Criminale non é il Governo ma il Consenso Collettivo alla Schiavitú
La linea di demarcazione che separa la rivolta dalla rassegnazione e’ passata da un pezzo, e’ inutile stare qua a parlare di cambiamento o di regole, queste sono oramai un monopolio assoluto di chi le detta a suo piacimento a cadenza giornaliera, attraverso un illegittimo decreto legge o un apparizione televisiva in doppiopetto.
Leggo sui Social Network in rete un ondata di disgusto e odio nei confronti di una classe politica che gioca come il gatto con il topo, di fronte ad una popolazione disperata e allo stesso tempo succube delle leggi che appartengono solo a loro e che la gran parte della popolazione difende con le unghie, alla stregua dell’unica certezza che gli rimane.
La prima reazione collettiva alla ripresa del l’uso delle mascherine, e’ stata quella di informarsi immediatamente sulle nuove direttive da seguire per non essere penalizzati da una contravvenzione che aumenta in relazione al tempo che passa mano a mano che la paura aumenta.
Nessuno si domanda più’ se tutto questo serve, se e’ necessario, o se tutto quello che e’ stato fatto era la cosa migliore da fare, il dramma che si prefigura davanti e’ mille volte peggiore della salvaguardia degli ammalati, che con l’età’, incontrano le medesime difficoltà’ per vivere anche senza il virus.
Si muore di vecchiaia, di paura, di fame, di tristezza, di odio e di tanta tanta rassegnazione, che spegne la voglia di vivere in ogni individuo.
Il cinismo con cui il mondo politico vara emendamenti criminali, pare uscito da un film di Dario Argento, il piacere di distruggere e annientare fine a se stesso, in virtù’ di un potere costituito che non gli appartiene e la totale volontà di perseguire un obbiettivo che conoscono solo loro, viaggia di pari passo con l’accettazione incondizionata di un qualcosa che non ha nessuna affinità’ quella che tutti chiamano democrazia e libertà’
L’odio e l’ipocrisia traspare in tutto ciò che dicono e il seguito di persone che avvalla questa elefantiaca macchina devastante come quella messa in moto, non si rende conto che inevitabile fine, sarà l’implosione di un sistema che come un Boomerang gli si ritorcerà’ contro.
Siamo arrivati al punto da obbligare una popolazione ad uniformarsi alle direttive di un capo di stato attraverso leggi incostituzionali varate da un governo illegittimo e che devono essere seguite alla lettera pena la reclusione.
Questo basta per rivendicare a pieno titolo il diritto alla ribellione, che pero’ in questo momento vale solo per chi e’ al potere, il quale può’ far suo questo privilegio a voce inversa
La Ribellione di un potere costituito contro il popolo, il quale e’ soggetto alla legge di una illegalità’ precostituita.
E’ un Assurdità’ kafkiana, che non trova sbocco da nessuna parte e che rientra in una logica che ha fatto sua l’assurdità’ di una realtà’ che ha prevaricato la fantasia e che rasenta la follia.
E’ giunto il momento in cui si devono fare delle scelte e non devono più’ essere gli altri a farle, ma nascono da una coscienza individuale che ha le sue radici in quella che e’ l’essenza dell’uomo, libero da pregiudizi e orientato verso una salvaguardia che non guarda in faccia a nessuno, svincolato da leggi ed emendamenti creati dall’uomo contro l’uomo e pienamente inserito all’interno di una società’ degna di essere condivisa tra tutti.
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