Per Creare una Società di Stupidi ci Vuole Intelligenza
Faccio notare che questo servizio è stato sviluppato nel 2013 da Jim Stone che io ritengo uno dei maggiori giornalisti investigativi al mondo che malauguratamente si trova ogni volta a dover cambiare il suo accesso in rete, ed abbiamo su di lui reperito presso un archivio questa breve disanima svolta nel 2013 quando molto di quello che si è poi propagato nel mondo era ancora in fase di incubazione.
Leggete con estrema attenzione e non perdetevi una virgola su quanto scritto e poi non venite pure a dirci che siamo dei Complottisti.
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Perché tutti i film sugli zombie?
Sono andato a vedere World War Z. Era una copia carbone del film sugli zombie di Will Smith “Io sono leggenda”. E poiché sono ben consapevole della programmazione predittiva, mi chiedo perché. Vorrei anche chiedermi perché ultimamente ci sono stati così tanti film di zombie, simili o meno?
Sia in World War Z che in Io sono leggenda, gli zombie sono creati da un virus. Con piccoli aggiustamenti nella trama, World War Z ha gli zombie attivi sia di giorno che di notte, e la malattia si diffonde tramite il morso e diventa completamente attiva in 12 secondi. Ma guardiamo alle somiglianze:
entrambi hanno le loro radici in un virus.
Entrambi vedono la società ridursi a sacche isolate. Entrambi giustificano pienamente l’uccisione degli zombie, che in realtà sono solo persone affette da una malattia. Entrambi prevedono il blocco totale della società come soluzione al problema. Ed entrambi non prevedono cure per gli zombie. In realtà, altri film sugli zombie, secondo i miei amici messicani, hanno lo stesso tema di base e quest’ultimo, World War Z, è stato il punto di svolta che ha fatto sorgere la domanda:
cosa ha previsto l’élite per noi, perché tutti questi film su zombie a base di virus?
E vorrei anche chiedere: PERCHE’ i nostri militari si sono addestrati per una “apocalisse zombie”? Roba da far venire i brividi.
Vorrei spiegare una cosa, e cioè che il meme del virus/zombie è vecchio nella biotecnologia. La rabbia è esattamente questo. La rabbia è un’infezione virale che causa la zombificazione della vittima, in modo tale che lo zombie voglia mordere tutto ciò che si muove, per poi infettare con la rabbia qualsiasi cosa venga morsa e il processo si ripete. World War Z cita proprio la rabbia come causa dell’apocalisse zombie.
Quindi abbiamo già, in natura, la malattia degli zombie di cui parlano i film. Il problema della diffusione della rabbia è duplice: uno è che ci vuole un po’ di tempo prima che essa si manifesti, quindi c’è tutto il tempo di avvertire che qualcuno sta diventando pazzo prima che inizi a mordere, e l’altro è che la rabbia si diffonde solo attraverso il morso. Lasciamo all’industria biotecnologica il compito di rompere queste due barriere alla diffusione della rabbia. Credo che l’abbiano fatto.
Penso che questi film sugli zombie ci stiano preparando alla mentalità che l’élite vuole che abbiamo prima di provare a scatenare una “apocalisse zombie”. E se dovessero scatenare questa apocalisse, potete contare sul fatto che i militari spareranno a chiunque non rimanga in quarantena, nelle proprie case proprio come nei film, o in qualsiasi campo sia stato allestito per questo scenario.
Non c’è dubbio che all’élite non importi nulla di schiacciare l’economia con la loro piccola trovata, hanno i loro buchi nel terreno con cibo illimitato, e vogliono comunque sbarazzarsi di miliardi di noi. Non credo che sia troppo tardi per mettere in atto la trovata degli zombie, che ucciderebbe milioni di persone per fame a causa del collasso del sistema economico, e altri milioni che verrebbero fucilati per aver violato la quarantena. Il virus non dovrebbe nemmeno essere reale, ma per aggiungere pepe, penso che lo sarebbe.
Suggerisco vivamente alle persone di prestare attenzione a qualsiasi nuovo focolaio sulla stampa e, al primo segno di un’azione governativa come la quarantena, di andarsene con tutto ciò che si ha a disposizione nel luogo in cui si è deciso di andarsene, sicuramente si starà meglio nel luogo in cui ci si è rifugiati piuttosto che in città, dove è più facile raccogliere.
Jim Stone
Fonte: web.archive
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