I latini usavano dire: Faber est suae quisque fortunae, vale a dire ognuno è artefice della propria fortuna, del proprio destino e in ultima analisi è il costruttore della propria vita. In questo senso non è azzardato sostenere che la persona che più di tutte può renderci felici è rappresentata, per ciascuno, da se stesso.
Ci sono situazioni che possiamo cambiare, altre no….
Certo, ci sono situazioni che non possiamo cambiare ma possiamo cambiare la mente: preferite la via della rassegnazione o dell’accettazione?
Se mi alzo una mattina e penso “Oh mio Dio, non credo sarò capace di affrontare la mia separazione“, vuol dire che la mia vita non è affatto come la desidero” ovviamente mi sentirò male o comunque frustrato/a.
La via della rassegnazione
Questo atteggiamento mi porterà ad avere un pensiero tipo “ok, le cose stanno così, me ne faccio una ragione perché tanto non posso fare nulla per cambiarle”. Questo è RASSEGNARSI e scegliere più o meno consapevolmente la strada della frustrazione, dell’impotenza, della tristezza, dello svuotamento, del vedere la vita con occhi incolori.
La via dell’accettazione
E sappiatelo: tutte noi, ci siamo caduti a volte. Non importa. Se in questo preciso momento ci rendiamo conto che stiamo seguendo questa strada, possiamo scegliere di cambiarla… in un istante. Esiste infatti un’altra via, quella dell’accettazione.
“Ci sono sempre due scelte nella vita: accettare le condizioni in cui viviamo o assumersi la responsabilità di cambiarle” Denis Waitley
La via dell’accettazione, nella stessa situazione, ci porterà ad avere un pensiero tipo “ok, le cose stanno così: mi piacerebbe che fossero diverse ma prendo atto che ora questa è la situazione. Ok, ci sto. Adesso cosa possa fare per migliorarla? Cosa è in mio potere per cambiarla?”
E da lì ogni cambiamento è decisamente più semplice. Quante volte le persone dicono “NON POSSO ACCETTARLO!” quasi sempre con rabbia, frustrazione, rancore, malessere? Quante volte tu, lo hai detto e lo dici ad alta voce o nella tua testa? Non lo trovi stancante? Non è difficile, vivere in un mondo in cui devi sempre lottare contro qualcosa o qualcuno?
E quanto prima lo accettiamo, tanto prima smetteremo di soffrire
Quando una persona non vuole rimanere al nostro fianco possiamo fare ben poco per trattenerla. È inutile lamentarci se abbiamo perso un’opportunità di lavoro. Per quanto proattivi, entusiasti e positivi siamo, ci sono situazioni che non possiamo cambiare. In questi casi ci resta solo la possibilità di cambiare la nostra mente.
I pericoli della non-accettazione
Ci sono situazioni che dobbiamo accettare anche se non siamo in grado di cambiarle. Quando non le accettiamo si trasformano in un ostacolo che ci sottrae energia. Il vero miracolo succede quando le accettiamo, dato che durante questo processo di apparente resa cresciamo e voltiamo pagina. Che cosa accade quando non accettiamo una situazione che non possiamo cambiare?
Ci mantiene bloccati
Se ci troviamo di fronte a un muro e tentiamo di tutto per abbatterlo ma senza riuscirci, ci sentiremo frustrati e inizieremo a lamentarci. In questo modo resteremo bloccati sul nostro cammino. Al contrario, se cerchiamo di trovare altre soluzioni, possiamo continuare ad andare avanti, grazie anche al muro che ci ha stimolati.
Ci rende infelici…
Quando
non riusciamo a cambiare la situazione o gli altri non soddisfano le
nostre aspettative, la frustrazione può crescere enormemente. Legandoci a
questo problema ci impediamo di essere felici, è come se ci
costringessimo a trascinare una grossa pietra, anche se in realtà ci
piacerebbe lasciarla andare, ma non sappiamo come.
Ci impedisce di vedere le opportunità,,,,,
Un problema o una situazione negativa, soprattutto se mantenuti nel tempo, tendono a generare frustrazione. E in questo stato non solo non siamo in grado di andare avanti, ma non riusciamo neppure a percepire le soluzioni e le opportunità che abbiamo sotto gli occhi. Non accettare un fatto significa chiudersi alle opportunità, scegliendo di rimanere nel passato.
Non è la situazione, è come reagisci…..
Spesso confondiamo la realtà con le nostre reazioni. Ma è importante notare che non è la situazione in se stessa che genera frustrazione, sofferenza o angoscia, queste sono solo le nostre risposte agli eventi che non possiamo o non vogliamo gestire. Si tratta di una differenza sostanziale, perché in questo modo è possibile separare l’evento dalla nostra reazione allo stesso. Si tratta insomma di renderti conto che stai reagendo a un significato, non a un fatto.
Infatti, molte volte siamo noi stessi che aggiungiamo benzina al fuoco, immaginando i peggiori scenari possibili o lasciando che le emozioni negative prendano il sopravvento. In questo modo otteniamo solo di peggiorare la situazione, quando l’obiettivo è quello di sentirci meglio. In pratica, finiamo per perdere la prospettiva che bene e male, negativo e positivo, si basino essenzialmente sui nostri punti di vista, su come scegliamo di reagire a determinate situazioni.
Molte delle situazioni che a prima vista possiamo considerare negative o cattive, possono essere positive, o almeno assumere un carattere neutro se cambiamo prospettiva e ne approfittiamo.
Naturalmente, non si tratta di relativizzare tutto o soffrire in silenzio. Quando una situazione non ci piace o diventa un ostacolo per il raggiungimento dei nostri obiettivi, dobbiamo cercare di cambiarla, ma se non siamo in grado di farlo, sbattere continuamente contro il muro servirà solo a farci del male. Se non siamo in grado di abbattere quel muro è meglio imparare a sfruttarlo.
Per raggiungere questo obiettivo, è importante capire che tutto dipende dall’interpretazione, che è determinata dalle nostre esperienze, le aspettative e le emozioni che ci trattengono e ci condizionano. Tuttavia, quella che stiamo vedendo non è l’unica realtà, ma solo un aspetto di questa. La nostra reazione alla situazione sarà la versione finale. Pertanto, concentrati sulla ricerca di soluzioni, non lamentarti.
Ricorda che la vita non è come si desidera che sia, molto spesso è capricciosa e imprevedibile. Continuerà a mettere dei problemi sul tuo cammino ma anche nuove opportunità. Sei tu che scegli se vuoi essere una vittima o se preferisci prendere in mano le redini e imparare ad ogni passo che fai.
Dopo tutto, ricorda che nulla è per sempre. Se qualcosa non ti piace, prova a cambiarlo, se non è possibile, non torturarti e cambia atteggiamento. Impara ad abbracciare la vita con tutto ciò che comporta.
Fonte http://nonsoloangeli1.blogspot.com