Vi Vogliono Docili o Morti
Alle sirene non sfuggì l’agile nave
che s’accostava: e un armonioso canto intonarono.
“Qui, presto, vieni, o glorioso Odisseo, grande vanto degli Achei,
ferma la nave, la nostra voce a sentire.
Nessuno mai si allontana di qui con la sua nave nera,
se prima non sente, suono di miele, dal labbro nostro la voce;
poi pieno di gioia riparte, e conoscendo più cose”.
(Odissea, Omero)
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Docili o Morti
Attraverso il loro sistema di dominio globalizzato, gli eredi decadenti noti come globalisti hanno orchestrato una vasta manovra di saccheggio delle nazioni. Non si tratta di un progetto di sviluppo o di prosperità, ma di un’impresa di distruzione civile ed economica che avanza a ritmo sostenuto, tanto più evidente in Paesi come il Regno Unito e la Francia, dove la politica della terra bruciata è ormai all’ordine del giorno. Con l’illusione di un progresso inesorabile, l’unico obiettivo dichiarato di questi zeloti sempre più invisibili è quello di svuotare tutte le casse pubbliche, manipolare le masse ipnotizzate e mantenere il potere a tutti i costi, degradando al massimo le condizioni di vita dei cittadini.

Il Regno Unito è un esempio edificante. Quello che una volta era un buon Paese in cui vivere, con una moneta forte e tasse basse, è diventato una società profondamente malata, dilaniata dall’inflazione, dalla crescente disuguaglianza, dall’ideologia Woke, dall’immigrazione massiccia e odiosa e dalla distruzione di tutti i servizi pubblici. Ogni riforma, ogni legge, ogni decisione politica sembra essere presa con l’unico scopo di servire l’agenda suicida del 2030, che mira a ridurre i cittadini a una manciata di semplici consumatori, scollegati dalla realtà ma connessi all’IA, ampliando il più possibile i divari sociali ed economici prima del logico collasso del Paese. I medici sono ormai fornitori di servizi fatturati al minuto e i poveri pagano sempre più tasse per servizi pubblici che non rispondono più alle loro esigenze, lontano dai centri urbani occupati dai migranti, dove le infrastrutture si stanno rapidamente deteriorando.
Non si tratta più solo di una crisi economica. Stiamo vivendo una vera e propria crisi di civiltà in tempo reale. Questi machiavellici zeloti che pretendono di governare hanno sacrificato il futuro dei loro popoli per i profitti immediati, e il risultato è inevitabile, con un crollo a catena ormai inarrestabile senza l’eliminazione massiccia dei responsabili. L’evidente corruzione dei governi, la distruzione programmata dei servizi pubblici, l’aumento esponenziale del costo della vita, la sostituzione massiccia delle popolazioni indigene, il confinamento degli oppositori, la sorveglianza capillare: tutto è orchestrato per rendere le masse facili prede da sfruttare. Il Regno Unito, come la Francia e tutti gli altri Paesi gestiti dai Giovani Leader, un tempo considerato una terra di opportunità, sta diventando un terreno di coltura per la miseria sociale ed economica degna della vita nelle favelas.
Come abbiamo visto più volte, il problema non è limitato a un singolo Paese, ma si sta diffondendo a rotta di collo in tutto l’Occidente. Macron e i suoi compari, nella loro progressiva corsa a perdifiato, stanno applicando esattamente lo stesso modello di distruzione violenta e massiccia in Francia, anche se sembra ancora in gestazione tra gli arroccati. La nostra nazione è quindi destinata a subire lo stesso ignobile trattamento, con il totale collasso dei servizi pubblici, l’aumento del costo della vita e delle tasse abusive, e soprattutto la restrizione della libertà individuale con il pretesto degli stupidi standard ecologici e di sicurezza stabiliti dall’UE. La logica è chiara: creare un popolo miserabile e dipendente, più facile da controllare, se non da punire.
Non possiamo continuare ad accettare questa marcia forzata verso la decadenza e il suicidio collettivo. Dobbiamo assolutamente denunciare questo sistema di racket globalizzato che agisce come una banda organizzata e che sta sacrificando intere generazioni, se non la stessa civiltà, per alimentare la propria sete di potere assoluto e di profitto sfrenato. La scelta non è più tra accettare o resistere, ma tra sopravvivere in questo sistema oppressivo o liberarsi una volta per tutte da questa trappola. È il momento di uscire dal macabro quadro imposto da questi zeloti (che sono lì solo grazie alla corruzione e alla pura violenza), di rifiutare di prendere parte a questa mascherata di cui siamo le vittime e di cercare alternative immediate che preservino l’indipendenza e la dignità umana.
Indagine sul ruolo del neoliberalismo nella sua idea di fondo (In italiano)
Per dimostrare che il mondo intero è caduto nella trappola di questi furfanti globali, è fondamentale capire che il loro obiettivo non è semplicemente il controllo delle nazioni, ma l’installazione di un sistema di servitù globale, dove ogni risorsa, ogni individuo, ogni libertà viene monopolizzata a beneficio di una casta malvagia sempre più ristretta e onnipotente. L’illusione del “progresso” universale, abilmente ammantata da slogan di sostenibilità, uguaglianza e “giustizia sociale”, non è altro che una facciata per ipnotizzare gli idioti e una vera e propria cospirazione il cui obiettivo finale è la distruzione delle nazioni sovrane e la schiavitù di tutti i popoli. Almeno per coloro che meglio resisteranno alle iniezioni e alle ingiunzioni.
Questa piccola casta degenerata e mafiosa, attraverso organizzazioni globaliste come il Forum Economico Mondiale (WEF), l’OMS, ma anche la NATO e l’UE, è riuscita a infiltrarsi in tutti i sistemi di governance moderna, influenzando – con ricatti e corruzione – le decisioni dei leader delle nazioni.
Il loro programma è chiaro:
- Privatizzare tutte le risorse naturali e viventi,
- Distruggere le strutture tradizionali, spirituali e comunitarie,
- Ridurre la qualità e la quantità della popolazione in una massa omogenea, docile e consumistica.
Ogni crisi, ogni guerra, ogni disastro, sia esso economico, sanitario, militare o ambientale, viene orchestrato e sfruttato per legittimare il più stretto controllo sulla società e per monopolizzare i beni comuni.
Prendiamo ad esempio le risorse naturali. Attraverso accordi commerciali internazionali, le multinazionali – spesso gestite dagli scagnozzi dei globalisti – si sono arrogate il diritto di sfruttare terre, foreste, minerali e oceani, privando tutte le popolazioni locali dei mezzi di sussistenza. Il risultato è un massiccio afflusso di immigrati clandestini sulle nostre coste. L’entità di questa estrazione di risorse va oltre l’immaginazione della gente comune e interi Paesi vengono trasformati in campi di gioco e di sperimentazione per aziende gigantesche, a scapito della sopravvivenza delle generazioni future. L’accaparramento di terreni agricoli per la produzione di cibo, lo sfruttamento di flora e fauna a scopo di lucro e la privatizzazione delle risorse idriche sono tutti esempi di come questi spazzini privino le persone di beni che appartengono loro di diritto.

L’altro grande obiettivo dei globalisti è distruggere tutte le strutture di sovranità nazionale. Attraverso strumenti come l’Unione Europea o organizzazioni come le Nazioni Unite e l’OMS, impongono leggi sovranazionali, tagliando la possibilità alle persone di decidere del proprio futuro e reprimendo violentemente coloro che vi si oppongono. La crisi migratoria, ad esempio, non è un caso, ma un processo deliberato per diluire l’identità nazionale, destabilizzare le società e rompere la coesione sociale. Il tutto grazie a massicci sussidi che prosciugano i conti nazionali ed espropriano le popolazioni locali. Attraverso gli accordi internazionali sul clima (anch’essi manipolati all’eccesso), i sussidi e i debiti insostenibili costringono i Paesi a trasferire le proprie risorse a questi organismi non eletti, che fanno solo gli interessi delle grandi potenze finanziarie, se non direttamente i propri. Si veda il caso della iena Wonder…
Queste pseudo-élite globaliste non cercano affatto di preservare il pianeta, ma di instaurare un’abominevole forma di totalitarismo tecnologico, in cui le risorse naturali vengono accumulate da questo piccolo gruppo e la popolazione mondiale, ridotta allo stato di consumatori e lavoratori, viene monitorata e controllata attraverso sistemi digitali sempre più invasivi. Questo controllo si ottiene unicamente sfruttando le tecnologie di monitoraggio e gestione delle popolazioni, come i sistemi di credito sociale già sperimentati in Cina, i pass sanitari e la centralizzazione dei dati personali gestiti da mani private.
L’ideologia alla base di questo progetto è quindi chiara: trasformare ogni individuo in una semplice unità di consumo, i cui bisogni e comportamenti sono modellati per servire gli interessi delle multinazionali, tagliandolo fuori dalle sue radici. Educazione, salute, spiritualità, lavoro, consumo: tutto viene trasformato in un prodotto da sfruttare. Questo non è più un mondo in cui gli individui sono liberi, ma un universo artificiale in cui sono dipendenti, in cui il loro valore è ora misurato dalla loro utilità in questo moribondo sistema economico globale.
Disastri economici ricorrenti, guerre senza fine, crisi sanitarie e persino le cosiddette emergenze climatiche sono tutte opportunità per questi bastardi hybristici di estendere il loro controllo totale. Queste crisi vengono manipolate unicamente per creare mercati redditizi, vendere soluzioni che servono sia a spazzare via ogni piccola impresa, sia il tessuto sociale ed economico, sia a mantenere le grandi multinazionali in una posizione dominante.
La distruzione non è un sottoprodotto di questo sistema, ne è parte integrante. Prima viene distrutta la sovranità, poi le infrastrutture economiche, poi le libertà individuali e infine l’umanità stessa, per costringere le persone a uno stato di totale dipendenza. Il desiderio di morte sottostante è quello di imporre un sistema globalizzato di schiavitù moderna, dove le risorse sono concentrate nelle mani di un’élite globale, e la razza umana è ridotta a una mera macchina per la produzione e il consumo, presto troppo ingombrante, da cui l’arrivo dei robot…
Quindi la soluzione non è sperare che questi folli globalisti cambino rotta o che un sistema più equo emerga da questa struttura marcia. La loro logica è implacabile come le loro azioni e non lascia spazio alla libertà o all’autonomia dei popoli. Solo la resistenza, la consapevolezza collettiva e l’azione decisiva possono offrire un’alternativa. È indispensabile risvegliare le ultime coscienze rimaste, denunciare questo sistema di sfruttamento portandolo alla luce e ricostruire comunità autonome, indipendenti e sovrane che rifiutino di cadere nella trappola della schiavitù moderna.
Il mondo occidentale, come la Francia, sta inesorabilmente crollando sotto il peso delle sue scelte distruttive, guidate da governi infidi. L’unica domanda che rimane è se saremo semplicemente i testimoni maledetti di questa caduta, o se sceglieremo finalmente di lottare come uomini per un futuro diverso?
Quindi, per coloro che hanno letto fino a questo punto, non aspettatevi altre analisi o soluzioni da parte mia, perché sapete già esattamente cosa sta succedendo!
Perché, onestamente, cosa aspettate ancora per muovervi?
Phil BROQ.
Fonte: jevousauraisprevenu.blogspot.com & DeepWeb
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