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Non Andrà Tutto Bene ma Come Vogliamo Noi

Andrà come vogliamo Noi

Direi proprio che e’ ora di tirare le somme su tutto quanto è successo e sta accadendo nel mondo e non mi riferisco tanto al Covid o a tutto quello che ci ruota attorno, parlare di questo e’ come fare riferimento ad una lite condominiale in tempo di guerra e non e’ una esagerazione provocatoria, ma un dato di fatto che è l’espressione esatta su quanto e’ accaduto negli ultimi 30 anni.

Il covid é stata solo la ciliegina nella torta avvelenata che ci e’ stata data in pasto da tempo, solo che la manipolazione sociale messa in atto attraverso sofisticati mezzi di propaganda ha illuso miliardi di persone che tutto rientrasse nella normalità.

Le guerre le carestie la fame la globalizzazione il neoliberismo, il nuovo ordine mondiale, tutto era parte del programma avviato già da tempo, ed ognuno si e’ comportato come se la vita fosse scandita unicamente dal timbro di un cartellino nel posto di lavoro ed una gita fuori porta il fine settimana.

Ogni dramma messo in atto attualmente non sarebbe nulla di preoccupante se solo ogni individuo sia consapevole di essere parte in causa di una messa in opera di qualcosa il cui fine è la totale spoliazione di un concetto di vita che non sia quello dettato da logiche criminali di stampo nazista spacciate per progresso.

Vedo gente che rivendica il diritto ad essere libero e lottare per l’abrogazione di un lasciapassare imposto e questa è espressione della totale incapacità acquisita nel vedere oltre ciò che si cela dietro un semplice Pass Digitale.

Se non ci fosse stata la Carta Green, sarebbe stato qualcos’altro, ed una concessione non significa godere della libertà, è da una base sbagliata che si intraprendono determinate iniziative.

Il solo obbiettivo che va considerato e’ quello di rifiutare ogni imposizione dettata da un soggetto politico il quale non ha alcun diritto di limitare l’autonomia di pensiero retta da valori etici e morali facenti parte di ogni individuo che si consideri realmente libero.

Ma non ci si può fermare qui, altrimenti e’ tutto inutile.

La dicotomia noi e loro è un dato di fatto ben consolidato che vede due modi completamente differenti di concepire la vita in ogni suo aspetto a prescindere dalle diversità socio culturali.

Chi e’ al posto di comando in questo momento non ha assolutamente nulla in comune con la collettività e la sola rivendicazione che può essere fatta è che si mettano da parte in via definitiva.

La posta in palio e’ troppo alta, non ci sono vie di mezzo ed è inutile girarci attorno, è infantile trattare con un governo che palesemente da 30 anni ha operato ogni scelta contro ogni interesse della popolazione.

Consideriamo l’entrata in seno all’Unione Europea, la perdita della sovranità monetaria, lo smantellamento di tutte le aziende pubbliche un tempo gioiello mondiale dell’economia e la svendita di tutti i nostri beni culturali considerati patrimonio dell’umanità.

Il pass e’ solo un punto e a capo per poi ricominciare da dove si era rimasti, e’ necessario pensare in grande come fanno le élite al potere e questo parte da un cambio di paradigma che vede la protesta non più vincolata da un continuo relazionarsi su cose palesemente inconciliabili con quella che dovrebbe essere una vita degna di essere vissuta.

Importante è che tutti siano consapevoli che la divisione ideologica creata ad arte da una nomenclatura assai scaltra ed arrogante come ha dimostrato di essere, gradatamente si amplificherà in ogni ambito della vita civile e non può essere diversamente.

Chi si illude in questo momento di poter godere del privilegio di non essere penalizzato da una palese dittatura che li vede parte attiva e allo stesso tempo complice di un deliberato progetto criminale, sappia che inevitabilmente il loro ruolo nel tempo sarà quello di vittime sacrificali cosi come la storia nei secoli ha insegnato, fermo restando che già ora sono sull’orlo di un precipizio il cui fondo non si vede.

Quanto è in corso d’opera nel mondo prima o poi doveva succedere e tutti si domandano cosa si deve fare, sono le classiche domande che si pongono coloro che hanno da sempre inserito il pilota automatico alla guida del proprio mezzo, se tu lotti per arrivare a fine mese con lo stipendio, avrai sempre problemi ogni 30 del mese, ma se tu ambisci a comperarti la casa pur trovandoti nello stesso punto di partenza, non ti poni questo problema, ed ogni tua azione sarà mirata nella sola direzione che porta all’obbiettivo e questa non e’ mai univoca e lineare, ma spazia in tutte le direzioni.

L’analogia con quanto accade in questo momento parte dal presupposto che se si vuole cambiare il corso degli eventi si deve focalizzare la propria attenzione li dove si possono operare tutte le modifiche necessarie per ottenere lo scopo, che non deve essere il Green_Pass, il quale già alla radice divide le persone, ma un progetto di più’ ampia portata che porta la popolazione a condividere un fine concreto e `´propositivo.

È inevitabile che molti non aderiranno al progetto, ma questo rientra nella logica delle cose, il disagio collettivo fa comodo a molte persone e la miseria non dimentichiamolo è pur sempre la ricchezza di altri i quali non intendono rinunciare al potere che questo privilegio offre.

Chi decide di mettere in discussione il sistema deve comprendere che essi stessi sono la sola fonte di sostentamento per tutti coloro che alimentano questo stato di cose, la propensione della maggioranza ad obbedire e ad avallare le autorità è endemica e rientra in quella che e’ la cultura imperante assimilata in anni di passività culturale, ideologica, morale, ed etica.

Un sano egoismo è fondamentale per ribaltare il potere costituito, è inutile perdere tempo nel cercare di convincere una massa di gente abituata all’obbedienza ed alla sottomissione, sono problematiche esistenziali che non si possono insegnare a tavolino, ci si deve rassegnare al fatto che queste persone anche una volta presa coscienza del fatto che sono state ingannate, non aderiranno al nuovo che avanza per una illuminata convinzione, ma unicamente per un proprio tornaconto personale.

Prima ancora di fare affidamento sugli altri si deve fare affidamento su noi stessi, le cose poi si autorealizzano spontaneamente una volta fatto proprio un modello comportamentale che nasce da una concezione della vita diversa, ma soprattutto con un indirizzo chiaro e ben delineato.

La speranza non e’ un obbiettivo, ma uno stato d’animo e con quello non vai da nessuna parte e risulta essere spesso un intralcio ogni qualvolta ci si trova davanti ad una situazione avversa, in quanto a questa prende il sopravvento la paura di non farcela.

Il motto ”andrà tutto bene” lo abbiamo visto dove ci ha portato, ora il cambio di paradigma e’ impellente e va modificato con un….

…”Andrà come vogliamo noi”…

avendo chiaro in mente la direzione da prendere, il che in concreto è la parte più difficile.

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