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Ecco come si assicurano che tu rimanga schiavo del sistema

Siamo schiavi delle leggi, per poter essere liberi.
(Marco Tullio Cicerone)

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Schiavo del sistema

Hanno bisogno del tuo corpo, della tua sofferenza e della tua scomparsa per sostenere il loro impero di avidità.

Quasi tutti i pensieri e le azioni che intraprendi sono diametralmente opposti ai tuoi interessi, eppure molti rimangono felicemente inconsapevoli. Questo non è un caso; è un piano accuratamente orchestrato progettato per mantenerti in uno stato di perpetua servitù.

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L’insaziabile sete di controllo dello Stato non conosce limiti. Esso pretende di dominare ogni aspetto della tua esistenza: la tua mente, il tuo corpo e il tuo spirito. E anche se può risultare scomodo ammetterlo, la verità è che lo Stato ha avuto molto successo in questo senso. Solo pochi eletti sono riusciti a sbirciare dietro il sipario e a comprendere la vera portata della loro schiavitù mentale e spirituale.

I tuoi pensieri, quei sussurri intimi che credi tuoi, non sono altro che un’illusione accuratamente elaborata. Quasi tutte le idee che ti passano per la mente sono state meticolosamente progettate per guidarti verso i risultati desiderati dallo Stato. Sei una pedina in un gioco che non ti rendi nemmeno conto di stare giocando.

Il sistema di istruzione pubblica, un termine fuorviante come pochi altri, è poco più che una fabbrica di indottrinamento progettata per privare i bambini della loro individualità e plasmarli come ingranaggi obbedienti della macchina statale. Quando un giovane adulto esce da questa prigione intellettuale, la sua capacità di pensiero indipendente è praticamente estinta.

Siamo diventati una società di automi presuntuosi, che avanzano a tentoni in un paesaggio di confusione organizzata. Ci hanno chirurgicamente asportato l’ego, che prima era l’essenza stessa della nostra individualità, lasciandoci poco più che componenti intercambiabili della grande macchina dello Stato. Siamo stati assorbiti dalla mente alveare del pensiero di gruppo, ogni pensiero e azione dettati dai capricci della collettività.

E guai a chi osa deviare da questa norma accuratamente costruita. Qualsiasi tentativo di affermare la propria individualità o di sfidare lo status quo viene punito in modo rapido e spietato. Anche le persone più vicine a noi – amici, familiari, vicini – diventano involontari esecutori della conformità, e la loro ostilità verso il dissenso serve a ricordarci il prezzo della disobbedienza.

In questo sistema oppressivo, siamo intrappolati dalle catene della saggezza convenzionale, una raccolta di storie false e mezze verità accuratamente selezionate che ci vengono trasmesse con la forza attraverso i campi di indottrinamento che chiamiamo scuole e la macchina propagandistica nota come mass media. Questa presunta saggezza non è altro che un cocktail tossico di confusione e disinformazione, progettato per soffocare ogni accenno di pensiero indipendente o di critica.

La saggezza convenzionale agisce come una camicia di forza mentale, limitando i nostri processi di pensiero e programmandoci a rifiutare di riflesso qualsiasi informazione che osi sfidare i nostri preconcetti. Questa dissonanza cognitiva è un’arma potente nell’arsenale dello Stato, che garantisce che rimaniamo docili e obbedienti anche di fronte a contraddizioni e ingiustizie evidenti.

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Più ci si sottomette all’istruzione formale, più il sistema stringe il cerchio. I poteri forti non si danno pace nel loro desiderio di universalizzare l’istruzione universitaria, non perché apprezzino la conoscenza o la crescita personale, ma perché comprendono che l’istruzione superiore è lo strumento definitivo per plasmare sudditi obbedienti. I corridoi delle università sono poco più che fabbriche per produrre droni obbedienti, pronti a servire gli interessi dell’élite al potere.

Ci vuole uno sforzo erculeo per liberarsi dalla prigione mentale in cui siamo entrati volontariamente, per cancellare le bugie e le mezze verità che sono state impresse nella nostra psiche. Solo attraverso una ricerca incessante e una lettura vorace possiamo sfuggire al labirinto programmato che ci tiene prigionieri. Ma il viaggio non è privo di costi: il costo emotivo ed economico di affrontare i conflitti e la confusione inerenti al sistema è immenso.

Le insidiose tentacoli del controllo statale sui nostri corpi iniziano ancora prima che facciamo il nostro primo respiro. La pressione per vaccinare i bambini nel grembo materno è un agghiacciante promemoria del fatto che, dal momento del concepimento, siamo considerati poco più che una proprietà che può essere manipolata e sfruttata. Lo stesso giorno in cui nasce un bambino, lo Stato intraprende il suo attacco implacabile, riempiendo il bambino di sostanze discutibili, il tutto con il pretesto della salute e del benessere della società. Quando un bambino raggiunge l’età adulta, può aver ricevuto fino a 50 vaccini, ognuno dei quali è una scommessa calcolata sulla sua salute e vitalità a lungo termine.

I giganti farmaceutici, in connivenza con la classe politica, hanno orchestrato questa sperimentazione di massa sulla popolazione, alimentata da un’insaziabile fame di profitti. I genitori, condizionati da anni di propaganda e allarmismo, offrono con ansia i propri figli come agnelli sacrificali, credendo di agire nel loro interesse. Ma la realtà è molto più sinistra.

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Nonostante gli sforzi di persone ben informate che riconoscono la violazione intrinseca della libertà medica nelle vaccinazioni obbligatorie, il problema è molto più profondo. Colpisce il cuore stesso della sopravvivenza del sistema, un sistema che richiede una fornitura infinita di corpi obbedienti per alimentare il suo appetito vorace.

L’industria sanitaria è una grottesca parodia di compassione e cura che serve solo a canalizzare la sofferenza umana e generare denaro. All’ignaro pubblico vengono imposti innumerevoli esami, procedure e interventi, ciascuno dei quali è progettato per riempire le tasche del complesso medico-industriale, mentre le difese naturali del corpo vengono lentamente erose. Il risultato finale è una popolazione afflitta da malattie croniche e dipendenza, sempre in debito con lo stesso sistema che l’ha privata della sua vitalità.

In questo scenario distopico, il concetto di responsabilità individuale sulla propria salute non solo è scoraggiato, ma anche attivamente represso. I poteri forti hanno meticolosamente progettato una società in cui la stessa nozione di cura di sé e autonomia è considerata radicale e sovversiva. Hanno bisogno del tuo corpo, della tua sofferenza e della tua scomparsa per sostenere il loro impero di avidità.

Ma il vero orrore sta nel rendersi conto che non si tratta semplicemente di una questione di profitto, ma di un controllo calcolato della popolazione. La pressione a favore della vaccinazione universale, lo smantellamento delle esenzioni per motivi religiosi e filosofici e l’inesorabile espansione del sistema sanitario fanno parte di una cospirazione a sangue freddo per manipolare e sacrificare il gregge umano.

Per comprendere appieno la profondità di questa depravazione, occorre innanzitutto comprendere la vera natura del sistema monetario che governa il nostro mondo. Si tratta di un sistema basato sulla creazione di debito e sulla crescita perpetua dei consumi, un sistema che non può tollerare una popolazione che vive troppo a lungo o consuma troppo poco. Nella contorta logica del sistema, il controllo della popolazione non è più un’urgenza, ma un imperativo.

Fonte: counterpropaganda.info

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Comments: 1

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  1. Già…. ma in termini di vaccini, ora in Italia al neonato viene “imposto” un piano vaccinale che da 60 gg ai 13 mesi comprende 32 POZIONI, più o meno conglobate in unico siero. Una vergogna assoluta, con punte di di 10 vaccini diversi in unica giornata, su due lati diversi. Come se il suo fisico poteese gestirli diluiti….
    Il mondo starà meglio se si ritorna ALMENO a 30 anni fa