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La Quiete Prima della Tempesta

Mi trovo davanti al monitor del computer e come ogni giorno spazio nel mondo della rete cercando di capire cosa sta succedendo.

Mi informo sul virus, come e’ fatto, come agisce e come si propaga, insomma in ogni parte del mondo ci sono mille modi per descriverlo.

La parola “virus” deriva dalla parola latina vīrus, che significa “tossina” o “veleno” e già di questo scommetto pochi ne erano a conoscenza. Sappiamo tutto sulle mascherine, che dobbiamo lavarci le mani, stare ad almeno un metro di distanza dalle persone, non dobbiamo andare nei luoghi affollati, uscire di casa senza una giustificazione e tante altre cose, non basterebbe un enciclopedia Treccani per menzionare tutte le norme messe in atto dal governo per far fronte alla minaccia. (Di chi e’ tutto da vedere)

Abbiamo tutti in poco tempo imparato moltissime cose, ci siamo informati alla televisione sui social o condividendo con le persone vicine le problematiche che tutto questo comporta.

Questa fase storica tra l’altro, non viene interpretata alla stessa maniera, c’è’ chi la vive come una fase di riposo nell’attesa che tutto ricominci, chi invece nell’immediato si trova in difficoltà’ per una questione economica, altri si compiacciono delle difficoltà’ altrui, in quando da sempre hanno convissuto tra mille problemi.

Nell’immediato sorgono alcune questioni da risolvere, uguali per tutti, vedi l’obbligo di stare a casa, che implica un adattamento non da poco per chi e’ sempre vincolato da orari e ritmi molto serrati, i bambini sono più’ malleabili e tutto diventa una festa, possono finalmente conoscere la vita per quella che e’, non più’ strettamente legata alle ripetitive e monotone lezioni degli insegnanti che demotivati/e, ripetono all’infinito le stesse cose.

Ad ognuno il suo mondo, le sue abitudini, le sue relazioni con la società’, le istituzioni e tutto ciò’ che vi ruota attorno.

Ci troviamo in una fase interlocutoria dove si e’ in attesa di ricominciare, ma pochi si rendono conto che il punto di partenza adesso e’ altrove, non e’ più’ lo stesso, il dramma in atto e’ dato dal totale capovolgimento dei ruoli, che non sono più’ vincolati dalle regole a cui si era abituati.

L’individualismo sfrenato creato ad arte da un sistema economico globalizzato, ha creato una collettività’ priva di ogni punto di riferimento che non sia dettato dalle cosiddette norme, che ora possono spaziare in ogni direzione e possono essere accettate incondizionatamente in virtù’ dei bisogni primari che escludono la creativa’, l’arte, la cultura e tutto quello che rende la vita degna di essere vissuta.

Aver concentrato tutta l’attenzione collettiva su cose futili e fondamentalmente prive di significato, ha fatto si che l’individuo sia stato spogliato da tutta l’individualità’ che lo contraddistingue, rendendolo un semplice ingranaggio da inserire all’interno di un sistema che non lascia spazio alcuno, all’uomo o donna che sia.

Non aver compreso l’importanza di capire come funziona l’economia mondiale, e’ stato fatale, non aver compreso quanto sia utile pensare con la propria testa in riferimento a tutti gli avvenimenti che accadono, e’ un insulto al ruolo che abbiamo qua sulla terra, non aver fatto tesoro dell’unicità’ che ci contraddistingue, e’ un crimine che come un boomerang si e’ ritorto contro.

L’unica prospettiva che abbiamo e’ di dover fare due scelte

Soccombere al ruolo che ci e’ stato assegnato, in virtù di un dovere imposto dall’alto, vincolato da un emergenza che non avrà’ mai fine.

Problema Reazione Soluzione

Cogliere l’opportunità’ per cambiare le regole del gioco, ma prima ancora di farlo, e’ fondamentale conoscere tutti i meccanismi perversi che si sono a nostra insaputa creati e consolidati negli anni, senza che nessuno abbia mai messo in discussione nulla.

Ci saranno milioni di persone prive di un supporto economico, le economie di tutto il mondo, oramai nelle mani della finanza che gestisce una moneta virtuale, che ha il monopolio di tutti i beni materiali della terra, detteranno le regole del gioco che nessuno conosce e perciò’ puo’ agire indisturbata senza che nessuno abbia nulla da ridire.

In contesti come questi e’ facile manipolare gli eventi.

L’immigrazione, le guerre, la fame, il nucleare, il 5g, i social, la televisione gli OGM, le scie chimiche, tutto passa davanti agli occhi con un unica funzione, dare forma al progetto di chi per anni ha gestito le redini del mondo e vuole e intende con tutte le sue forze ottenere:

Il Nuovo Ordine Mondiale

I terroristi sono scomparsi, non servono più’ e avete visto come gli immigrati in Europa non sono più’ un problema? e che dire della crisi che da anni provoca centinaia di morti ogni giorno per fame e stenti in un paese come la Grecia, un tempo culla della cultura mondiale?

In Siria una guerra che sta gradatamente provocando un numero di morti uguale a quello avvenuto in Iraq, (4 milioni e mezzo di morti) non fa nemmeno notizia, siamo ridotti talmente male che neppure lo sterminio giornaliero di centinaia di persone in Congo non ha più’ nemmeno un titolo di coda.

Non serve andare nei paesi cosiddetti poveri per trovare delle incongruenze, sulle coste della California ci sono comunità’ composte da milioni di persone, accampate su tende prive di ogni servizio igienico, che vivono alla giornata, li dove a poche ore di macchina ci sono attori banchieri e magnati con strutture abitative del costo di 30 milioni di dollari.

Siamo tutti molto informati sull’ultimo modello di cellulare appena uscito, ma non siamo al corrente neanche delle più’ elementari e basilari notizie, che dovrebbero indurre chiunque a fermarsi un attimo per pensare.

Tutti sono preoccupati per il virus, ma una cosa nessuno ha ancora compreso, che il mondo che ha davanti gli occhi tra breve, sarà’ solo un lontano ricordo.

Tutti hanno paura di morire, e’ incredibile vedere tante persone preoccupate per non essere infettate, mi verrebbe da prenderli tutti per mano e portarli presso un qualsiasi Barrio di periferia a Buenos Aires, a vedere cosa significa alzarsi la mattina per affrontare la giornata e ringraziare il signore la sera, per essere ancora vivi.

In Africa avviene lo stesso, ora tutti i paesi ricchi sanno cosa vuol dire convivere con la morte e ora scappano via tutti, impauriti, alla ricerca della salvezza.

E smettiamola di dare la colpa alla televisione, ai politici e a tutti coloro che si prestano al gioco.

Barrio Villa 31 Buenos Aires

Loro fanno quello in cui credono e lo fanno molto bene, disinformano ingannano, ti mettono mille telecamere per la tua sicurezza, ti danno il 5g per navigare più’ veloce e provocarti un tumore, ti danno i vaccini perché ti vogliono sano, senza considerare gli effetti collaterali, ti spargono le scie chimiche per manipolare l’ambiente e avvelenarti, ma e’ tutto normale, anzi normalissimo, ma che cosa dovevano fare per renderti innocuo.

Fanno le cose giuste, perfette, funzionali, mica come ”gli altri”, che parlano, si lamentano, si insultano tra loro, invocano giustizia, liberta’, amore, rispetto……

La differenza tra il potere e la schiavitù’ e tutta concentrata in queste poche parole

……….nella vita c’è chi fa e chi prende indicazioni da coloro che fanno

Il virus alla fin fine potrebbe essere un autentica liberazione, dalle catene, o dalla vita di merda che abbiamo creato e che ci attende una volta sopravvissuti.

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