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La Morte Oggi Frutto della ”Nuova Normalità”

Quando c’era il covid, il pericolo mortale erano i NoVax, ora che i vaccinati muoiono in silenzio su scala industriale hanno il terrore di essersela presa con le persone sbagliate!!

Il risultato è sempre quello, morire dobbiamo tutti, avessero pensato a vivere non avrebbero perso tante energie a rompere i coglioni a coloro che hanno condotto un esistenza cosi come madre natura conviene e si sarebbero goduti la vita per quella che era….

….. e ricordo che non è eterna come la scienza ed i loro punti di riferimento al governo gli hanno dato credere.

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Ho uno scoop per voi, uno vero. È solo per i teorici della cospirazione che ne faranno un gran parlare. Come li capisco… Sono uno di loro.

Bruno Boban 25 anni Morto…….la Nuova Normalitá

Per quanto riguarda le pecore, lasciate che continuino la loro beata siesta, perché se per caso una piccola scossa che porta a una consapevolezza sgradita dovesse disturbare la loro beatitudine, le poverette non si riprenderebbero. È risaputo che, come nel caso di un sonnambulo, bisogna prendere tutte le precauzioni per evitare una scossa.

Per tutti gli altri, ecco la notizia: siamo circa 8 miliardi sulla terra e moriremo TUTTI.

Lo sapevate già? Credevo di essere l’unico a sospettarlo… Beh, sì, certo… Come me, sapete benissimo che solo una minima parte degli esseri umani attuali dovrebbe arrivare al 22° secolo. Quindi, grosso modo, tra cento anni i nostri attuali 8 miliardi di esseri umani saranno considerati morti, MA… potete prendere fiato e rilassarvi: è NORMALE.

La mia unica preoccupazione, che dovrebbe riguardare anche voi, è che tra questi 8 miliardi di morti, troppi se ne andranno ad patres in un modo del tutto insolito e ingiusto rispetto a quanto l’umanità ha vissuto negli ultimi millenni.

In parole povere non voglio nemmeno scrivere un trattato di demografia, un tempo c’erano persone che vedevano la loro morte arrivare, come i malati (negli ospedali), gli anziani (nelle case) o i suicidi (sui ponti); e c’erano quelli che morivano senza avere il tempo di rendersi conto che il momento fatidico era arrivato. Le circostanze erano solitamente accidentali, criminali o belliche. Ah, e anche alcune malattie molto brusche in termini di liquidazione dei loro soggetti, soprattutto perché avevano coscienziosamente ignorato tutti i segnali di pericolo per anni.

E poi è arrivato l’anno del Signore 2020.

Con un’infezione chiamata Covid.

E una Kermesse di iniezioni di geni (garantite sicure ed efficaci per contratto. Ma sì, ve lo dico. E non importa se il contratto viene redatto) per preservare i fragili esseri umani che siamo, sì, così fragili che siamo sopravvissuti diecimila generazioni prima di Edward Jenner e Louis Pasteur. Ammettiamolo.

E sulla scia di questi trattamenti è arrivata… la “nuova” morte.

Prima di dire altro, uno schizzo dello sfondo, piuttosto abbreviato, ve lo concedo.

Sembra che diversi elementi siano costitutivi della condizione umana: tra gli altri, la risata, il linguaggio, la consapevolezza di sé, la tenerezza. Personalmente, non sono convinto che i cosiddetti “animali” non condividano tutte queste capacità con noi, ma poiché non sono uno zoo-telepate, mi atterrò all’Umano (con la “H” maiuscola), dato che molti umani (con la “h” minuscola) ne sono totalmente privi.

La consapevolezza della propria finitudine definisce l’essere umano, che sa che morirà, volente o nolente. Parafrasando Matteo, “nessuno conosce il giorno e l’ora”, ma il fatto è che il giorno verrà. Così, da sempre, gli esseri umani hanno vissuto la propria vita in vista di questa ineluttabile scadenza. Le meraviglie del mondo sono tutte ode a questa scomparsa programmata, che si tratti di monumenti, musica o letteratura. Anche le più grandi brutture sono associate a questo passaggio obbligato: al momento di entrare nella tomba, gli esseri umani, pietrificati, hanno portato con sé un massimo di creature simili a far loro compagnia.

Fine della parentesi. Veniamo ora al cuore della questione.

Da mesi si assiste a una pletora di morti improvvise, riportate come tali, senza che nessuno abbia mai osato porsi le domande più difficili. Negli ultimi giorni, una nuova sindrome è stata denominata SADS (Sudden adult death syndrome, sindrome della morte improvvisa dell’adulto), suppongo come un’allusione malvagia alla sindrome della morte improvvisa del lattante (quando ho iniziato a scrivere questo articolo qualche settimana fa, la SADS era così aneddotica da essere assente dalle reti).

In breve, gli adulti tra i venti e i quarant’anni si vedono strappare la vita e rubare la morte perché questa “nuova” morte non rispetta più le regole e non gioca più come una volta.

Arriva in un momento della vita in cui dovrebbe essere una scadenza lontana, distante. È invece tempo di studiare, di far decollare la propria carriera, di mettere su famiglia, di viaggiare, di godersi la giovinezza del proprio corpo. In breve, non vi farò un disegno. Di solito, il Tristo Mietitore non ha l’abitudine di frequentare i trentenni. E dal canto loro, questi giovani adulti credono logicamente di avere abbastanza tempo prima del grande giorno. In breve, non sono né pronti né preparati, né lo sono coloro che li circondano, a una morte precoce e statisticamente, almeno fino a poco tempo fa, avevano tutte le ragioni per non esserlo.

E come se non bastasse, la signora Grim Reaper, quella traditrice, ha truccato le carte (in realtà non è lei l’imbrogliona, ma vi lascio decidere da soli). Non si accontenta di catturare sempre più giovani nel fiore degli anni, ma aggiunge anche uno strato (o dovrei dire una dose, sarebbe più appropriato, no?): li lascia all’oscuro del loro destino fatale fino alla fine, fino all’ultimo minuto e persino fino all’ultimo secondo. Nello spazio di un battito cardiaco, questi giovani adulti crollano, morti. Non avranno visto accadere nulla, non avranno potuto dire un ultimo saluto, condividere un ultimo abbraccio o fare pace. Niente. Il “clap” finale suona e non solo la loro vita sarà stata portata via, ma anche la loro morte sarà stata derubata.

Ingiusto, non è vero? Ti avevo avvertito…

Chi è il colpevole? Secondo voi chi è? A loro insaputa, nei loro corpi è stata installata una bomba a orologeria il cui timer ha mandato in tilt quello consegnato da Madre Natura con il pacchetto nascita. Ora i tempi sono completamente sballati e il ticchettio causato dalle spine piantate in tutto il corpo fa “boom” senza preavviso, dopo qualche ora, giorno o mese.

Durante la guida…

Mentre giocano al loro sport preferito…

Dormire…

Mangiare…

Mentre si nuota in spiaggia o in piscina…

Il momento prima erano lì, impegnati nei loro compiti, per nulla malati (vedi sopra – non erano in ospedali, case o ponti), e il momento dopo sono spariti per sempre. Quando avrebbero potuto vivere altri cinquant’anni senza preoccupazioni.

E questo non è normale, a prescindere da ciò che dice la propaganda. Non permettete a nessuno di dire che è NORMALE. Non credere in una nuova normalità. Chiedetevi invece cosa è cambiato negli ultimi diciotto mesi.

  • Perché è cambiato?
  • Cosa stanno facendo le famiglie e la scientifica?
  • Chi sta manipolando questo nuovo tipo di Mietitore?
  • Questo genocidio si fermerà mai?
  • I responsabili saranno puniti?

Con una domanda assillante in sottofondo: “Perché questo silenzio assordante?

Da parte mia, vi lascio con una massima che ho applicato per tutta la vita, in ogni circostanza, sia professionale che privata:

“Quando inizi a fare domande, hai già le risposte.

Naëlle Markham

Fonte: reseauinternational.net

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