Donne Sotto Attacco: Femminicidi, Violenze Sessuali, Stalking, Cyberbullismo.
Mentre sto scrivendo tutta l’attenzione e’ focalizzata su come si sta evolvendo un agente esterno come il covid-19 che sta condizionando la vita di tutti.
Parlare di Stalking, Femminicidio o di Ciberbullismo , sono argomenti che spesso vengono affrontati in un contesto chiuso, come se tutto dovesse essere un dato di fatto che tutti conoscono, ma che non deve mai essere messo alla ribalta della cronaca, alla stregua di una logica conseguenza frutto della società’ in cui viviamo.
E’ un dramma per chi ne e’ vittima, che ha gravi ripercussioni indelebili per tutta la vita, al contrario di un disagio economico il quale ha un andamento che va e viene (Anche se ultimamente viene e basta) ma in qualche maniera consente alle persone di conservare una certa autonomia di pensiero che gli consente di reagire.
Le donne vittime di questa violenza sono costrette a vivere il disagio psicologico per lo più’ individualmente, senza tra l’altro alcuna tutela legislativa, che se intrapresa, finisce per essere solo una cassa di risonanza che amplifica il danno, invece di stemperarlo.
Per avere un idea di quanto le donne siano soggette ad un vero e proprio attacco, che ha numeri che non sono per nulla difformi a quelli di una guerra vera e propria, basta leggere questi dati che sono scioccanti, se non altro perché’ sono sotto gli occhi di tutti, ma nessuno pare mai accorgersene.
Il femminicidio è la più estrema forma di violenza contro le donne. A livello mondiale, la maggior parte delle vittime di omicidio è di sesso maschile, ma le donne hanno più probabilità di morire per mano di qualcuno che conoscono.
Secondo uno studio delle Nazioni Unite, il 58 per cento degli omicidi di donne riportati nel 2017 è stato commesso dal partner, da un ex partner o da un familiare. Nel mondo, si verificano 137 femminicidi ogni giorno. In Asia avviene il maggior numero totale di omicidi di donne, con 20mila casi registrati nel 2017
In Italia, nel 2017 le donne vittime di omicidio volontario sono state 123. L’80,5 per cento di loro è morta a causa di una persona che conosceva: nel 43,9 per cento dei casi è stato il partner o l’ex partner, nel 28,5 per cento un familiare e nell’8,1 per cento un’altra persona conosciuta. Gli uomini uccisi sono stati 234 e gli omicidi sono stati commessi principalmente da sconosciuti o persone non identificate.
In Italia gli omicidi volontari sono sensibilmente diminuiti negli ultimi dieci anni. Ma a essere sceso è soprattutto il numero di omicidi di uomini. Il numero di vittime femminili, benché sensibilmente più basso, continua a restare stabile nel tempo. Il calo di vittime di genere maschile è dovuto a una contrazione dei reati violenti legati alla criminalità organizzata.
Nel 2017 – con 234 omicidi di uomini e 123 di donne – per ogni vittima femminile ci sono state due vittime maschili, mentre nei primi anni novanta il rapporto era di cinque a uno. Dal 2008 i dati sulle vittime di genere femminile non hanno registrato cambiamenti significativi, mentre il numero di uomini vittime di omicidio si è quasi dimezzato. Le donne vittime di omicidio volontario nell’anno 2018 in Italia sono state 133.
A livello globale circa 15 milioni di ragazze tra i 15 e i 19 anni hanno subìto violenza sessuale. Nella maggioranza dei paesi le adolescenti hanno più probabilità di essere stuprate dal partner o da un ex partner.
Secondo una ricerca condotta nel 2014, in Italia il 31,5 per cento delle donne dai 16 ai 70 anni (6,78 milioni) ha vissuto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale.
Dai dati di un recente rapporto dell’Istat, 43.467 donne in Italia si sono rivolte ai centri antiviolenza nel 2017. Secondo la Convenzione di Istanbul dovrebbe esistere un centro ogni 10mila abitanti. Al 31 dicembre 2017 in Italia sono attivi 281 centri antiviolenza, pari a 0,05 centri per 10mila abitanti.
Sono dati raccapricciati che sommati a quelli che quotidianamente vengono perpetrati e di cui non si sa praticamente nulla, vedi i casi si ciberbullismo o di stalking che viene innescata con estema facilita’ attraverso tutti gli strumenti telematici di cui siamo letteralmente invasi.
Emblematico e’ quanto e’accaduto alla scrittrice Ilaria Di Roberto, 29 anni di Cori, provincia di Latina, A 17 anni é stata vittima di molestie sessuali, dopo di allora e’ stata oggetto di revenge porn, cyberbullismo, stalking, hacking, diffamazione, istigazione al suicidio e minacce da parte di una Setta che l’ha irretita, spacciandosi per una società LTD con sede a Catania
Oltre ad essere parte offesa, Ilaria é anche indagata: la accusano di aver diffamato i suoi due ex, trascurando il fatto che é stata vittima di hacking e che a dispetto delle malefatte, non si sarebbe mai permessa di compiere un atto del genere e per giunta autodenunciandosi. Ilaria é vittima per ben due volte: una a causa dei carnefici, l’altra per mano della giustizia.
Video in relazione al caso Ilaria Roberto nella trasmissione i Fatti Vostri Digita Qui
Questo non e’ un fatto isolato, sono a migliaia i casi che si consumano ogni giorno nel silenzio più’ totale, tra l’indifferenza di una società’ immersa in un un mondo creato ad arte dai media che distolgono la triste realtà’ femminile che si consuma nel mezzo di problematiche che paiono limitate al solo fatto economico.
Videoclip “Abbassa la voce” il cui ricavato, ottenuto attraverso le visualizzazioni sarà devoluto in beneficenza a favore delle donne oggetto si soprusi
Va sottolineato che il mondo Digitale fa che lo stalking possa essere perpetrato per tempo indefinito e impunemente, senza che la vittima possa in qualche maniera difendersi in alcun modo, se non isolandosi definitivamente da una qualsiasi comunità’ sociale.
Una certa attenzione di fronte ad un fenomeno tanto diffuso quanto sottovalutato, forse potrebbe essere di grande aiuto ad una categoria di persone come le donne vittime di soprusi che paiono essere per lo più’ solo oggetto di una strumentalizzazione, la cui funzione e’ solo propagandistica ad uso e consumo dello schieramento del momento.
Toba60
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