Acqua Disidratata e Pazienti Asintomatici La verità reale ci Mette a Disagio, quella Virtuale ci Rassicura
Cosa volete che vi dica, da più di due anni per molte persone è stato tutto inutile, non c’è proprio nulla da fare!!

E facciamoli contenti questi teledipendenti in preda ad una vaccinazione convulsiva i quali si masturbano davanti la foto del loro alter ego Mario Draghi, (Maschi e Femmine) e concordiamo con loro una virtuale certezza che gli asini volano e tutti i leoni del pianeta…..
…….. si sono dati ad una dieta vegetariana!!!!
Toba60
La verità reale ci Mette a Disagio, quella Virtuale ci Rassicura
Il caffè decaffeinato, la panna scremata, l’acqua disidratata e, ultimamente, la vita inorganica annunciata da Harari fanno parte di un nuovo modo di percepire lo stato naturale delle cose. Anche il fenomeno della malattia asintomatica e dell’uomo disumanizzato.

Potremmo continuare a sviluppare questo meta-concetto quasi all’infinito e scoprire molte altre assurdità linguistiche che vengono replicate quotidianamente.
Per quanto riguarda l’acqua, sappiamo già, perché lo abbiamo imparato alle elementari, che può avere tre stati: solido, liquido e gassoso, ma all’interno di questo nuovo modo di percepire le cose, c’è un quarto stato, quello immaginario, che ci porta a pensare a ciò che non osiamo mai pensare per paura, forse, di essere dichiarati pazzi e rinchiusi in qualche prigione per malati mentali asintomatici.
Lo stato di acqua disidratata, una forma alternativa e immaginaria, può essere spiegato in aggiunta al concetto di malato asintomatico. In entrambi i casi, tutte le sue proprietà sono di grande utilità: immaginate un’acqua che non si bagna, sarebbe più facile lavare i vestiti, asciugare i capelli, uscire da una piscina con acqua disidratata in inverno non sarebbe così freddo, nuotare in un mare di acqua disidratata sarebbe molto meno faticoso…
Allo stesso modo, immaginate un malato che non si ammala: sarebbe una cosa fenomenale, un ospedale esclusivo per curare i pazienti asintomatici da parte di medici virtuali. Ebbene, tutto questo è già accaduto nel periodo 2020-2022, non fa parte di un film di fantascienza, anche se è stato visto in TV.

Normalmente i fatti vengono interpretati in modo da adattarsi alla realtà, ma questa volta è successo il contrario: “una nuova realtà” è stata definita dal consenso globale, plasmata da interpretazioni pseudoscientifiche, concatenate nella storia di un virus e di una pandemia da cui saremmo usciti solo con vaccini sperimentali; una storia degna di essere classificata come leggenda, in cui si narra del soprannaturale, del naturale o di un misto di entrambi.
Un virus fantasma bioinformatico, smembrato, mai completamente isolato e di origine indefinita, ma con fantastiche capacità di diffusione globale e dotato di un arsenale patogeno molto variopinto, capace di abitarti senza che tu te ne accorga, o semplicemente di farti venire un raffreddore… o di ucciderti. Un virus da cui cercano di proteggervi con preparati biotecnologici che replicano proprio ciò che presumibilmente vi fa ammalare, costringendo le cellule a produrre le proteine che “loro” vogliono… mettendole a lavorare seguendo ordini e manuali di istruzioni scritti da altri, perdendo la libertà dalla parte più profonda e intima della nostra biologia.
Il racconto fantastico racconta anche che, sebbene ci si possa infettare, ammalare, ammalarsi e morire, la pozione magica di componenti non del tutto noti è meglio di niente. E proprio come i falsi positivi della tecnica PCR possono essere chiamati “stati di portatore malato asintomatico”, in questa narrazione immaginaria gli effetti collaterali dei vaccini sono indicati come stati soprannaturali di “covida lunga”.
Come per le leggende, questa storia non è del tutto ragionevole, è stata semplicemente finanziata in modo straordinario per essere trasmessa non con il passaparola, ma da un cellulare all’altro in tutto il pianeta quasi istantaneamente.

La verità reale ci mette a disagio, quella virtuale ci rassicura. Ci piace ascoltare storie fantastiche come quelle raccontate da una maestra ai suoi bambini dell’asilo, con lieto fine vaccino.
Siamo confortati dal credere che l’unica verità sia la virtualità. La peggiore pandemia che ci affligge è quella della virtualità e dell’infantilizzazione, per la quale non esiste un vaccino. L’attuale modello medico virtuale, che promuove un’estrema obbedienza sanitaria e politica, non tiene conto delle conseguenze sulla popolazione del suo esperimento. Alcuni pseudoconcetti emergono a sostegno delle diffuse assurdità per giungere alla conclusione di una pandemia di malattie asintomatiche.
Siamo ragionevoli e scendiamo sulla Terra, il più grande laboratorio sperimentale dell’universo. Questa benedetta Terra dove si possono condurre esperimenti su scala globale e dove la popolazione partecipa su base completamente volontaria.
Con tanti volontari, non c’è bisogno di costrizioni… volontari incauti e disinformati che, come i topi incantati dalla melodia del Pifferaio di Hamelin, hanno iniziato a trasformare in realtà l’esito di questa storia fantastica.
Non sarà che, come le leggende, anche questa verrà tramandata di generazione in generazione?
Dr. Ramiro Salazar
(Epidemiologo)
Dott.ssa Mariana Salmerón
(Biochimico, microbiologo)
Fonte: laprensa.com.ar

SOSTIENICI TRAMITE BONIFICO:
IBAN: IT19B0306967684510332613282
INTESTATO A: Marco Stella (Toba60)
SWIFT: BCITITMM
CAUSALE: DONAZIONE