo sintomo che avrete modo di apprendere nel corso della lettura, di rivolgervi subito presso un bravo Reumatologo che subito provvederà ad eseguire le dovute procedure mediche.
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Artrite Reumatoide
Si verifica quando il sistema immunitario attacca erroneamente i tessuti del corpo. Colpisce principalmente le articolazioni che si infiammano ma può verificarsi in quasi tutti gli organi.
L’artrite reumatoide è una malattia infiammatoria cronica e autoimmune che colpisce principalmente le articolazioni – che si infiammano anche se può manifestarsi praticamente in qualsiasi organo, “che sia cuore, rene, polmone, cellule del sangue…”, dice José Mª Pego Reigosa, reumatologo presso il complesso ospedaliero universitario di Vigo e coordinatore del gruppo di lavoro sulle malattie autoimmuni della Società spagnola di reumatologia (SER).
Si tratta quindi di una malattia sistemica.
L’artrite reumatoide si verifica quando il sistema immunitario attacca erroneamente i tessuti del corpo, solitamente danneggiando prima le articolazioni più piccole, specialmente quelle che uniscono le dita delle mani e le dita dei piedi.
Non va confusa con l’osteoartrite, in cui la cartilagine articolare (il tessuto che riveste l’osso e funge da ammortizzatore) si consuma; nell’artrite si verifica un’infiammazione cronica della membrana sinoviale (la “borsa” che riveste l’articolazione).
I sintomi dell’artrite reumatoide sono spesso legati alla tenerezza delle articolazioni alla palpazione, al calore e al gonfiore, ma ci sono anche casi di rigidità articolare, stanchezza, febbre e mancanza di appetito.
Fattori di rischio
L’artrite reumatoide è una malattia che, come il lupus, colpisce maggiormente le donne. Di solito viene diagnosticato tra i trenta e i cinquant’anni. In Spagna, colpisce l’1,07% della popolazione. Se qualcuno nella tua famiglia ha l’artrite reumatoide, è più probabile che tu sviluppi la malattia.
Anche il fumo aumenta il rischio di contrarre la malattia, soprattutto se si ha una predisposizione genetica. Inoltre, questa dannosa abitudine sembra essere associata a un’artrite più grave. Essere in sovrappeso sembra aumentare il rischio di sviluppare la malattia.
Trattamento dell’artrite reumatoide
Per quanto riguarda i trattamenti, “la verità è che sono migliorati molto negli ultimi anni, e giorno dopo giorno, l’arsenale terapeutico continua a crescere, così come il numero di nuove molecole che sono efficaci negli studi clinici”, dice il dottor Pego, che insiste sul fatto che grazie a tutto questo l’aspettativa di vita “ha praticamente eguagliato quella del resto della popolazione”.
Tuttavia, i pazienti con artrite devono adottare alcune abitudini di vita sane: “Questi includono l’esercizio fisico, una dieta varia ricca di calcio e garantire livelli adeguati di vitamina D per contrastare gli effetti avversi di alcuni farmaci”.
Infine, l’esperto sottolinea che l’artrite reumatoide e altre malattie reumatologiche, come il lupus, aumentano “il rischio cardiovascolare, indipendentemente dai fattori precedenti“, così che un adeguato controllo di questi disturbi porta a una riduzione del rischio di soffrire anche di malattie cardiache.
Negli ultimi decenni sono stati fatti molti progressi nella comprensione della patogenesi dell’artrite reumatoide, cioè quali molecole mediano l’infiammazione e quali devono essere bloccate per poterla trattare.
Al momento, si sa che ci sono “un paio di anticorpi che sono associati alla malattia e a una prognosi peggiore, noti come anticorpi del fattore reumatoide e anticorpi anti peptide citrullinato ciclico (anti-CCP)”.
D’altra parte, sono stati identificati anche altri fattori che predicono la gravità della malattia, come il numero di articolazioni colpite all’inizio e le manifestazioni radiologiche.
Fonte: muyinteresante.es
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