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La Stampa Irresponsabile e Negligente è Piena di Falsità sugli Effetti Cronici delle Esplosioni Atomiche sulle Persone e Sulla Terra

Tra coloro che si prestano ad una collaborazione editoriale con il nostro portale ci sono persone che lavorano direttamente per conto di enti governative nel settore dell’energia nucleare, (Non facciamo menzione della nazione) il quali ci mettono sempre sull’avviso di quello che da un momento all’altro può succedere su scala planetaria in caso di guerra atomica e ci mettono sempre in guardia sui rischi occultati alla gente che se solo una presa di coscienza ed una informazione capillare può fare da volano per una collettiva presa di posizione che possa porre fine ad un delirio intellettuale, etico e morale deviato, il cui esito è inesorabilmente fatale per ogni membro della specie umana.

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La terra promessa delle radiazioni

La stampa negligente è piena di falsità sugli effetti cronici delle esplosioni atomiche sulle persone e sulla terra. Mai criminali, promuovono addirittura la guerra atomica, ignari delle conseguenze radiologiche dannose e millenarie sul patrimonio genetico degli organismi viventi. È anche convinta che le città sterminate possano essere ricostruite, proprio come Hiroshima e Nagasaki.

Si ignora il fatto che se queste città giapponesi si sono riprese, è perché sono state bombardate “in alto”, senza che la palla di fuoco toccasse il suolo, e non a terra come sarebbe potuto accadere se l’intenzione fosse stata non solo quella di demolire gli edifici e massacrare la popolazione, ma anche di trasformare l’area in una no-go zone “alla Chernobyl”, massimizzando la ricaduta radioattiva sul posto attraverso “esplosioni al suolo”. Così le definiscono i soldati NBCR ai comandi di questi ordigni, che devono regolare l’altitudine della detonazione in base al grado di “distruzione” circostanziale o “eterna” ordinata politicamente e civilmente.

Oltre a uccidere molte persone, dobbiamo decidere se uccidere anche il territorio, per impedire qualsiasi ricostruzione prima dell’alba del tempo radiologico. Cara stampa esaltata, avete mai indagato in che misura le città del Patto di Varsavia o del Patto Atlantico sarebbero state “demolite” con mezzi nucleari ai bei tempi della Cuba libera? Non illudetevi.

L’obiettivo principale delle bombe atomiche sono le città popolate, non le guarnigioni. I megatoni vanno bene per le città e sono eccessivi per le caserme. Avete idea di dove sarebbero oggi queste stesse città, indipendentemente dalla loro attuale posizione politica? È così sicuro che non avrebbero tutte il destino maledetto dei 133 siti di “test atomici” di contaminazione atmosferica e tellurica, tra cui Mururoa, che ha subito una “esplosione al suolo” che ha macchiato per sempre il suo terreno? Non mancano documenti scientifici sull’argomento, supportati da cifre.

Buon lavoro e, soprattutto, buon trasloco.

Anonimo

Fonte: aipri.blogspot.com

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