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L’economia Spiegata da Un Nobel al Mio Cane

Staff Toba60

Il professor Modigliani Premio Nobel per l’Economia (dal 1946 trasferito a Cambridge, Massachussets, dove ha vissuto fino al giorno della sua morte nel 2003) abituato a insegnare a giovani studenti universitari, spiegò con una narrazione divulgativa come funziona l’economia nella nostra società.
Il suo racconto, nel tempo, è diventato una vera e propria leggenda metropolitana. (Il cane, dicono, era comunque presente, anche se non era il mio !)

Ma la fonte originaria era quella.

Rendendosi conto che quasi tutti i suoi clienti sono disoccupati e che quindi dovranno ridurre le consumazioni e frequentazioni, escogita un geniale piano di marketing, consentendo loro di bere subito e pagare in seguito. 

Segna quindi le bevute su un libro che diventa il libro dei crediti (cioè dei debiti dei clienti).
La formula “bevi ora, paga dopo” è un successone: la voce si sparge, gli affari aumentano e il bar di Jessica diventa il più importante della città.

Lei ogni tanto rialza i prezzi delle bevande e naturalmente nessuno protesta, visto che nessuno paga: è un rialzo virtuale. 

Così il volume delle vendite aumenta ancora.

La banca di Jessica, rassicurata dal giro d’affari, le aumenta il fido.

 In fondo, dicono i risk manager, il fido è garantito da tutti i crediti che il bar vanta verso i clienti: il collaterale a garanzia.

I bond ottengono subito un rating di AAA+ come quello della banca che li emette, e gli investitori non si accorgono che i titoli sono di fatto garantiti da debiti di ubriaconi disoccupati. 

Così, dato che rendono bene, tutti li comprano.


Conseguentemente il prezzo sale, quindi arrivano anche i gestori dei Fondi pensione a comprare, attirati dall’irresistibile combinazione di un bond con alto rating, che rende tanto e il cui prezzo sale sempre. 

E i portafogli, in giro per il mondo, si riempiono di Sbornia Bond.

Il prezzo degli Sbornia Bond crolla del 90%.

La banca che li ha emessi entra in crisi di liquidità e congela immediatamente l’attività: niente più prestiti alle aziende. 

L’attività economica locale si paralizza.

Intanto i fornitori di Jessica, che in virtù del suo successo, le avevano fornito gli alcolici con grandi dilazioni di pagamento, si ritrovano ora pieni di crediti inesigibili visto che lei non può più pagare.
Purtroppo avevano anche investito negli Sbornia Bond, sui quali ora perdono il 90%.

Il fornitore di vino viene invece acquisito da un’azienda concorrente che chiude subito lo stabilimento locale, manda a casa gli impiegati e delocalizza a 6.000 chilometri di distanza.
Per fortuna la banca viene invece salvata da un mega prestito governativo senza richiesta di garanzie e a tasso zero.

Fonte: sergiodicorimodiglianji.blogspot.com

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