La Guerra che Verrà
In ogni epoca storica ad ogni evento fa seguito una reazione, abbiamo avuto molti esempi in passato di come le masse si siano mobilitate per un azione sovversiva, rivoluzionaria e destabilizzante, con conseguenze spesso distruttive e non potrebbe essere diversamente.
In Situazioni estreme, la necessità di cambiare il corso degli eventi fanno si che si agisca in modo istintivo e i presupposti per dare input a questo stato di cose sono molti, siamo a tutti gli effetti ad un punto di rottura che aspetta solo il via che non si può in nessun modo prevedere.
Sono tutti pronti a mobilizzarsi, ma nessuno sa ancora dove, come e quando, sono tutti motivati a dare libero sfogo alla rabbia che si cela dentro ognuno di loro, ma non ha ancora una base ideologica ben precisa.
Un tempo c’era un referente politico che poteva dare inizio ad una ben precisa linea di condotta dittatoriale e fungere da catalizzatore, oggi a differenza che in passato questa figura e’ trincerata dietro una facciata democratica che confonde l’opinione pubblica e si cerca in ogni modo di trovare un capro espiatorio che possa giustificare ogni azione risolutiva.
Il governo, la finanza, una multinazionale o una lobby, sono entità astratte e impalpabili che non hanno alcuna reale identità’ agli occhi della gente
Vi e’ pure un altra variabile unica nel suo genere rispetto al passato.
Le élite al potere sono tutte convergenti, non esiste uno stato con una sua precisa identità’ storica e sociale ben delineata, tutte sono accomunate da una matrice comune, per cui le masse si trovano ad contrastare una classe dominante globale, di fatto è estremamente difficile coniugare una rivolta, con il cambio di un sistema che va riformato in ogni contesto geopolitico di ben più ampia portata.
Quello che avverrà’ in Italia o in qualsiasi altro paese in Europa e nel mondo attraverso una mobilizzazione di massa che sovverte il sistema vivente comporta un certo numero di morti e feriti e tutto ciò che ne consegue, cosi è stato e sempre sarà.
Inutile che ci si nasconda dietro un dito, ad essere coinvolti saranno in gran parte persone che non centrano nulla con tutto il degrado sociale posto in essere, e’ un elemento fondamentale per l’establishment perché offre loro l’opportunità di porsi allo stesso livello e di mettere in moto esercito e forze dell’ordine per stroncare con la forza gli eccessi che inventariabile si verranno a creare, fosse solo la vendetta privata nei confronti di una classe giornalistica o i membri isolati del capitalismo dominante nelle varie parti del mondo.
L’esempio dei Montoneros in Argentina e’ emblematico dello scenario che si profila davanti a noi qualora non vi fosse una mediazione culturale ben precisa da parte delle forze politiche all’opposizione, che di fatto in questo momento non esistono.
Per chi non conosce la vicenda sintetizzo quello che ha portato il paese più ricco del pianeta a vivere ancora oggi in una condizione permanente di miseria e povertà.
I Montoneros Argentini ( ”Partigiani”) ”animati da buone intenzioni” (Come quello che sta avvenendo in Europa) hanno fatto di tutta un erba un fascio e hanno seminato distruzione e morte contro le leadership dittatoriali al potere, coinvolgendo pure la povera gente che non centrava nulla.
(”I 20.000 immigrati che in questo momento ogni settimana si ammassano in Italia per chi non lo sapesse, sono un lasciapassare politico per una dittatura legalizzata dettata dalle inevitabili conflittualità’ che si verranno a creare tra poveri di diversa cultura e razza” )
Il cittadino comune chiede aiuto al primo che capita e si presenta un certo Jorge Rafael Videla che per non scontentare le parti in conflitto decide di eliminare tutti i contendenti e non in senso metaforico.
Sono dinamiche sociali molto ben consolidate che con gli strumenti mediatici attuali si possono amplificare illimitatamente.
Le folle non dimentichiamolo sono state capaci di creare dei solidi punti di riferimento come Stalin il quale uccise oltre 30 milioni di russi, per non parlare di Hitler che godette di tutti gli appoggi politici ed economici non solo da parte del popolo tedesco, ma pure delle élite finanziare da ogni parte del mondo, creando le base per la morte di quasi 60 milioni di persone, sino a Mao Tse-tung che grazie alla sua ideologia ha provocato 20 milioni di vittime.
Chi in questo momento gioca a fare il giornalista o a fare il politico non deve scherzare con i numeri, quali possono essere quelli legati alla situazione finanziaria, al covid, i vaccini o dei morti che di conseguenza ne scaturiscono, ma devono farsi un esame di coscienza perché il mite impiegato, il geometra o la massaia della porta accanto sono di per sé delle persone estremamente innocue, sensibili e razionali, ma in un gruppo, privo di controllo e di ogni inibizione, diventa una macchina da guerra che la storia negli secoli ha fatto vedere di cosa sono capaci.
Ditemi voi ora …chi non e’ disposto ad uccidere in un impeto di rabbia dato dalla perdita di tutto quello che ha, la sola cosa che lo frena e’ l’isolamento sociale che in questo momento hanno creato in modo artificioso.
Poni il soggetto in un contesto numeroso e minimamente organizzato e questo non avrà’ alcuna inibizione nel distruggere tutto quello che trova e senza alcun rimorso, in fondo e’ quello che ai tempi del nazismo facevano liberamente persone che pochi anni dopo si sarebbero trovati a lavorare in fabbrica alla Volkswagen o alla Thissen con una famiglia dei figli e un cane appresso da amare e accarezzare.
Uccidere, rubare, distruggere ogni cosa che trovi, prevaricare il prossimo, in determinate situazioni provoca un immenso piacere e portare le masse ad agire e comportarsi di conseguenza e’ il punto di arrivo di un élite che deve semplicemente osservare in silenzio.
Queste cose l’establischment lo sa molto bene, non e’ come un tempo che si creava una guerra e tutto diventava un affare di pochi che poi non avrebbero lasciato il segno sul loro consolidato potere, questo non lo possono più’ fare, con i mezzi tecnologici attuali la guerra si porta a combattere sul campo del teleschermo sui social ed in qualsiasi altro luogo dove non vi sia un azione diretta del 99% della popolazione.
Se poi la induci a stare in casa e a guardare Bruno Vespa, la Littizzetto, o Nicola Porro, la situazione viene posticipata, ma alla fine arriverà un punto critico che non potrà che avere uno scenario come quello che avete avuto modo di vedere ora…….
l’esito finale e’ la sola cosa che non ci e’ data a conoscere.
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