America Latina in Breve: Deregolamentazione, Povertà e Violenza
Quello che avviene in America Latina è sempre stato un banco di prova che poi viene trapiantato in Europa ed in tutti i paesi del mondo, cosi è stato e esempre sarà, l’indigenza e la povertà sono una costante che viene perpetrata a danno di queste popolazioni le quali hanno metabilizzato, per non dire fatto proprio, un concetto di vita che li vede in perenne emergenza e da qui l’abitudine a considerarla una cosa normale. Quella che per noi è la nuova normalità da loro è una costante che si ripete e che considerano un inevitabile corso degli eventi che solo il Che Guevara aveva compreso nella sua piena essenza e drammaticità. (Toba60)
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Staff Toba60
Argentina: licenziamenti pubblici e deregolamentazione
Il presidente argentino Javier Milei ha annunciato che non rinnoverà i contratti dei dipendenti pubblici firmati dopo il 1° gennaio 2023. Si stima che più di 7.000 persone perderanno il lavoro.
Milei ha anche ufficializzato la convocazione di sessioni straordinarie del Congresso per affrontare 11 leggi legate alla riforma del sistema fiscale dello Stato.
L’estrema destra libertaria ha imposto un Decreto di Necessità ed Emergenza (DNU) che abroga o modifica 300 leggi con l’obiettivo di deregolamentare l’economia e ridurre le responsabilità sociali dello Stato. Questo pacchetto di misure neoliberali ha suscitato proteste e annunci di scioperi nelle prossime settimane.
Messico: l'”esodo della povertà” si dirige verso gli Stati Uniti
Nel cuore della notte di Natale, una carovana di circa 10.000 migranti ha iniziato il suo viaggio dal confine meridionale del Messico verso gli Stati Uniti. L’autoproclamato “esodo della povertà” è composto da migranti di circa 24 nazionalità.
Allo stesso tempo, le autorità statunitensi e il presidente messicano Andrés Manuel Lopez Obrador stanno discutendo nuove misure per contenere l’immigrazione nella regione.
La migrazione sta diventando regolarmente uno dei temi principali delle campagne presidenziali statunitensi. Il Partito Repubblicano ha chiesto un aumento del budget per la sicurezza delle frontiere e le deportazioni in cambio del sostegno alla guerra in Ucraina.
Colombia: nuova ondata di violenza
Le autorità colombiane hanno annunciato che il presidente Gustavo Petro sta attuando nuove misure per controllare la crisi di sicurezza nel dipartimento di Cauca, dove abbondano le piantagioni di foglie di coca e marijuana.
Questa decisione fa seguito all’omicidio di cinque indigeni e del sindaco del comune di Guachené, Elmer Abonia Rodríguez, avvenuto a ridosso del Natale.
L’obiettivo di Petro è quello di estinguere completamente l’ultimo conflitto armato interno del continente attraverso la sua politica di “pace totale”, che prevede colloqui con gruppi come l’ELN e incentivi penali per i gruppi che accettano di deporre pacificamente le armi.
Bolivia: messa in discussione la candidatura di Evo Morales
La Corte costituzionale plurinazionale (TCP) ha stabilito che il Presidente e il Vicepresidente della Bolivia possono svolgere solo due mandati. Alcuni analisti sottolineano che questa misura ha lo scopo di impedire a Evo Morales di candidarsi alle elezioni presidenziali del 2025.
Evo Morales ha sostenuto che la decisione non lo squalifica, poiché la posizione espressa sulla durata del mandato si trovava nella parte “di presentazione” del testo e non in quella “di deliberazione”. L’ex presidente ha puntato il dito contro l’attuale presidente Luis Arce per aver cercato di bloccare il suo ritorno alla presidenza.
I due leader si sono scontrati negli ultimi mesi e il settore “Evista” del Movimiento al Socialismo (MAS) ha espulso Arce dal partito.
Ecuador: dibattito sulla crisi energetica
La Commissione per lo Sviluppo Economico dell’Assemblea Nazionale dell’Ecuador ha iniziato ad analizzare la Legge sulla Competitività Energetica proposta dal Presidente Daniel Noboa.
Il Ministro dell’Energia e delle Miniere, Andrea Arrobo, ha dichiarato che il progetto è urgente perché ha ricevuto segnalazioni di “un settore in terapia intensiva” e di continue interruzioni di corrente.
Il Ministro ha dichiarato che la misura non prevede la modifica delle tariffe o la privatizzazione, ma piuttosto la collaborazione con il settore privato per garantire il servizio, pur avvertendo che lo Stato non ha le risorse per effettuare gli investimenti necessari.
Vene aperte : Conferenza Tricontinentale
Nel gennaio 1966, oltre 200 delegati di governi e movimenti rivoluzionari di Africa, Asia e America Latina si riunirono all’Avana per la Prima Conferenza di Solidarietà dei Popoli dell’Africa e dell’Asia, nota come Conferenza Tricontinentale.
In piena guerra fredda, questo incontro rappresentò un importante passo avanti in termini di solidarietà internazionale del Sud e di articolazione delle lotte anticoloniali e antimperialiste. Uno dei progressi concreti fu la creazione dell’Organizzazione di Solidarietà dei Popoli dell’Africa, dell’Asia e dell’America Latina (OSPAAAL).
Che Guevara avrebbe in seguito riassunto lo spirito di questa conferenza come la necessità di creare “uno, due, tre, molti Vietnam”.
Jessica Dos Santos, Ricardo Vaz
Fonte : Investig’Action
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