toba60
1547738821 cervelletto 1024x575

I “vaccini” contro il COVID-19 è dimostrato sono collegati a 63 gravi eventi avversi a carico del sistema nervoso centrale

Alla luce di quelli che sono stati gli sviluppi del covid vaccino, sembra accertato che le conseguenze che più di altre si verranno a verificare nell’immediato futuro sono quelle legate al Sistema Nervoso Centrale. Hanno fatto un buon lavoro in proposito, in quanto le ripercussioni che ne derivano a lungo termine che ben si conoscevano e indurle pure ai bambini attraverso una campagna vaccinale totalmente ingiustificata nei loro confronti, consolida un potenziale controllo collettivo che non ha alcuna difesa da parte della gente.

Toba60

Siamo tra i più ricercati portali al mondo nel settore del giornalismo investigativo capillare ed affidabile e rischiamo la vita per quello che facciamo, ognuno di voi può verificare in prima persona ogni suo contenuto consultando i molti allegati (E tanto altro!) Abbiamo oltre 200 paesi da tutto il mondo che ci seguono, la nostre sedi sono in Italia ed in Argentina, fate in modo che possiamo lavorare con tranquillità attraverso un supporto economico che ci dia la possibilità di poter proseguire in quello che è un progetto il quale mira ad un mondo migliore!

61e11d503cc13747866d338b button 2 p 500 1 1 1

I “vaccini” contro il COVID-19 sono collegati a 63 gravi eventi avversi a carico del sistema nervoso centrale

Le soglie di sicurezza stabilite dal CDC/FDA sono state superate poiché i vaccini contro il COVID alterano la barriera emato-encefalica, provocando meningite, encefalite, malattie da prioni, ascessi cerebrali, riattivazioni dell’herpes e altro ancora.

Oip 2612332953

Lo studio intitolato Vaccinazione con mRNA contro il COVID-19: implicazioni per il sistema nervoso centrale“, scritto da Kirstin Cosgrove, BM, CCRA; James A. Thorp, MD; Claire Rogers, MSPAS, PA-C; Steven Hatfill, MD; Nicolas Hulscher, MPH; e Peter A. McCullough, MD, MPH, è stato appena caricato su Zenodo.

Utilizzando i dati VAERS dal gennaio 1990 al novembre 2024, abbiamo confrontato gli eventi avversi segnalati dopo la vaccinazione contro il COVID-19 con quelli segnalati dopo la vaccinazione antinfluenzale e tutti gli altri vaccini combinati. Ci siamo concentrati in particolare sul sistema nervoso centrale (SNC), ovvero il cervello e il midollo spinale, che controllano tutto, dalla memoria e dal pensiero ai movimenti e alle funzioni vitali del corpo. In totale, abbiamo identificato 63 segnali di sicurezza gravi che coinvolgono il cervello e il sistema nervoso, che vanno dalla meningite e dall’encefalite agli ascessi cerebrali, alle riattivazioni dell’herpesvirus, alle sindromi demielinizzanti e persino alle malattie da prioni, ciascuna delle quali supera le soglie CDC/FDA che dovrebbero attivare immediate indagini di sicurezza.

COVID-19-mRNA-Vaccination-Implications-for-the-Central-Nervous-System

Il meccanismo è chiaro: le nanoparticelle lipidiche trasportano l’mRNA nei vasi sanguigni cerebrali, dove viene prodotta la proteina spike che provoca infiammazione vascolare. Ciò danneggia la barriera emato-encefalica (BBB), lo scudo protettivo del cervello, e consente ai patogeni e ai virus latenti di penetrare, ai batteri di causare ascessi e alle risposte immunitarie di agire in modo errato contro il tessuto neurale. La stessa proteina spike può anche attraversare la barriera emato-encefalica, dove distrugge i neuroni e le cellule gliali e favorisce un ripiegamento anomalo delle proteine, un processo simile a quello dei prioni che ricorda la malattia di Creutzfeldt-Jakob e la “malattia della mucca pazza”. Insieme, questi effetti spiegano perché la vaccinazione contro il COVID-19 è associata a un così ampio spettro di gravi lesioni neurologiche.

C668c4af 51d9 4f31 beed 8ef9e850

Ecco le condizioni che abbiamo riscontrato essere molto più frequenti dopo la vaccinazione contro il COVID-19 rispetto alla vaccinazione antinfluenzale o ad altri vaccini:

  • Meningite (tutti i tipi) — OR 34,2 (23,7–50,0), p<0,0001 → 34 volte più probabile rispetto alla vaccinazione antinfluenzale
  • Meningite asettica — OR 52,8 (33,5–83,1), p<0,0001 → 53 volte più probabile
  • Meningite batterica — OR 35,7 (16,7–76,0), p<0,0001 → 36 volte più probabile
  • Encefalite autoimmune — OR 78,9 (45,4–137), p<0,0001 → 79 volte più probabile
  • Encefalite limbica — OR 146 (43,7–485), p<0,0001 → 146 volte più probabile
  • Encefalite di Bickerstaff — OR 68,3 (19,8–236), p<0,0001 → 68 volte più probabile
  • Neuroborreliosi (infezione del sistema nervoso centrale da Lyme) — OR 321 (43,0–2390), p<0,0001 → 321 volte più probabile
  • Encefalopatia tossica — OR 157 (69,1–355), p<0,0001 → 157 volte più probabile
  • Leucoencefalopatia multifocale progressiva (PML) — OR 44,6 (9,48–210), p<0,0001 → 45 volte più probabile

  • Meningite da herpes zoster — OR 1.260 (77,0–20.700), p<0,0001 → probabilità superiore di oltre 1.200 volte
  • Meningoencefalite da herpes zoster — OR 339 (45,5–2.520), p<0,0001 → 339 volte più probabile
  • Malattia neurologica da herpes zoster — OR 680 (41,1–11.200), p<0,0001 → 680 volte più probabile
  • Meningite da herpes simplex — OR 132 (7,45–2.360), p=0,0009 → 132 volte più probabile
  • Meningoencefalite erpetica — OR 136 (47,3–391), p<0,0001 → 136 volte più probabile
  • Meningite da varicella — OR 168 (9,61–2.930), p=0,0004 → 168 volte più probabile

  • Ascesso cerebrale — OR 120 (27,7–522), p<0,0001 → 120 volte più probabile
  • Ascesso extradurale — OR 169 (22,2–1.290), p<0,0001 → 169 volte più probabile
  • Ascesso del midollo spinale — OR 89,1 (11,2–712), p<0,0001 → 89 volte più probabile
  • Ascesso subdurale — OR 35,7 (3,90–326), p=0,0015 → 36 volte più probabile

  • Malattia di Creutzfeldt-Jakob (CJD) — OR 847 (115–6.220), p<0,0001 → 847 volte più probabile
  • Mielite (tutti i tipi) — OR 31,3 (22,2–44,2), p<0,0001 → 31 volte più probabile
  • Mielite trasversa — OR 20,8 (15,0–29,0), p<0,0001 → 21 volte più probabile
  • Mielite virale — OR 115 (6,37–2.070), p=0,0013 → 115 volte più probabile
  • Mielite non infettiva — OR 132 (7,45–2.360), p=0,0009 → 132 volte più probabile
  • Malattia da prioni (generale) — OR 61,8 (3,15–1.220), p=0,0066 → 62 volte più probabile

Questi risultati dimostrano che la vaccinazione contro il COVID-19 non solo compromette l’integrità della barriera emato-encefalica, ma avvia anche una cascata di processi neuropatologici. Oltre a facilitare le infezioni e le lesioni infiammatorie, la proteina spike mostra un comportamento simile a quello dei prioni, piegandosi in modo errato e inducendo un’aggregazione proteica aberrante coerente con i meccanismi alla base della malattia di Creutzfeldt-Jakob, l’analogo umano dell’encefalopatia spongiforme bovina (“malattia della mucca pazza”). Tale attività prionogena può anche contribuire alla formazione di anomali coaguli fibrosi bianchi intravascolari segnalati post mortem, dove depositi di amiloide e fibrina suggeriscono una nuova patologia associata al vaccino di ripiegamento proteico errato.

Nicolas Hulscher

Fonte: /x.com/NicHulscher

Ilaso1631468483 1
Qcpia16858835731 1
Photo 2024 08 31 12 07 272 1
Codice qr 1 1

·

Comments: 0

Your email address will not be published. Required fields are marked with *