La fase finale: la guerra come cortina fumogena per la tirannia
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Il vertice militare segreto coincide con le nuove rivelazioni sul 6 gennaio: la terza guerra mondiale viene utilizzata per distogliere l’attenzione dalle false flag interne?
Mentre il Pentagono convoca una riunione segreta senza precedenti dei vertici militari, nuove esplosive ammissioni dell’FBI rivelano che 275 agenti sotto copertura erano infiltrati tra i manifestanti durante gli eventi del 6 gennaio al Campidoglio, sollevando urgenti interrogativi sul fatto che il governo degli Stati Uniti stia accelerando il conflitto globale per mettere in ombra le false flag interne e sopprimere le prove dell’inganno dello Stato profondo.
Il vertice di guerra del Pentagono: preludio a un’escalation nucleare?
Secondo l’analista militare Mike Adams, il segretario alla Guerra Pete Hegseth ha convocato tutti gli ammiragli e i generali in servizio attivo a una riunione riservata, una mossa straordinaria che segnala l’imminenza di un’azione militare su larga scala. Adams avverte che ciò potrebbe precedere un attacco guidato dagli Stati Uniti contro l’Iran, orchestrato insieme a Israele, che potrebbe rapidamente degenerare in un conflitto nucleare globale coinvolgendo Russia e Cina.
“Non si tratta solo dell’Iran”, afferma Adams. “Si tratta di depopolazione, reset finanziario e legge marziale. I globalisti vogliono la guerra per giustificare il sequestro dei beni, il collasso delle economie e la cancellazione della storia”.
Le principali minacce includono:
1) I missili balistici iraniani, in grado di sopraffare le difese israeliane.
2) I siluri nucleari russi Poseidon, che secondo quanto riferito sarebbero posizionati al largo delle coste statunitensi, potrebbero scatenare onde di marea da 100 megatoni come rappresaglia.
3) I missili ipersonici cinesi, pronti a decimare le portaerei statunitensi in pochi minuti.
Adams sostiene che l’esercito statunitense, indebolito dalle politiche woke e dall’inferiorità tecnologica, sia destinato a un fallimento catastrofico: uno stratagemma deliberato per giustificare la tirannia interna.
J6: Il manuale delle operazioni sotto falsa bandiera dell’FBI
Allo stesso tempo, documenti dell’FBI recentemente resi pubblici confermano che 275 agenti in borghese si sono infiltrati tra la folla il 6 gennaio, rafforzando le accuse secondo cui l’evento sarebbe stato una falsa bandiera orchestrata per incastrare i sostenitori di Trump e giustificare la repressione del dissenso.
“Questo dimostra che il J6 è stata un’operazione orchestrata per incastrare qualcuno”, osserva Adams. “Proprio come nel caso di JFK, dell’11 settembre e di Oklahoma City, lo Stato profondo crea crisi per privare i cittadini delle loro libertà”.
I parallelismi sono agghiaccianti:
1) L’assassinio di JFK: Un video della NBC recentemente scoperto smentirebbe la teoria del “cecchino solitario”, coinvolgendo le agenzie di intelligence.
2) La morte di Charlie Kirk: Gli scettici sostengono che il suo assassinio rispecchi l’insabbiamento del caso JFK, con prove fabbricate e messaggi falsificati dall’FBI.
3) Covid e vaccini: Un’altra crisi artificiale per inaugurare la tirannia medica.
La fase finale: la guerra come cortina fumogena per la tirannia
Adams avverte che la terza guerra mondiale viene utilizzata come arma per:
1) Applicare la legge marziale, sospendere le elezioni e confiscare le armi.
2) Collassare l’economia, consentendo un “Grande Reset” con identificativi digitali e CBDC.
3) Depopolare tramite guerra nucleare, carestia e armi biologiche.
“Daranno la colpa alla Russia o all’Iran”, prevede Adams, “mentre il vero nemico è all’interno: la stessa cricca che ha ucciso JFK e truccato le elezioni”.
Cosa succederà adesso?
Con Israele che spinge per un attacco all’Iran e l’arsenale nucleare russo in stato di allerta, il mondo è sull’orlo del baratro. Nel frattempo, ricercatori alternativi sollecitano un attento esame di:
1) Il filmato su JFK soppresso dalla NBC.
2) Il ruolo dell’FBI nelle provocazioni del 6 gennaio.
3) I motivi di profitto del complesso militare-industriale.
Come conclude Adams: “Il copione non è cambiato, solo la posta in gioco”.
Mike Adams
Fonte: naturalnews.com
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