Geoingegneria Scie Chimiche e l’mRNA È ora di Rompere Questo Silenzio e di Affrontare la Vera Natura di Questi Progetti
Le minacce intimidatorie che riceviamo legate agli articoli che pubblichiamo non scaturiscono dal fatto che siamo antipatici a qualcuno, ma perché all’interno di ogni servizio ci sono reperti sensibili che qualcuno potrebbe utilizzare per fini che si possono ripercuotere in chi ha qualcosa da nascondere.
Le indagini che pubblichiamo sono molto voluminose e questo complica notevolmente la vita di coloro che vanno alla ricerca dell’isola che non c’è……….
………c’è c’è, basta solo mettere da parte la bussola, aprire gli occhi e navigare a vista!
Toba60
Questo lavoro comporta tempo e denaro e senza fondi non possiamo dare seguito ad un progetto che dura ormai da anni, sotto c’è un logo dove potete contribuire a dare seguito a qualcosa che pochi portali in Italia e nel mondo offrono per qualità e affidabilità di contenuti unici nel loro genere.
Armi Silenziose che Uccidono
Di fronte a una popolazione sprofondata in una negazione suicida e a leader globalisti che orchestrano la distruzione del pianeta in nome del profitto, le prove stanno aumentando: la geoingegneria, le scie chimiche e l’mRNA non sono soluzioni, ma armi silenziose contro l’umanità. Rifiutare di vedere la verità significa accettare il loro piano di controllo e spopolamento. È tempo di sollevare il velo. In particolare con la mappa interattiva proposta e sviluppata da ETC Group e dalla Fondazione Heinrich Böll, che potete vedere alla fine di questo post.
Le scie chimiche, spesso liquidate dagli scettici come una teoria della cospirazione, sono in realtà un fenomeno ben documentato e direttamente collegato alla geoingegneria. Questa disciplina scientifica, che prevede la manipolazione dei sistemi climatici della Terra su larga scala, non è più un’ipotesi o un’idea marginale. È al centro di numerosi progetti finanziati da governi e potenti entità private, con conseguenze potenzialmente drammatiche per il pianeta e l’umanità. Allo stesso modo, l’ascesa di tecnologie non controllate, come i trattamenti basati sull’RNA messaggero, mostra una tendenza crescente alla sperimentazione globale senza precauzioni o trasparenza.
In un contesto di crisi climatica globale, la geoingegneria è emersa come presunta soluzione ai problemi ambientali. Tra le tecniche più discusse c’è la gestione della radiazione solare (SRM), che mira a ridurre il calore trattenuto dall’atmosfera terrestre iniettando particelle riflettenti nella stratosfera. Questo processo, noto anche come iniezione di aerosol stratosferico (SAG), è direttamente collegato alle chemtrails.
Contrariamente a quanto sostengono alcuni scettici, prove tangibili e rapporti scientifici confermano che queste pratiche esistono e sono state testate per diversi decenni. Nel 2009, il Comitato per la Scienza e la Tecnologia della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti ha discusso apertamente le implicazioni di tali interventi. Nel 2022, Bill Gates, attraverso il progetto SCoPEx dell’Università di Harvard, ha ammesso di aver finanziato esperimenti volti a raffreddare il pianeta utilizzando le chemtrails. Queste iniziative sono spesso giustificate dalla necessità di rallentare il riscaldamento globale, ma le possibili conseguenze – sconvolgimenti climatici, impatti sulla biodiversità e rischi per la salute umana – rimangono ampiamente sottovalutate.
Le chemtrails non sono semplicemente scie di condensazione lasciate dagli aerei. Esse comportano l’irrorazione di sostanze chimiche come l’alluminio, il bario e lo stronzio, che hanno proprietà riflettenti. Secondo Kristen Meghan, ex igienista industriale dell’aeronautica militare statunitense, queste sostanze sono effettivamente utilizzate nelle operazioni di modifica del clima. La sua testimonianza rivela non solo la realtà di queste pratiche, ma anche i tentativi di nasconderle al pubblico.
Geoingegneria: sabotaggio planetario e sterminio umano. (In Inglese)
GEOENGINEERING-planetary-sabotage-human-extermination.-RICH-MARK-M.-Z-Library_organizedI rischi associati a queste operazioni sono notevoli. Alterando i cicli naturali della pioggia o interrompendo la corrente a getto, queste pratiche possono causare siccità in alcune regioni e inondazioni in altre. Rappresentano una minaccia diretta alla sicurezza alimentare globale e aggravano le disuguaglianze climatiche. Ad esempio, un cambiamento involontario delle precipitazioni in Africa o in Asia potrebbe portare a carestie di massa e migrazioni forzate.
I progressi della geoingegneria vengono compiuti in un allarmante vuoto normativo. Sebbene istituzioni come la Royal Society abbiano pubblicato rapporti sulla geoingegneria, nessuna autorità internazionale ne controlla l’applicazione. Le grandi potenze e le aziende private stanno portando avanti i loro programmi nella più totale opacità, liberi da controlli e responsabilità.
L’opinione pubblica viene deliberatamente tenuta all’oscuro. Una strategia ben documentata, nota come “strategia del luogo d’incontro limitato”, consiste nell’ammettere l’esistenza della geoingegneria minimizzandone le implicazioni. I media, spesso finanziati da entità interessate a nascondere questi progetti, rivelano solo informazioni frammentarie, lasciando il pubblico all’oscuro.
Questo fenomeno di manipolazione su larga scala non è isolato. Le tecnologie basate sull’RNA messaggero (mRNA) presentano notevoli analogie con la geoingegneria. Presentate come una rivoluzione medica, queste terapie sono state introdotte su larga scala senza un sufficiente senno di poi. Le conseguenze a lungo termine dell’intervento su processi biologici complessi, come i sistemi climatici, rimangono imprevedibili. Inoltre, queste tecnologie sono spesso controllate dalle stesse entità private, motivate non dal bene comune ma da colossali interessi finanziari.
Le prove della geoingegneria e delle scie chimiche abbondano. Sono stati depositati brevetti per tecnologie di manipolazione del clima. Testimonianze come quella di Kristen Meghan e documenti svelati da organizzazioni come GeoEngineering Watch evidenziano la portata delle operazioni e le loro potenziali conseguenze. Eppure, nonostante queste prove, la negazione e la disinformazione continuano a prevalere, impedendo la presa di coscienza collettiva che è essenziale per proteggere il nostro futuro.
I brevetti depositati, come quelli riguardanti l’iniezione di aerosol stratosferici o la gestione della radiazione solare, dimostrano che queste tecnologie non sono materia di fantascienza, ma realtà sperimentali concrete. Anche i documenti ufficiali, come il rapporto della Royal Society del 2009 intitolato “Geoingegneria del clima: scienza, governance e incertezza”, confermano che queste pratiche vengono attivamente esplorate. Tuttavia, i governi e le industrie coinvolte continuano a minimizzare la loro reale portata, adducendo giustificazioni incentrate sull’emergenza climatica per soffocare le domande ed evitare il dibattito pubblico.
Rapporto della Royal Society del 2009 (In Inglese)
mm7031e2-H.en_.it_La mancanza di regolamentazione e di trasparenza in questi progetti solleva profonde questioni etiche. Chi decide gli interventi in sistemi così vasti come il clima o il genoma umano? I cittadini non hanno modo di partecipare alle decisioni che influenzeranno il loro futuro e quello delle generazioni future. Questa emarginazione dei cittadini nelle scelte con conseguenze globali è preoccupante, perché consolida il monopolio del potere nelle mani di pochi attori – multinazionali, governi e istituzioni accademiche elitarie.
La geoingegneria e le scie chimiche sono anche un importante problema geopolitico. Se un Paese o un gruppo di interesse decidesse unilateralmente di modificare il clima, potrebbe scatenare tensioni internazionali e persino conflitti. Un intervento sconsiderato sul clima potrebbe peggiorare le condizioni già critiche delle regioni vulnerabili, amplificando le disuguaglianze globali.
Come nel caso delle terapie a base di mRNA, i progetti di geoingegneria riflettono una fede cieca nella scienza al servizio degli interessi industriali. Questo approccio spesso ignora i principi fondamentali di precauzione e le lezioni apprese dagli errori del passato. L’entusiasmo per le soluzioni tecnologiche rapide porta i decisori a trascurare gli impatti secondari, talvolta irreversibili, di tali innovazioni.
Si può fare un parallelo evidente con il modo in cui i trattamenti a base di mRNA sono stati introdotti in massa nel sistema medico globale, spesso sotto la pressione di crisi sanitarie. Queste tecnologie, sebbene promettenti, non hanno ancora il senno di poi per misurare tutti i loro effetti a lungo termine. Allo stesso modo, la geoingegneria, nella sua ricerca di “soluzioni miracolose” al cambiamento climatico, gioca con meccanismi complessi e fragili che comprendiamo a malapena.
Il tempo della passività è finito. Di fronte a questa manipolazione ambientale e tecnologica, l’opinione pubblica deve esigere risposte chiare e impegni concreti in materia di regolamentazione. È indispensabile fare pressione sulle istituzioni nazionali e internazionali affinché impongano quadri giuridici rigorosi per la geoingegneria e garantiscano la trasparenza dei progetti in corso.
I cittadini devono anche riappropriarsi del dibattito scientifico. Troppo spesso le discussioni su argomenti così complessi sono monopolizzate da esperti affiliati a gruppi con interessi finanziari o politici. Affidandosi a prove indipendenti, alla testimonianza degli informatori e alla mobilitazione collettiva, è possibile contrastare questa egemonia e realizzare una governance più democratica.
Infine, la gestione di queste tecnologie deve rientrare in un approccio veramente globale. L’impatto della geoingegneria trascende i confini nazionali e le sue potenziali conseguenze riguardano l’intero pianeta. La cooperazione internazionale, basata sulla trasparenza e sull’inclusione, è essenziale per garantire che gli interessi collettivi abbiano la precedenza sulle ambizioni di attori isolati.
Esempi recenti di disastri ambientali o sanitari mostrano chiaramente cosa succede quando le iniziative scientifiche vengono portate avanti senza un adeguato coordinamento e senza considerare le conseguenze a lungo termine. La geoingegneria, come i trattamenti a base di mRNA, illustra la necessità di ripensare le nostre priorità in termini di progresso scientifico, assicurandoci che siano al servizio dell’umanità nel suo complesso e non di poche élite privilegiate.
I cittadini devono smettere di fare lo struzzo e di mentire quando si accorgono di ciò che accade sopra le loro teste. Dobbiamo mobilitarci, educarci ed esigere una trasparenza totale. Il pianeta non può più essere un gigantesco laboratorio dove si conducono esperimenti incontrollati a danno della vita umana e dell’ambiente. Il futuro dipende dalla nostra capacità di affrontare questa realtà e di agire collettivamente e responsabilmente.
Scie Chimiche il Killer Silenzioso (In Inglese)
Chemtrails-The-Silent-Killer-Claudia-Albers-Scott-Cone-Z-Library_organizedLe scie chimiche e la geoingegneria, come le tecnologie dell’mRNA, rappresentano due facce della stessa medaglia: l’arroganza scientifica sfrenata al servizio di un’élite affamata di potere e profitto. Questi metodi, lungi dall’essere soluzioni alle sfide climatiche o sanitarie, sono armi silenziose dirette contro il pianeta e i suoi abitanti. Illustrano il modo in cui alcuni individui, agendo nell’ombra, si permettono di giocare con le forze fondamentali della natura per un’agenda in cui gli esseri umani sono solo un danno collaterale.
L’mRNA, presentato come una miracolosa innovazione medica, segue la stessa logica: una sperimentazione di massa condotta su scala planetaria, senza alcun controllo reale sulle conseguenze a lungo termine. Questi trattamenti, che si stanno diffondendo a un ritmo allarmante, stanno alterando i nostri sistemi biologici nello stesso modo in cui oggi stiamo alterando i nostri sistemi climatici. Che si tratti di manipolare i processi naturali degli organismi viventi o della Terra, il risultato è lo stesso: un’alterazione degli equilibri vitali al servizio di ciniche ambizioni, con il pretesto di salvare il mondo. Ma chi paga il prezzo di queste manipolazioni? Il pubblico, lasciato a subire effetti collaterali imprevedibili e irreversibili.
Eppure gran parte della popolazione rimane sorda e cieca di fronte a queste verità. Per comodità o per paura, molti si chiudono in una negazione suicida, preferendo credere alle promesse ingannevoli dei globalisti che pretendono di essere i salvatori dell’umanità. Questa negazione collettiva non è una scusa: diventa una complicità silenziosa con politiche che distruggono gli ecosistemi, alienano le risorse naturali e minacciano le nostre stesse vite. Ogni volta che ignoriamo l’evidenza, ogni volta che restiamo in silenzio di fronte a questi scandali, rafforziamo il potere di chi, impunemente, gioca con la nostra stessa esistenza.
È ora di rompere questo silenzio e di affrontare la vera natura di questi progetti. Le élite globaliste, che sostengono di agire per il nostro bene, stanno perseguendo un’agenda che sembra avere come obiettivo lo spopolamento della Terra e il consolidamento del loro controllo su ciò che resta. Queste manipolazioni climatiche e biologiche non sono errori o gaffe, ma atti deliberati e accuratamente orchestrati. Questi leader non hanno alcuna intenzione di salvare l’umanità; il loro vero obiettivo è il controllo totale e, per ottenerlo, devono ridurre la resistenza, la coscienza e la popolazione stessa.
Non possiamo più permetterci di essere spettatori passivi. La lotta contro la geoingegneria e l’uso non etico di tecnologie come l’mRNA è una questione di sopravvivenza. Le prove sono lì, a portata di mano, visibili a chi ha il coraggio di aprire gli occhi. Rifiutarsi di agire significa accettare la nostra stessa distruzione. È tempo di rifiutare queste manipolazioni, di esigere risposte e di chiedere conto a coloro che hanno sacrificato la Terra e l’umanità sull’altare della loro avidità.
Il futuro del nostro pianeta e dei nostri figli dipende dalla nostra capacità di dire no a questi criminali travestiti da benefattori. La verità è un’arma potente, ma è inutile se rimane sepolta sotto l’inazione e il conforto della menzogna. Non è il momento di compiacersi: è ora di svegliarsi e affrontare i fatti, prima che sia troppo tardi. La resistenza inizia qui, ora, e non può più aspettare.
Ecco il link alla mappa interattiva dei progetti : sviluppata dal Gruppo ETC e dalla Fondazione Heinrich Böll, ha evidenziato la natura diffusa degli esperimenti di geoingegneria volti a modificare il clima. La mappa identifica oltre 1.700 progetti in tutto il mondo, tra cui la cattura del carbonio, la gestione della radiazione solare, la modifica del clima e altri metodi…
Phil BROQ.
Fonte: Toxiquest Les Nouveaux Empoisonneur
SOSTIENICI TRAMITE BONIFICO:
IBAN: IT19B0306967684510332613282
INTESTATO A: Marco Stella (Toba60)
SWIFT: BCITITMM
CAUSALE: DONAZIONE