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Una guida utile per interpretare la neolingua impartita agli schiavi moderni

I finocchi sono dei culatoni che rinunciano a scatola chiusa un invito al lume di candela con Julia Roberts, le lesbiche sono quelle che preferiscono Elly Schlein a Brad Pitt, i Trans non avendo le idee molto chiare sul da farsi, hanno fatto di tutta un erba un fascio e si appellano alla divina provvidenza impartita dai politici che dettano loro ogni direttiva da prendere.

Noialtri qua a Venezia una idea ben precisa su come stanno andando le cose ce la siamo fatta…..

….a Puttane!

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Una guida alla traduzione del linguaggio degli schiavi progressisti

Propongo di accompagnare la disintossicazione fisica con una disintossicazione verbale: abbiamo bisogno di depurare il nostro vocabolario gonfio di concetti diversi che stanno avvelenando la nostra comprensione di noi stessi e del mondo.

Questi concetti sono stati elaborati da persone che si descrivono come “autocoscienti”, “progressisti” e “liberati”, ma in realtà sono termini più adatti a una società di schiavi che a una società di persone libere. In effetti, questi concetti, almeno per come sono tipicamente utilizzati dai “progressisti”, potrebbero essere descritti, senza esagerare, come una specie di linguaggio da schiavi. Con questo intendo semplicemente dire che sono usati in modo insincero, per razionalizzare l’oppressione politica e la schiavitù.

Disinformazione: In apparenza, significa informazioni false o fuorvianti che potrebbero essere dannose per i cittadini. Ma nel linguaggio degli schiavi, mentre sfila sotto questo significato apparentemente innocente, in realtà significa informazioni che alcuni individui trovano sgradevoli o scomode, e che quindi vogliono censurare o bandire dalla pubblica piazza.

Estrema destra: Di per sé, indica posizioni politiche al limite del folle, del patologico e dell’irrazionale, con tendenze violente e oppressive, con affinità con il nazismo, il suprematismo bianco e altri movimenti politici poco raccomandabili. Nel linguaggio degli schiavi, “estrema destra” mantiene queste connotazioni, ma il termine viene applicato arbitrariamente a qualsiasi posizione che interrompa la narrazione ufficiale dell’establishment politico.

Xenofobia: per xenofobia si intende solitamente un’antipatia generalizzata o un pregiudizio nei confronti degli stranieri. Ma nel linguaggio slavo, la xenofobia si applica a chiunque affermi il valore dei legami nazionali o dell’identità nazionale, difenda l’idea che gli immigrati debbano adattarsi alla cultura ospitante o dissenta dalle politiche di apertura delle frontiere.

Discorso d’odio: Di per sé, si tratta di un discorso che prende di mira particolari gruppi della società con linguaggio al vetriolo e insulti di vario tipo, cercando di ritrarre tali gruppi come intrinsecamente detestabili. In gergo schiavista, per discorso d’odio s’intende qualsiasi discorso forte che osi parlare in modo critico di qualsiasi gruppo protetto della società, del suo comportamento o delle sue opinioni. Quindi i discorsi politici accesi vengono trattati come discorsi d’odio insidiosi, soprattutto quelli che minacciano l’ideologia dominante.

Tolleranza: In apparenza, significa una disposizione a sopportare pacificamente persone, comportamenti o opinioni che si ritengono ripugnanti o offensivi. Nel linguaggio degli schiavi, tolleranza significa la celebrazione acritica di ogni stile di vita concepibile sotto il sole, l’anestetizzazione delle proprie facoltà critiche. Così, esprimere verbalmente disapprovazione o critica verso uno stile di vita, che un tempo era consentito dalla libertà di espressione, ora è condannato come intolleranza.

Esperienza online sicura: In apparenza, questo significa un Internet protetto dalla pornografia, dalla violenza estrema e dagli abusi sui minori. In termini schiavistici, significa un internet che viene epurato dai commenti politici che potrebbero disturbare le narrazioni ufficialmente sancite.

Equità nella salute: In apparenza, significa un sistema sanitario che amplia l’accesso delle persone alle opportunità di migliorare la propria salute. In gergo schiavista, sfila pubblicamente sotto questa innocente interpretazione, ma in realtà significa estendere una rete di bio-sorveglianza e vaccinazione coercitiva in una rete sempre più ampia di nazioni.

Inclusione digitale: In apparenza significa permettere a un numero sempre maggiore di cittadini di accedere a tecnologie digitali potenziate. In parole povere, questo significa per il pubblico ignaro, ma in realtà significa il consolidamento di una rete internazionale di censura digitale e di controllo finanziario, chiusa da un “portafoglio di identità digitale” controllato dal governo.

Sostenibilità ambientale: In apparenza, significa raggiungere una relazione stabile e positiva tra la natura e la civiltà umana. Nel linguaggio degli schiavi, sfila sotto questa innocente bandiera, ma in realtà significa demonizzare la produzione economica e l’industrializzazione, anteponendo la purezza della “natura” e la minimizzazione delle emissioni di carbonio a qualsiasi possibile guadagno che potrebbe derivare dall’agricoltura moderna, dall’industria o dai viaggi in aereo o in auto.

Transfobia: in apparenza, significa odio verso gli individui che soffrono di una qualche forma di confusione sul proprio genere o sulla propria identità sessuale. Ma nel linguaggio slavo, la transfobia attribuisce motivazioni odiose a chiunque creda nella rilevanza sociale della biologia o rifiuti l’idea che la disforia di genere o la confusione sull’identità sessuale debbano essere acriticamente riaffermate e rafforzate legalmente e socialmente.

Teorico della cospirazione: l’interpretazione naturale di questo termine è quella di chi costruisce connessioni inverosimili tra gli eventi nel tentativo di dimostrare cospirazioni implausibili per portare avanti nefasti programmi segreti. Ma in gergo schiavistico, “teorico della cospirazione” si riferisce a chiunque dimostri in modo plausibile e basato su prove che attori potenti stanno cooperando per promuovere progetti dannosi a spese del pubblico. Quindi chi suggerisce che Big Pharma e il governo hanno collaborato per imporre al pubblico un programma di vaccinazione coercitivo un fatto innegabile verrebbe liquidato come “teorico della cospirazione”.


David Thunder

Fonte: davidthunder.substack.com

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