Fuga dalla Libertá Attraverso un Sonno Collettivo
Tutte le informazioni che vengono pubblicate su Toba60 (Sempre che non siano scritte da me) sono totalmente svincolate da un qualsiasi motore di ricerca Mainstream.
Partiamo da una base di 1500 portali da tutto il mondo, (Catalogati attraverso appositi Software per una facile ricerca) Nepal incluso e da li in poi, dalla rete classica, sino al complicatissimo DeepWeb, si effettua una ricerca e ed un eventuale verifica.
In 39 anni di rete ho imparato a diffidare da tutto quello che è di facile uso e consumo e il motivo è presto detto ….la collettività agli occhi di chi detiene le redini dell’informazione, deve conoscere solo quello che è funzionale al sistema vigente in una società’ globalizzata, ed è straordinario per non dire geniale il meccanismo sviluppato attraverso algoritmi messi in opera dai gestori della rete, i quali da una notizia vera riescono a convertirla in un cavallo di troia estremamente funzionale, al punto da indurre le persone a modificare a proprio piacimento un determinato modo di pensare.
Se io per esempio inserisco con molta frequenza frasi con lettere come Zeta, ”V” oppure ”Q” nel fare riferimento ad una giornata solare e positiva…..be’ la vostra sensazione che ognuno di voi avrà non sarà’ proprio questa alla fine della lettura, indipendentemente dal contenuto propositivo, mi dispiace, siete stati ingannati.
Basta un angolazione di 5 gradi della telecamera in una ripresa televisiva politica che il candidato alle elezioni avrà la matematica certezza di godere di un 3% in più di voti (Anche se dice le più grandi sciocchezze del pianeta) , che di questi tempi significa stare sullo scranno del potere a tempo indefinito.
Dormire non significa tenere gli occhi chiusi, ma averli aperti e credere di essere nel pieno della proprie facoltà solo perché si percepisce la luce del sole
Attenzione però, perché ad osservarlo fisso si diventa ciechi ?
Toba60
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Staff Toba60
Il Piacere e la Volontà’ dell’uomo di dormire nello stato di Veglia
Anche oggi ci sono uomini dormienti, nelle varie gradazioni che vanno dalla sonnolenza al letargo.
Gautama Siddharta Sakyamuni detto il Budda ottenne il risveglio più di 2.500 anni fa. E con lui altri suoi adepti lungo i secoli. Molti continuarono a dormire. Anche oggi ci sono uomini dormienti, nelle varie gradazioni che vanno dalla sonnolenza al letargo. Ma quale sono le caratteristiche di un uomo dormiente di oggi? Di base solo una, nelle sue molteplici varianti. L’uomo dormiente non verifica e non sperimenta, al fine di osservarne il risultato, le informazioni che riceve dall’esterno.
Questo dovuto a un condizionamento continuo che ha inizio nella culla e che termina nella tomba. Quando nasce l’individuo arriva in un mondo di cui non conosce o non ricorda nulla e non sopravviverebbe senza l’aiuto dei genitori. Ogni volta che viene avvicinato al seno per la poppata si rafforza la consuetudine, costituita dal costante ripetersi nel tempo della stessa invariata azione.
Quando l’individuo vede che un altro individuo, in questo caso la madre, fa una serie di azioni più o meno identiche senza variazione a favore della sua sopravvivenza nasce la fiducia. Da quel momento quello che fà o dice la madre o il padre viene considerato vero e valido senza verificare, a meno che non gli si dica di trovare la sua propria verità. Se il padre e la madre sono esseri dormienti ne erediterà il sonno.
Quando gli viene detto che a scuola imparerà le cose che gli serviranno nella vita, per il bambino è tutto vero e non sente la necessità di verificare la validità di ciò che gli viene insegnato. E si fa un concetto del mondo che non è verificato e non corrisponde al mondo reale. Il film “The Truman Show” rappresenta da vicino la situazione degli uomini dormienti.
Si potrebbe far nascere un bambino a Eurodisneyland e fargli credere che quello è il mondo e crescerebbe felice e spensierato fra tutti quegli abitanti gioiosi. E se non uscisse mai dai cancelli del parco giochi morirebbe convinto di aver vissuto una vita vera.
La maggior parte delle persone vivono in un mondo finto irreale, e non essendo veramente a contatto con la realtà non possono provare vere emozioni, avere pensieri che derivano dall’osservazione della realtà non essendone in contatto, agire secondo i propri veri desideri.
Oscar Wilde, personaggio scomodo per la società del suo tempo, lo sarebbe anche per la nostra attuale, aveva già visto tutto questo ai suoi tempi:
“La maggior parte delle persone sono altra gente. I loro pensieri sono le opinioni di qualcun altro, le loro vite una pantomima, le loro passioni una citazione.” – Oscar Wilde, De Profundis, 1905.Il condizionamento funziona molto bene sugli uomini dormienti. La pubblicità funziona molto bene con gli esseri dormienti.
Per molti di quelli che dicono di non venire influenzati dalla pubblicità ci sono altri tipi di condizionamenti come il credere che la medicina ortodossa così come viene insegnata nelle università curi qualcosa, oppure che se non si mangia carne si diventa anemici o che la televisione dice la verità o altri fantasiosi miti. Ce ne davvero per tutti. Facciamo esempi del mondo inventato e compariamoli con il reale.
Mondo inventato.
L’ipocrisia non ha limiti, avrai visto delle pubblicità come questa con il maialino sorridente che è felice di diventare un bel prosciutto per allietare la tavola. Immagini come questa entrano nella mente degli uomini dormienti e sostituiscono il loro giudizio, li privano delle loro responsabilità.
Permettono a loro di non guardare in faccia la realtà. Vedendola dovrebbero prendersi delle responsabilità che non si sono mai presi la briga di assumere. Una vita da dormiente non da grandi emozioni, ma neanche grandi dolori. E il prosciutto alla fine non ha più alcuna relazione con il maiale sgozzato, nascosto dal maialino sorridente. E a molti quando comprano un “etto di cotto” non gli viene in mente più il maiale.
Mondo reale.
Questo è un tappa del percorso che il prosciutto fa per arrivare alla fine su molte tavole. Il maialino è nato in una gabbia probabilmente con pavimento fatto di sbarre di ferro, dove molte volte si è ferito le zampette scivolando tra le sbarre.
E’ stato allattato dalla mamma, solo perchè per adesso non c’è ancora nessuno che beve il latte di maiale, e brutalmente sottratto quando il suo organismo poteva accettare il mangime iperproteico, che lo avrebbe fatto aumentare rapidamente di peso fino al suo massimo possibile. E’ stato castrato per trasformare il suo desiderio sessuale in ossessione per il cibo. Quando ha raggiunto il peso stabilito era pronto per il macello dove è stato elettroshockcato, preso a pistolettate se necessario e sgozzato, con non poche probabilità di essere ancora vivo. Poi è stato abilmente sezionato ed ogni sua parte è stata destinata alle specifiche lavorazioni del prosciutto crudo, cotto, lardo, cotenna, salami ecc. …
Mondo inventato.
Molte immagini sono disponibili sulla mucca e il suo latte. La pubblicità ci fa vedere mucche felici di darci il loro latte, per berlo con piacere e per fare i formaggi. Mi ricordo della mucca Carolina, una vecchia pubblicità per i formaggini. C’erano un sacco di gadgets compreso un mucca gonfiabile che si poteva avere con i punti, ma si dovevano mangiare cosi tanti formaggini e i genitori erano contenti perchè riuscivano a farli mangiare ai loro figli così prendevano il calcio che fa bene alle ossa, anche se in realtà non viene assimilato nella forma presente nei prodotti derivati dal latte pastorizzato.
I bambini di adesso sono tormentati da yogurth che crescono pronti in vasetti sugli alberi, il latte viene da mucche felici che scorazzano nei prati e il calcio che fa bene alle ossa c’è ancora. Ci sono libretti che raccontano come il latte dalla mucca arriva nei cartoni, ma quello che insegnano non esiste nella realtà e contribuiscono a mantenere nello stato di sonno gli uomini del futuro.
Mondo reale.
Il latte che si compra al supermercato non viene da mucche che corrono sui prati come vediamo nella pubblicità. Proviene da mucche ingabbiate che sono sottoposte a cicli intensivi di mungitura e producono cosi tanto latte da diventare delle macchine. Non è come produrre solo il latte per i loro piccoli, la loro è una condizione innaturale inesistente in natura, un’alterazione introdotta dall’uomo. La mungitura avviene meccanicamente a un ritmo tale che spesso causa la mastite, una infezione delle mammelle, che procura dolore. Indipendentemente dal fatto che il latte di mucca non sia un alimento adatto agli umani, la sua qualità viene stabilita dai livelli più o meno alti di ormoni, batteri, germi, antibiotici, e altre sostanze chimiche presenti.
Vai a vedere una fattoria con tante mucche da latte, osserva come vivono e come vengono trattate. Anche se come visitatore vedrai solo la decima parte di quello che succede.
Mondo reale.
La vaccinazione è stata iniziata ciecamente nel 1796 da Edward Jenner. Jenner ha preso del pus dalla ferita purulenta di una mucca malata e l’ha iniettato nel sangue dei suoi “pazienti”. Così si diede inizio a una spregevole pratica (immunizzazione o vaccinazione) la cui forma è cambiata di poco ai giorni nostri. Ci sono bambini morti e soggetti rovinati per sempre dalla poliomelite o sclerosi multipla contratta tramite vaccinazione, fatti provati perchè sono stati risarciti per quelle ragioni. La morte in culla è la definizione per una morte “inspiegabile” che occorre ai bambini nei primi mesi.
In Giappone, quando la prima vaccinazione fu posticipata di un mese, misteriosamente le morti in culla diminuirono sensibilmente. Le sostanze chimiche usate per legare i virus, fra cui alluminio, mercurio, formaldeide e altre, intossicano un organismo che funzionerebbe molto meglio se non venisse artificialmente infettato dai vaccini. Ora vengono usati virus uccisi o indeboliti e questo solo confonde il sistema immunitario. Le case farmaceutiche promuovono i loro veleni ovunque, vorrebbero che la popolazione mondiale venisse vaccinata più e più volte con i loro vaccini per ogni malattia vera e presunta, come già fanno negli allevamenti di animali, con il risultato di trovarci a dover affrontare sempre più nuove malattie.
Per ogni singolo aspetto della vita possiamo trovare esempi di immaginazione e realtà. Molti vivono nel mondo immaginario e forse continueranno fino alla loro morte convinti di aver vissuto nel mondo reale. Molti altri possono prendere atto di aver vissuto in un sogno e iniziare a vivere veramente, prendendoci responsabilità per quello vediamo da svegli. Il mondo non è quello che vediamo in TV, dove tutti sono belli, vincono premi, le donne cadono ai piedi di chi ha l’ultimo modello di una macchina, superdonne che parcheggiano salendo in retromarcia su un camion o stendono un uomo che ha sfiorato il loro orologio.
Ma se impariamo a guardare la realtà verificando e sperimentando, al fine di osservarne il risultato, le informazioni che riceviamo dall’esterno, possiamo fare qualcosa per cambiarlo se non ci piace.
Luciano Gianazza
Fonte: medicinenon.it
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