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L’Intelligenza del Calciatore

E’ una relazione scritta da Massimo Lucchesi verso la fine degli anni 90, scrivere certe cose in all’epoca anni significava uscire fuori da tutti gli schemi.

Massimo oggi cura un portale rete molto completo che seguo da anni, egli già allora lasciava intravvedere tutta la sua competenza e capacita’ comunicativa e per certi versi rivoluzionarie nel mondo del calcio, ed e’ con molto piacere che propongo voi questo bellissimo articolo.

Prima di lasciarvi alla lettura voglio raccontarvi la storia che si cela dietro questo testo sportivo.

In quegli anni la rete non era cosi’ capillare come oggi e tra i servizi in rete trovai questo articolo, mi piacque molto e lo volli condividere con lui che all’epoca era agli inizi dello sviluppo del Magazine Sportivo.

Mi rispose immediatamente con poche frasi coincise….L’ho Scritto io!

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Quali capacità intellettive deve avere il calciatore per poter svolgere al meglio la propria attività? Vediamo di fornire alcune risposte prendendo spunto dallo studio dello psicologo americano Gardner

Un recente studio di Howard Gardner (psicologo di Harward), ipotizza che esistono ben sette tipi di intelligenza:

  • intelligenza linguistica
  • intelligenza logico-matematica
  • intelligenza musicale
  • intelligenza corporale o cinestesica
  • intelligenza spaziale
  • intelligenza intrapersonale
  • intelligenza interpersonale

Questa classificazione è stata resa possibile da uno studio sul cervello umano e sulle zone di attivazione di quest’ultimo in base a determinati stimoli. Per intelligenza linguistica si intende quella propria di oratori e scrittori che hanno notevole predisposizione ad un uso appropriato della lingua per il raggiungimento di determinati scopi. L’intelligenza logico-matematica è propria di coloro che sono particolarmente predisposti ad analizzare il problema in maniera logica riuscendo a prevedere vari tipi di soluzione. Per intelligenza musicale si intende la capacità di “sentire” il ritmo e la predisposizione nella composizione di musiche e brani musicali.

L’intelligenza corporale è sviluppata da coloro che riescono a far muovere il proprio corpo o parti di esso in modo complesso e sincronizzato in funzione di determinate azioni motorie. Per intelligenza spaziale si intende l’abilità di muoversi in modo ideale all’interno un determinato spazio. L’intelligenza intrapersonale fa riferimento a coloro che hanno spiccata predisposizione nel riconoscimento dei propri desideri e delle proprie emozioni e capacità di usare tali abilità per migliorare la qualità della propria vita. Infine l’intelligenza interpersonale è strettamente collegata con l’empatia ovvero la capacità di intuire e soddisfare i desideri ed i bisogni altrui. I venditori sono stimolati a sviluppare tale tipo di intelligenza.

Analizzando i tipi di intelligenza indispensabili al calciatore di alto livello è possibile considerare l’intelligenza corporale e quella spaziale come le due componenti fondamentali in grado di generare prestazioni di alto livello. Mentre l’intelligenza cinestesica permette al calciatore di ottimizzare il rapporto con la palla e di esprimere le massime qualità quando viene in possesso della stessa, l’intelligenza spaziale è fondamentale in tutte le altre fasi in cui il giocatore è senza palla. Il fuoriclasse che gioca prevalentemente in funzione offensiva riesce ad accompagnare enormi qualità tecniche a spiccato senso tattico unendo e fondendo quindi l’intelligenza corporale con quella spaziale. Altri giocatori, seppur dotati di tecnica sopraffina, hanno difficoltà ad emergere perché non particolarmente dotati di intelligenza spaziale e quindi in difficoltà quando devono muoversi in sintonia con i compagni.

Anche in rapporto ai ruoli è possibile notare come ai giocatori con attitudini offensive in genere è richiesta intelligenza corporale (espressa poi attraverso una raffinata tecnica individuale) superiore a quella indispensabile ai difensori, che in situazione di possesso palla hanno solitamente più tempo per effettuare la giocata. I fuoriclasse in difesa invece prevedono con facilità lo sviluppo del gioco avversario grazie ad uno spiccato senso tattico (espresso attraverso l’intelligenza spaziale) che accompagnato da notevoli qualità fisiche li rende difficilmente superabili.

Il calciatore, dai media generalmente considerato non estremamente intelligente per la non spiccata predisposizione all’intelligenza matematica ed a quella linguistica, viene quindi rivalutato dallo studio di Gardner.

Se per il calciatore sono importanti l’intelligenza cinestesica e quella spaziale altrettanto non può dirsi per l’allenatore che deve eccellere in tattica e strategia (intelligenza logico-matematica), deve saper capire e riuscire a motivare il singolo ed il gruppo (intelligenza interpersonale) e deve sapersi esprimere con un linguaggio fluido e corretto per poter insegnare e farsi capire dai calciatori e stabilire, se occorre, una buona relazione con i media. Le attitudini dei calciatori e degli allenatori sembrerebbero quindi essere diverse ed è difficilmente spiegabile da un punto di vista logico i motivi per i quali la partecipazione ai corsi federali privilegi gli ex-calciatori.

Lucchesi Massimo

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