La Tribù dei Dogon e le Loro Incredibili Conoscenze Astronomiche
È tutto sbagliato, è tutto da rifare
Gino Bartali
La Tribù dei Dogon
La stella o le stelle più luminose del cielo sono senza dubbio Sirio, il cui nome deriva dalla lingua greca ed è tradotto come la stella splendente o luminosa. E quella che potrebbe sembrare una stella singola è in realtà un sistema stellare doppio o addirittura triplo, secondo le osservazioni effettuate negli anni Venti.
A quanto pare, i nostri scienziati stanno iniziando ad accettare ciò che gli antichi popoli di tutto il mondo sapevano già migliaia di anni prima di noi, come la tribù dei Dogon in Africa.
Secondo i Dogon, gli dei “istruttori” discendevano da Sirio e portavano conoscenza e saggezza. L’aspetto interessante è che i Dogon conoscevano Sirio e il suo sistema stellare “triplo” molto prima che la scienza “moderna” ne scoprisse l’esistenza.
Secondo alcuni studi, si ritiene che Sirio C, il terzo sistema stellare, sia una stella nana rossa cento volte meno massiccia del nostro Sole e molto meno luminosa, il che la rende difficile da vedere con le nostre apparecchiature; la scoperta è quindi ancora in attesa di conferma da parte della comunità astronomica.
Ma i Dogon conoscevano già da tempo il “sistema di stelle triple” e questo è il motivo di tanto scalpore. Anche gli antichi Egizi conoscevano Sirio e, proprio come Orione, consideravano questo sistema stellare molto importante, in quanto credevano che da Orione e Sirio provenissero gli dei, Osiride e Iside.
I Dogon sono una tribù estremamente interessante: le loro tradizioni più sacre e antiche parlano di una stella che si accompagna al sistema planetario Sirio e che chiamano “Po Tolo”. Come facevano a saperlo? Ancora più interessante è il fatto che i Dogon sapevano che ogni 50 anni il pianeta completava la sua orbita e sapevano che era -, fatti che gli astronomi moderni sono riusciti a confermare.
Per rendere le cose ancora più interessanti, i Dogon sapevano dell’esistenza di una terza stella che chiamavano “Emme Ya”, corrispondente alla relativamente recente Sirio C. I Dogon ritengono che Emma Ya sia in realtà quattro volte più leggera di Po Tolo, anche se impiega lo stesso tempo a completare la sua orbita intorno a Sirio A.
Come hanno fatto? Come è possibile che questo popolo incredibilmente intelligente, noto come tribù Dogon, fosse a conoscenza di tutti questi dettagli astronomici? Dettagli che erano considerati puri racconti mitologici fino a quando non sono stati effettivamente corroborati dall’astronomia e dalla scienza e tutto d’un tratto la mitologia si è trasformata in realtà.
Come è possibile che i Dogon avessero tutte queste conoscenze astronomiche senza avere gli strumenti per osservare correttamente il cielo?
I Dogon sono una tribù meravigliosamente misteriosa, la loro saggezza astronomica ha sconcertato i ricercatori per secoli, la loro conoscenza dettagliata del nostro sistema solare è incredibile. Sapevano di Giove e si riferivano al pianeta gigante come “Dana Tolo“, conoscevano anche i quattro satelliti e gli anelli, la loro “mitologia” descriveva le orbite ellittiche dei sistemi planetari intorno al Sole e riconoscevano persino il Sole come “sistema fratello” di Sirio. Sostenevano che questi due sistemi si fossero separati per formare due sistemi stellari diversi, ma con un’origine identica.
Ma come erano arrivati a questa conoscenza?
L’astronomia moderna sa che Sirio B è una “nana bianca”, tecnicamente una stella piccola ed estremamente pesante. Ma in realtà i Dogon sanno di più, conoscono Sirio B ed è impossibile trovare Sirio B nel cielo a occhio nudo, e sembrano addirittura possedere diagrammi astronomici quasi identici a quelli odierni, in cui i disegni raffigurano l’orbita di Sirio B intorno a Sirio A. Ciò che lascia perplessi è il fatto che abbiano in realtà disegnato Sirio B con dimensioni più piccole e che abbiano affermato che la stella stessa è fatta di un materiale più brillante del ferro, che chiamano “Sagla”.
Come è possibile che con tutte queste conoscenze, oggi consideriamo questi “fatti” come puri dettagli mitologici dei Dogon? Quando la loro “mitologia” sembra rappresentare con precisione ciò che stiamo appena scoprendo sul nostro universo. Sirio fu vista per la prima volta nel 1862, quando l’astronomo americano Alvan Clark poté osservare che Sirio era composta da “due” stelle con un bersaglio di 47 cm di diametro.
Come hanno fatto gli antichi Dogon a calcolare che “Po Tolo” impiega circa 50 anni per orbitare intorno a Sirio, quando l’astronomia moderna ha calcolato, con un piccolo grado di errore, che in realtà impiega 50.040 anni. Pensate che tutto questo sia incredibile? Beh, in realtà c’è di più…. I Dogon sostengono che “Emma Ya” sia la seconda compagna di Sirio e che abbia anche un satellite più piccolo che le orbita intorno. I Dogon la chiamano ‘Nyan Tolo’, in pratica la stella della donna.
Sirio in altre culture e civiltà antiche
Questo, naturalmente, non è un evento isolato. Anche gli antichi Egizi avevano un’ampia conoscenza di Sirio. Nell’antico Egitto, Sirio era chiamata Sopdet e, come dimostrano i primi documenti astronomici, durante il periodo del Medio Regno, gli antichi Egizi basavano il loro calendario sulla levata eliaca di Sirio. Per i Chibchas dell’attuale Colombia, la levata eliaca di Sirio segnava l’inizio della stagione delle piogge.
Anche gli antichi Sumeri consideravano Sirio molto importante e la utilizzavano per definire i tempi del ciclo agricolo. Le stelle luminose erano importanti per gli antichi polinesiani per la navigazione tra le numerose isole e atolli dell’Oceano Pacifico.
Per i Māori della Nuova Zelanda, la comparsa di Sirio segnava il freddo inizio dell’inverno. I Māori la chiamavano Takurua, in riferimento sia alla stagione sia alla stella. Come si può notare, sono molte le culture e le civiltà antiche che consideravano Sirio di estrema importanza, ma i Dogon, tuttavia, avevano i dettagli più precisi su Sirio.
Secondo i Dogon, tutte le loro conoscenze hanno avuto origine da esseri provenienti da ‘Nyan Tolo’, che è il satellite di ‘Emme Ya‘ nel sistema di Sirio, intorno al 3000 a.C.; questi esseri sono chiamati ‘Nommos’ e sono arrivati dai Dogon in un”Arca Rossa’; quando questi esseri sono atterrati, c’erano fuoco e fumo, suoni rimbombanti che assomigliavano a enormi rocce che si scontravano tra loro.
Fonte: ancient-code.com
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