Immigrazione: Tra criminalità,cinismo, falsità e ipocrisia
Non amo molto parlare di fatti di cronaca che sono la punta di un iceberg che nasconde Chilometri di ghiaccio che affonda negli abissi, intrisa di cose che nessuno vede e nemmeno vuole approfondiore o perlomeno conoscere.
Tutti danno per scontato che quello che sta succedendo e’ frutto di eventi casuali che si sono via via evoluti al punto da creare una situazione paradossale, quella in cui si desidera e si implora la distruzione, la fame lo sfruttamento, l’avvallo indiretto di ogni forma di criminalita’ organizzata, lo sperpero di risorse fondamentali per un paese, la disgregazione sociale, culturale, politica, economica, con la perdita totale di un identita’ nazionale, che non dimentichiamo i nostri nonni hanno conquistato, anche a prezzo della loro vita, e tutto questo nel segno della solidarieta’ del bene, dell’altruismo, della pace, nel rispetto del’uomo e della donna, in nome del credo religioso globalizzato a totale uso e consumo del cittadino che puo’ disporre finalmente della liberta’.
Quante belle parole, mi ricordano tanto le missive umanitarie, in voga ogni volta che si intende mettere ordine ad un diritto sociale o ad un qualcosa che abbia sempre come punto di riferimento l’essere umano, con tutti i suoi diritti e doveri, come guerra Umanitaria, Pulizia Etnica, , Pace Indotta Guerra Preventiva o tutte quelle stupidaggini dialettiche che preludono solo alla violenza e alla distruzione di intere nazioni.
Ora non servono piu’ le armi o gli eserciti, non sono piu’ convenienti e’ molto piu’ facile annientare un paese o un intero continente mettendo mano al popolo stesso, tutti gli strumenti per autodistruggersi e farlo pure con il piacere e tutta la soddifazione che ne deriva dal agire nel mome del bene e della pace tra i popoli.
Le parole confondono le masse, si dice pace per invocare la guerra, si dice amore per diffondere odio, si dice liberta’ per chiedere schiavitu’, e’ l’apoteosi della distruttivita’ umana, lo studio dell’uomo da parte di un ristretto numero di persone non poteva fare di meglio per manipolare le idee, il pensiero, la mente dell’uomo perso in ideali, sanciti dalla logica a scapito della ragione.
Spegnete quello stramaledetto cellulare, abbiate rispetto finalmente per voi stessi, ragionate con la vostra testa, lasciate perdere la parole e ascoltate finalmente cio’ che viene dal profondo del vostro cuore, ogni uno di voi ha gia una risposta ai problemi impellenti in corso d’opera, lascia stare i leader, quando li consideri come persone importanti e fondamentali immaginateli sempre seduti sul water di casa o di un bagno pubblico e scoprirete che non sono differenti da voi.
Nel nome del bene ci si e’ messi dento un imbuto in cui tutti ora pensano alla propria sopravvivenza, l’individualismo sfrenato, tutti contro tutti, nel nome di una collettivita’ che non esiste, sotto la cappa di un partito politico di una squadra di calcio, di un identificazione sessuale mai risolta, di un ceto sociale, di un credo religioso, di un distorto modo di credere e intendere la vita, tutte dicotomie funzionali per dare finalmente inizio al totale degrado che, nell’intento collettivo, deve portare alla pace e alla tanto agognata liberta’.
Parole parole parole soltanto parole ma ”Non sono d’amor” (Mina)
Toba60