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Chiarezza sui rischi Vaccinali Dott. Lippolis Armando

Cari amici delle varie chat, sto leggendo da parecchio tempo tante fesserie sui vaccini anche da parte di chi è critico verso di essi , come voi. Pertanto vi prego di leggere attentamente quanto andrò a scrivere al fine che possiate chiarire una volta per tutte quali sono i veri e reali problemi delle vaccinazioni. A parte i rischi di tossicità dei vari eccipienti, in particolare dei vari metalli, alluminio e mercurio, entrambi quasi sempre presenti, ufficialmente riconosciuti come neurotossici, il vero e reale rischio dei vaccini, nessuno di essi escluso, è quello di indurre, in soggetti geneticamente predisposti, per avere un particolare codice genetico denominato HLA, patologie autoimmuni tra le più varie, come diabete tipo 1 e 2, sclerosai multipla, sindrome da antifosfolipidi, sclerosi multipla, epatiti autoimmuni, autismo, SLA,, ecc. ecc., al pari degli stessi germi allo stato selvatico.

Tale meccanismo del mimetismo molecolare è analogo a quanto accadde della Famosa Guerra del Golfo nel 1991, in cui molti soldati americani furono uccisi da “fuoco amico”, cioè dagli stessi commilitoni in quanto confusi con soldati iracheni per tute mimetiche simili. Quindi le patologie autoimmuni non nascono da anticorpi impazziti o anomali come molti medici credono ancora, ma semplicemente ingannati dalla co-presenza in molti soggetti di molecole simili a quelle definite antigeni presenti sui germi e sulle quali si costruiscono gli anticorpi, gli stessi che possono divenire autop-anticorpi per mimetismi molecolari.

Tale meccanismo è descritto da decine di migliaia di articoli scientifici presenti su siti web dedicati solo alla Medicina Ufficiale, quali PubMed o Medline, o anche digitando semplicemente su Google : “molecular mimicry o mimetismo molecolare. Sarete sorpresi nel constatare quanti sono gli articoli che ne fanno riferimento, anche in rapporto anche alle varie malattie autoimmuni, quali, ad esempio, sclerosi multipla, ma anche in rapporto al codice genetico HLA, ecc. Articoli del tutto ignorati dalla classe medica perché informati, o meglio, indottrinati solo dalle ditte farmaceutiche che volutamente ignorano tale meccanismo

Quindi, la presenza nel sangue di IgG contro un certo germe, batterio o virus, oltre alcuni mesi da una infezione o vaccinazione, dimostra che si è attivata una patologia autoimmune persistente. Questa, inizialmente è poco sintomatica, ma inesorabilmente progressiva e si manifesterà in modo eclatante anche dopo decenni. E’ questo ritardo, purtroppo, che fa perdere il nesso causale di una patologia autoimmune sia se attivata da un germe selvatico e sia se allo stato di vaccino. Questo spiega il motivo per cui tutte le patologie croniche si manifestano soprattutto nell’età avanzata.
Quindi, in assenza di meccanismi di mimetismo molecolare le IgG scompaiono dopo alcuni mesi da una infezione o vaccinazione, perché i Linfociti B e T del sistema immunitario memorizzano la configurazione degli antigeni e degli anticorpi relativi, per cui, in caso di un nuovo contagio con lo stesso allo stato vitale, il sistema immunitario è in gradi di produrre rapidissimamente una quantità elevata di anticorpi che aggrediranno i germi come tanto tiratori scelti invece di attivare una infiammazione acuta e violenta più rischiosa per soggetti con salute scarsa.

Pertanto, fate attenzione, non ha senso ricercare gli anticorpi IgG contro, ad esempio il Morbillo, sia se questo sia stato fatto naturalmente o in forma vaccinale, per evitare eventualmente di doversi vaccinare o rivaccinare contro questo. Il fatto che non si ritrovino gli anticorpi non significa affatto che una persona non sia immunizzata, perché potrebbe esserlo benissimo ma non rilevabile, in quanto i Linfociti B e T di memoria non sono rilevabili.
Fate molta attenzione, quando voi trovate nel sangue anticorpi IgG contro un qualsiasi germe selvatico o vaccinale, dopo diversi mesi dalla sua infezione naturale o da vaccino, lungi dall’essere contenti, dovreste allarmarvi, perché la persistenza delle IgG contro un germe patogeno rappresenta la chiara e definitiva conferma che si è attivata una patologia autoimmune che, in quel soggetto persisterà per tutto il resto della vita, creando sofferenza e morte prematura!

Pertanto, facendo le vaccinazioni in soggetti di cui non si conoscono le predisposizioni genetiche correlate al codice individuale genetico HLA, le vaccinazioni si trasformano in una vera e propria roulette russa. Questo è il vero ed unico tragico problema delle vaccinazioni previsto dalla stessa ricerca immunologica ufficiale degli ultimi 30 anni!

Da quanto detto, in conclusione, anche i vaccini, attivando anch’essi anticorpi che, in soggetti HLA predisposti, possono divenire autoanticorpi per mimetismi molecolari, in caso di vaccinazioni di massa daranno luogo, non ad epidemie infettive attualmente estremamente improbabili, ma sicuramente ad epidemie di malattie autoimmuni tra le più varie come si può osservare dagli incrementi epidemici di malattie autoimmuni da quando sono iniziate le vaccinazioni di massa.

n altre parole non è detto che un individuo debba essere infettato nella sua vita da un germe che gli attivi una patologia autoimmune, facendolo come vaccino si attiverà ugualmente fin dalla più tenera età. Come nel caso di un bambino con una predisposizione genetica HLA DQ 2 DR3 o DQ8 DR4, facendo il vaccino contro il rothavirus si attiverà un diabete insulino-dipendente. Non è sicuramente certo che quel soggetto possa contagiarsi con tale virus per verdure o frutta non ben lavata.

Basti considerare solo il drammatico incremento di pazienti autistici passati dal 1950 da 1 su 10.000, al 1980 ad 1 su circa 1330 nati, ad oggi, 1 su circa 60/80 ad essere ottimisti. Di questo passo nel 2030/40 ce ne sarà 1 su 2.

In conclusione, se e’ gravissimo che la medicina ignori tale meccanismo, estremamente conosciuto nella ricerca medica ufficiale, sarebbe criminale, se conosciuto ma volutamente ignorato pur di portare avanti una legge ipervaccinatoria che, per le modalità con cui è stata imposta, sembra essere dovuta più a motivi economici-politici che realmente sanitari. Anche la storia di salvaguardare quei pochi bambini immunodepressi è una menzogna madornale, poiché per tali soggetti non esiste solo il rischio di infezione da morbillo, ma ce ne sono tanti altri come i rinovirus, gli adenovirus, le coxsackie virus, gli herpesvirus 1, 2, l’herpes zoster, le varie specie di streptococchi, il campilobacter jejuni, l’helicobacter pilori, la candida, ma soprattutto il virus della mononucleosi e quello del citomegalovirus, estremamente aggressivi per il sistema immunitario per i quali non c’è nessun vaccino, solo per citarne alcuni.

Louis Pasteur

Come tutti i poteri forti che hanno dominato il mondo con la paura ed i sensi di colpa, anche quello che ha voluto imporre i vaccini ha creato, per gli imbecilli costituzionali irrecuperabili che non si informano minimamente, terrore di epidemie mortali, e sensi di colpa per i poveri bambini immunodepressi, per i quali, prima della legge Lorenzin, non erano affatto un problema.

Infine, fate attenzione a quel Burioni. Per il tipo di ricerca che svolge sugli anticorpi monoclonali, non può non conoscere il mimetismo molecolare e le conseguenze sopra descritte!!! Giudicatelo voi!

Ad ulteriore conferma di quanto ho descritto riporto il seguente articolo:


El Instituto Nacional de Salud del Colombia (Siglas: INS Instituto Nacional de Salud.

On-line version ISSN 1726-4642Print version ISSN 1726-4634
mecanismos que justifican una posible asociación vacuna – autoinmunidad (vacuna = vaccinazione)

[..]El mimetismo molecular en antígenos microbianos, pueden constituir un peligro potencial para el desarrollo de autoinmunidad posvacunal (1,6), especialmente en presencia de un adyuvante vacunal:

1. Rose NR. Autoimmunity, infections and adjuvants. Lupus. 2010;19(4):354-8.
2. Orbach H, Shoenfeld Y. Vaccination, infection and autoimmunity: myth and reality VIAMR 2005-10-26- 28, Beau-Rivage Palace Hotel, Lausanne, Switzerland. Autoimmunity Rev. 2007(6):261-6.
3. Chen RT, Pless R, DeStefano F. Epidemiology of autoimmune reactions induced by vaccination. J Autoimmun. 2001;16(3):309-18.


Dott. Lippolis Armando
Ricercatore in Medicina non convenzionale

Fonte: https://www.altrogiornale.org

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