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Javier Milei Un Altro Falso Eroe dei Media Mainstream Alternativi e ”Pure Deficiente”

Come sapete parte del mio tempo lo vivo in Argentina paese di origine di mia moglie e conosco molto bene la loro politica intrisa di corruzione malaffare e composta da una elefantiaca burocrazia che ricalca per filo e per segno quella italiana la quale ha fatto scuola in tutto il mondo.

Fare riferimento a Javier Milei é un po come parlare del Matteo Nazionale (Renzi per Intenderci) e delegare lui la soluzione di una catastrofica economia, politica e sociale che lo vede da tempo essere parte integrante del terzo mondo.

In questa nazione solo un imbecille può ridurre il paese in miseria e da anni gli unici candidati hanno purtroppo questa credenziale che si sta perpetrando a ritmo continuo sino ad illudere ogni volta una popolazione ridotta allo stremo che vive nella speranza che le cose cambiano. ( Mi ricorda uno slogan che ho sentito tempo fa, non ricordo in che paese il quale diceva …andrà tutto bene)

Quando un paese è disperato si affida al primo che capita, cosi è successo con Hitler, Stalin Pol Pot e Mao Tse Tung, solo che i tempi sono cambiati e non è più necessario scatenare una guerra per consolidare il potere, ma indossare una giacca una cravatta, una bella faccia tosta e delegare ogni iniziativa per conto terzi che sono poi i soliti noti oltre oceano che hanno sempre una soluzione a tutti i problemi del mondo.

Javier Milei è il classico prototipo di come un autentico imbecille possa accedere alle più alte cariche dello stato in virtù di una credenziale che sta prendendo piede ovunque e per dare il meglio di sé ha in diretta televisiva comunicato al paese che il suo punto di riferimento è Carlos Saúl Menem, quello per intenderci che ha provocato il Crack argentino e come maestro economico un certo Milton Friedman, quello per farci capire che ha ispirato le politiche neoliberiste che nel 2008 hanno mandato in bancarotta gli Stati Uniti d’America sotto l’amministrazione Obama.

Ha Fondato tutta la sua campagna elettorale dando a intendere che vuole svendere tutte le aziende dello stato e Dollarizzare il paese, ed in cuoi mio mi sono posto una domanda……

Ma che ci stanno ancora a fare lì gli Argentini i quali lo hanno votato!

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Durante la sua corsa alle presidenziali, Milei che si fa chiamare “il leone” ha giurato di dollarizzare l’economia, di ridurre il numero dei ministeri governativi di oltre la metà e di chiudere la banca centrale.

Ma nelle ultime settimane ha fatto marcia indietro. La dollarizzazione e la chiusura della banca centrale non sembrano più essere le sue preoccupazioni principali; dopo le elezioni si è concentrato soprattutto sul taglio del deficit fiscale.

Non ci sono soldi”, ha dichiarato Milei in precedenti interviste. L’equilibrio fiscale non è in discussione. Se un ministro spende di più, lo licenzio”.

L’inflazione annuale dell’Argentina si attesta al 143% ed è in aumento, mentre si profila una recessione. Il Paese ha subito cicli di boom-bust per decenni, con la stampa di moneta per finanziare i deficit regolari che ha continuamente indebolito il valore del peso.

Il tasso di povertà è del 40% e la banca centrale è rimasta praticamente senza riserve a causa della siccità che ha colpito le principali colture da reddito del Paese, mais e soia.

Marcelo Altamira, un medico di 72 anni, ha definito Milei “l’ultima speranza che ci è rimasta”. Ha aggiunto che il Partito Peronista, precedentemente al governo, “ha distrutto il Paese”.

Milei ha battuto il candidato dell’establishment Sergio Massa, ministro dell’Economia peronista, per la presidenza con il 56% dei voti.

Massa, 51 anni, si era piazzato al primo posto nel primo turno di ottobre ed era a pari merito con Milei prima del ballottaggio.

Nonostante abbia promesso una terapia d’urto per l’economia, il nuovo leader del Paese ha ammesso che potrebbero essere necessari fino a due anni per contrastare l’inflazione.

In mezzo alla crisi economica, cerca di ricucire i legami con coloro che ha criticato, tra cui gli importanti partner commerciali Cina e Brasile.

Da quando ha vinto le elezioni, ha elogiato Bergoglio come “il più importante argentino della storia”,(?) ha invitato Lula all’inaugurazione – offerta prontamente rifiutata – e ha ringraziato il presidente cinese Xi Jinping per le sue congratulazioni.

Per risolvere il problema dell’economia in crescita, Milei ha scelto il conservatore Luis Caputo per guidare il ministero dell’Economia e ha nominato Santiago Bausili, un suo stretto alleato, come capo della Banca centrale.

Gli analisti prevedono una forte svalutazione del peso argentino, sopravvalutato, subito dopo l’insediamento di Milei. Il nuovo presidente dovrebbe presentare un piano economico più dettagliato martedì o mercoledì.

Alla cerimonia mancava il 45° Presidente Donald Trump, per il quale Milei aveva già espresso la sua ammirazione. Due membri della folla sono stati visti tenere una bandiera a sostegno della candidatura di Trump alle presidenziali del 2024.

Il mese scorso, Trump ha pubblicato un video su Truth Social in cui si congratulava con Milei per aver ottenuto la nomination.

Sono molto orgoglioso di te”, ha detto l’ex presidente. Lei darà una svolta al suo Paese e renderà l’Argentina di nuovo grande!”.

(Donald Trump fa parte della Loggia massonica di rito Scozzese di cui anche Milei ne è membro e aderirà certamente, come ha dato ad intendere, a tutte le iniziative a favore di Israele per conto delle lobby sioniste le quali lo hanno finanziato)

Un alto funzionario statunitense, che ha parlato in forma anonima con il Washington Post, ha cercato di minimizzare i paragoni tra Milei e Trump.

Non sono convinto che conosca molto bene Trump”, ha detto il funzionario, aggiungendo di non pensare che Milei sarebbe un sostenitore se lo conoscesse meglio. Trump ama la Russia e Putin. A questo ragazzo non piacciono né la Russia né Putin”. (Due facce della stessa medaglia)

Milei ha espresso sostegno a Israele e all’Ucraina, in netto contrasto con esponenti della sinistra come Lula da Silva e il presidente colombiano Gustavo Petro, che si sono dimostrati scettici nei confronti della posizione degli Stati Uniti su queste guerre.

Lunedì, Milei dovrebbe presentare una proposta di legge che promette una semplificazione fiscale e l’eliminazione delle elezioni primarie. Un’altra questione prevista è la privatizzazione delle imprese statali in deficit. (Praticamente Tutte)

Amen!

Mackenzie Tatananni

Fonte: dailymail.co.uk

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