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Covidioti, Mascheridioti e Vaccidioti, Ora vi spiego in Pochi Semplici Passi Perché Siete degli Incalliti Imbecilli

Avvisiamo tutti voi della comunità mondiale che ha fatto il diavolo a quattro per inetttarsi il vaccino di lunga vita il quale si e’ sostituiuto a Gesù Cristo, Allah, Buddha, Krishna, e metteteci voi chi altro poverino e’ stato spodestato da un ruolo oramai caduto in disuso, che nel fare riferimento alla loro nuova normalità, l’autore si è preso la briga di concedere un sostanzioso sconto con il vocabolario che li riguardava…….

sapete……. li non c’era la censura.

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Covidioti, Mascheridioti e Vaccidioti

1) Il Coronavirus, come tutte le malattie respiratorie, è stagionale in autunno e inverno.

2) Il veleno che tu chiami vaccino non vale nemmeno la pena di prenderlo nel culo. Beh, sto mentendo, è buono per danneggiare il sistema immunitario e ucciderti.

3) I covidi ritardati vaccinati, avendo indebolito il loro sistema immunitario, appena arriva il freddo autunnale, vi ammalerete per qualsiasi piccola cosa e purtroppo, cadrete come mosche indebolite.

4) Dato che ci sono centinaia di migliaia o milioni di morti vaccinati, i media non potranno nasconderlo, quindi stanno già preparando la scusa perfetta, “I VACCINATI HANNO PERSO LA PROTEZIONE” (protezione che il veleno che chiamate vaccino non vi ha mai dato), quindi i media vi diranno che dovete prendere un’altra dose di veleno, e voi, da bravi covidioti ritardati che siete, andrete a prendere un’altra dose di veleno, che vi farà morire ancora di più.

L’argomento è, nella sua struttura, valido e persino clamoroso. Ma il ricorso al sarcasmo, all’insulto e al ridicolo rende l’avvertimento inoperante, nella misura in cui enerverà il destinatario, inevitabilmente chiuso al messaggio dato in una confezione così aggressiva. E questo è contrario a qualsiasi efficacia che l’avvertimento potrebbe avere. Mordacità, 10. Pedagogia, zero.

C’è un secondo aspetto da considerare in questo tipo di comunicati: “covidiotas”, “mascaridiotas” e “vacunidiotas” sono inevitabilmente nostri parenti, amici e colleghi. Hanno ceduto al ricatto immorale di governi bugiardi e tirannici, rompendo l’auspicabile unità che darebbe forza a noi resistenti. Ci sono ragioni per rimproverarli molto, ma anche per compatire il loro panico, la loro ignoranza e la loro cieca obbedienza. Forse dico solo “forse” meritano più pietà che disprezzo.

Sì, è vero che si comportano da stupidi e pretendono che la loro paura sia una virtù, quando è una condanna che li priva della libertà e dell’integrità. Sì, il loro livello di ignoranza è indegno dell’epoca in cui la conoscenza è più accessibile che mai se si selezionano i canali appropriati. Ma le loro carenze e la loro docilità stanno per costare loro molto caro, e non ci vorrà molto per vederlo. Hanno iniziato rinunciando alla loro dignità, ma per molti il prezzo finale da pagare sarà la loro salute e la loro vita.

Si è tentati di rifugiarsi in “Ti avevo avvertito”, “Goditi l’inoculazione” e altre considerazioni un po’ ciniche con cui camuffare il nostro risentimento. Ci esaspera lottare per noi stessi e per loro, che non solo non ci ringrazieranno per questo, ma sanno anche di essere esposti per la loro incapacità di farlo.

In particolare, trovo inquietante assistere alla radicalità con cui i più “motivati” negano anima e umanità agli incauti che hanno ingoiato la corona, chiamandoli meri “portali organici”, gusci vuoti dall’aspetto umano, quando negare la condizione di persona al dissenziente è sempre stato il primo passo per andare oltre la semplice violenza verbale.

L’accanimento con cui sono riusciti ad affrontarci dimostra che i burattinai di questo circo degli orrori sono competenti nel loro nauseante mestiere. È difficile immaginare come si possa ricomporre questo panorama di famiglie in guerra, amicizie spezzate e odio ovunque, ma a un certo punto dovrà essere fatto per superare l’abisso tra “loro” e “noi”.

L’alternativa è finire nella stessa disumanizzazione in cui sono caduti loro, con le loro richieste di sottomissione a norme assurde, la loro anima di informatori e la loro rabbia isterica telecomandata, ma per una strada diversa. Gioire del loro male, anche se se lo meritano, non ci rende migliori di loro.

E la questione qui non è tanto quello che meritano, ma quello che non dobbiamo permetterci di manifestare nei loro confronti. Non dobbiamo loro lealtà, ma c’è una lealtà che dobbiamo a noi stessi, ed è quella che si esercita non infettandoci con l’odio, il rancore e la meschinità che troviamo intorno a noi.

Se questa situazione serve a svilirci, avremo sprecato un’occasione come – spero – ce ne saranno poche. Abbiamo il diritto di condannare l’errore, ma è meglio lasciare che gli erranti si condannino da soli come stanno facendo, senza bisogno di guardarli con morboso compiacimento o con un atteggiamento di condanna. La parte che dovevamo fare era quella di avvertirli, e una volta fatto questo, non c’è spazio per altro che per prendere le distanze e lasciare che sperimentino le conseguenze delle cattive decisioni che hanno preso.

Non solo viene loro inoculato un programma di suicidio biologico con il falso vaccino, ma anche un trojan ideologico che ignorano, accecati come sono dal loro terrore mediatico e artificiale. E quel Trojan non solo li induce con le sue istruzioni ipocondria e cerrilità, ma cerca anche di far loro sentire un’impossibile superiorità morale dietro la quale camuffare il loro atteggiamento pusillanime.

Hanno bisogno di dirsi che sono loro i buoni, i responsabili e i coscienziosi. Hanno bisogno di dissolvere la loro ignoranza e meschinità in un’apparenza di integrità, che non è altro che fondamentalismo della peggior specie. Hanno bisogno, insomma, di accomodare la loro vergognosa sottomissione a coloro che li disprezzano e la loro irrazionale avversione a quelli di noi che li avvertono della trappola per incastrare entrambe le cose in una narrazione lusinghiera di fantasia che vogliono sentire come reale, riposizionando i pezzi del loro nevrotico “puzzle” per dirsi che stanno facendo la cosa giusta e che possono considerarsi i buoni di questa storia, quelli che “ne usciranno meglio”… quando molti non ne usciranno nemmeno.

Ancora una volta si realizza in loro la massima di Voltaire: “Coloro che possono farvi credere delle assurdità possono farvi commettere delle atrocità”. Le commettono contro di noi, ma anche contro se stessi, sonnambuli come sono per aver ceduto la loro autonomia intellettuale all’influenza narcotizzante dei “mass media” che li hanno immersi nell’ipnosi più assoluta.

Quando i sopravvissuti apriranno gli occhi sulla realtà, misureranno il mostruoso inganno in cui sono caduti e dovranno lamentare la perdita di vite, speranze e salute, avranno bisogno disperatamente – di molta comprensione e di una mano tesa. E noi ci troveremo di fronte alla sfida di scegliere tra il disprezzo e la riconciliazione.

Vale la pena pensarci, perché se ci abbandoniamo alle sole emozioni, saranno loro a decidere nel dilemma posto, e non potremo più considerarci padroni di noi stessi.

Ogni guerra fa emergere il meglio in alcuni e il peggio nella maggioranza. Quelli di noi che hanno scelto di essere in minoranza affrontano la sfida di rimanere coerenti con essa.

Non sarà facile, ma niente che valga la pena lo è.

posesodegerasa

Fonte: Il blog da cui pubblicava lo ha appena censurato….ma ci ha promesso che ritornerà quanto prima….intanto seguite i suoi articoli su Toba60

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