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Se Non ti Sbarazzi Del Televisore la Morte Diventerà il Solo Scopo Della tua Vita

Il libero arbitrio vale solo se hai la facoltà di dire no alla tua libertà di accettare tutto quello che gli altri ti dicono di fare.

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Staff Toba60

Sbarazzati del tuo televisore

Il primo atto di igiene mentale è liberarsi di questo strumento di propaganda. Recupererete tutti i vostri mezzi di riflessione. Eviterete anche di ingerire tutta la produzione fecale che questo strumento senza cervello emette 24 ore al giorno.

I sapientoni che ci dicono “posso filtrare” le bugie e le manipolazioni sono molto pretenziosi. L’ingegneria pavloviana è più forte di noi. In una valanga di informazioni, tra due verità c’è una bufala che si infiltra nel nostro subconscio. La più piccola di queste bugie ha l’effetto di un eufemismo nella nostra mente.

La forza “dottrinale” della televisione è decuplicata dal fatto che la mente guarda e ascolta il suo flusso senza avere il tempo di riflettere, di mettere le cose in prospettiva. Non abbiamo il tempo di distinguere il vero dal falso, di vedere la strumentalizzazione di alcuni dati veritieri sommersi nel brodo della menzogna. Non siamo tutti esperti di tutto, chi lo è? Lo studioso è raro. A questo si aggiunge l’effetto di “qualsiasi cosa un Essere veda e senta, la sua mente crede”. Con questi due assi combinati, il nostro cervello è ingombro, incapace di ordinare ciò che sta accadendo. Più a lungo rimaniamo davanti alla scatola dell’ipnosi, più diventiamo dipendenti dalla sua doxa. L’industria della post-produzione prova un grande piacere nell’indottrinarci con le sue immagini e i suoi montaggi subliminali. Ci nutrono a forza di propaganda, come fanno con le oche. Per queste ultime è il fegato a deteriorarsi, per noi è lo spirito.

La base della manipolazione è semplice e viene praticata da tutti coloro che vogliono trasmettere un messaggio, un orientamento, un dogma. Consiste nel servirsi di una verità autentica e nell’attribuirle bugie più o meno grossolane, più o meno provenienti da fonti ufficiali corrotte. Il caso Covid ne è un esempio perfetto. In questo modo, si crea uno stato nell’ascoltatore. Se lo stato è aperto e quindi favorevole all’integrazione di falsi ragionamenti, sviluppa falsi scopi per costruire una nuova “verità”. Quest’ultima può diventare un nuovo supporto, una nuova base per costruire nuovi precetti, nuovi assiomi sacri, secondo i nuovi scopi della manipolazione. E così via, secondo gli interessi dittatoriali.

Al contrario, se lo stato d’animo del bersaglio non è ricettivo o addirittura ostile, si prende la verità iniziale e la si riformula con un’altra menzogna più raffinata. Se lo stato non è ancora aperto al suo sviluppo, ripete il processo fino a raggiungere lo stato di apertura desiderato. Se necessario, aggiunge una seconda verità vera per turbare lo spettatore in attesa. Prima o poi, il destinatario cade nella sua trappola a causa del ripetersi del discorso. Una bugia ripetuta 1000 volte diventa verità.

Quanto più ignorante e ingenuo è l’ascoltatore, tanto più rapidamente si otterrà da lui lo stato desiderato. Come disse Günther Anders: “Un individuo non istruito ha solo un orizzonte di pensiero limitato, e quanto più il suo pensiero è limitato a preoccupazioni materiali e mediocri, tanto meno può ribellarsi”. Non per niente la televisione utilizza costantemente la fibra emotiva che scollega il Logos a favore del Pathos. Il pubblico femminile e i giovani di mentalità aperta sono molto sensibili e per destino vittime. Non è un segreto che l’ingegneria sociale utilizzi l’emotività, compresa la paura, per aggirare la ragione. Auguste Le Bon ha ampiamente spiegato questo fenomeno.

La televisione è il nostro nemico per eccellenza. Tutto ciò che produce ha un unico obiettivo: plasmarci, formattarci, trasformarci in semplici ripetitori di dottrine. E lo fa alla perfezione. Il giorno dopo una serata televisiva, la gente parla di ciò che ha visto sullo schermo. Poiché tutti hanno visto la stessa cosa, indipendentemente dal canale di trasmissione, la collettività integra a malincuore il discorso generale della torre di controllo. Come disse una volta un certo autore: “Quando tutti pensano la stessa cosa, è la prova che nessuno pensa più”. Prima c’erano le pecore di Panurge, ora ci sono le pecore della televisione.

Tutte finiscono al macello.

Se volete tornare a essere umani, se volete pensare con la vostra testa, se volete ritrovare la vostra personalità e la vostra libertà, allora dovete gettare la televisione nella spazzatura….

…… troverà il suo posto naturale.

WD

Fonte: profession-gendarme.com

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