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Studio del Professor Luis Esteves sulla Periodizzazione Tattica

Anni fa mi trovavo in Spagna a Barcellona per una visita di piacere e ho colto l’occasione per certificare il titolo professionale FIFA acquisito in Argentina omologandolo in Europa presso la Uefa, ironia della sorte presso il consolato Argentino dove dovevo consegnare alcuni documenti, c’era l’allora allenatore del Club Catalano Tata Martino, il quale doveva sbrigare della pratiche burocratiche, un tecnico che della periodizzazione tattica ne aveva fatto un caposaldo sin dai tempi in cui allenava i Newell’s Old Boys.

Gerardo Martino

Sbrigate le formalità’ entrai nella più’ grande biblioteca di Spagna che si trovava proprio di fronte e feci incetta di testi riferiti alla periodizzazione tattica che in Italia non avevano ancora messo piede e rimasi subito colpito da come, prima ancora che un metodo vero e proprio, ogni principio fosse legato ad una scuola di pensiero che poi si sarebbe concretizzata in quanto di più’ variabile un tecnico potesse sviluppare sul campo.

Il concetto dato dal termine, disordine organizzato, coniato da Eugenio Fascetti negli anni 90, sembrava aver ripreso vita e da ciò’ mi sono reso conto quanto il calcio e’ una disciplina che vive di continui ricorsi storici li dove tutti parlano di novità e’ innovazione.

Jose Mourinho

Il Tiki Taka di Guardiola combinato con calcio totale Olandese, lo aveva gia negli anni 70 sviluppato in Italia Corrado Viciani e tutti a suo tempo a deriderlo come un pazzo squilibrato che si improvvisava allenatore di ventura.

Il calcio e’ bello perché e’ vario e le soluzioni vincenti sono spesso quelle perdenti del passato.

Una Buona idea e’ tale se sviluppata nel momento giusto…..

cosi e’ lo sport e la vita

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Periodizzazione Tattica

La cosiddetta periodizzazione tattica è una concezione dell’allenamento e della competizione per il calcio sostenuta dal professor Vítor Frade.

Vitor Frade professor da Faculdae de Motricidade

Periodizzazione tattica è una Metodologia Formativa che è apparsa nella mente del Professor Vitor Frade da oltre trent’anni quando, attraverso le esperienze che gli sono venute in mente, inizia a mettere in discussione le Metodologie Formative che sono esistite fino ad ora. 

Quando capisce che il Calcio e il GIOCO che una squadra produce non possono essere compresi dal Pensiero Scientifico Classico (analitico e decontestualizzante) data la sua globalità, imprevedibilità e stato non lineare, decide di cercare in Teorie più appropriate ai tipi di problemi che sono proponendo, arrivando alle Teorie Sistemiche, che insieme ad alcuni Principi Metodologici raccomandati finissero per configurare il Periodizzazione tattica.

La periodizzazione tattica è una metodologia di allenamento la cui preoccupazione principale è il GIOCO che una squadra intende produrre nella competizione. Ecco perché il Modello di Gioco si assume come guida per l’intero processo, producendo una modellazione attraverso i Principi, Sotto-Principi, Sotto-Principi di Sotto-Principi del GIOCO che lo formano, riuscendo a raggiungere uno Specifico e qualità nel rispetto dei Principi Metodologici che la supportano. (TAMARIT, 2007).

 Secondo questo autore, il processo di preparazione deve concentrarsi sull’operazionalizzazione di un “gioco” attraverso la creazione e lo sviluppo continuo del Modello di Gioco e, quindi, dei suoi principi. In questo contesto, la periodizzazione e la programmazione del processo conferiscono il primato tattico, cioè è regolato nello sviluppo di un’organizzazione collettiva che condiziona la variabile fisica, tecnica e psicologica. Il processo si focalizza sull’acquisizione di alcune regolarità nel “GIOCO” della squadra attraverso l’operazionalizzazione dei principi del Modello di Gioco, ipotizzando, quindi, un Training Specifico.

“Aspetto particolare della programmazione, che riguarda una distribuzione regolare nel tempo, dei comportamenti tattici di gioco, individuali e collettivi, nonché l’adattamento sottostante e progressivo del giocatore e della squadra a livello tecnico, fisico, cognitivo e psicologico”.(MOURINHO, 2001)

La definizione data sopra dall’allenatore portoghese José Mourinho sul suo concetto di periodizzazione contempla quelli che per lui sono i quattro aspetti fondamentali che l’allenamento deve coprire in modo inscindibile. Difende che ogni sessione di allenamento debba essere svolta con una palla in modo che l’atleta pensi al gioco.

Per Carvalhal (2003) la prima preoccupazione in questa periodizzazione è il gioco, con un’enfasi sull’allenamento situazionale e nelle situazioni di gioco, con l’allenamento fisico (o fisica dominante) inserito in esso.

Questa forma di periodizzazione è contraria ai modelli tradizionali, in cui le priorità formative sono differenti; in cui gli aspetti fisico, tecnico, tattico e psicologico hanno particolari sessioni di lavoro, venendo talvolta “integrati” in allenamenti fisico-tecnici o tecnico-tattici che, nonostante la presenza del pallone, non hanno l’obiettivo centrale di migliorare la qualità del gioco .

Considerando l’epicentro del gioco l’aspetto tattico, la Periodizzazione Tattica citata dagli allenatori sopra ha come riferimento il Modello di Gioco Adottato e, con questo, gli altri aspetti devono essere sempre presenti nelle sessioni di allenamento, perché senza di essi l’alta qualità del gioco fa fuori portata.

La tattica è pensata come un aspetto centrale della costruzione dell’allenamento, in modo che le altre abilità siano sviluppate per “trascinamento”, in modo contestualizzato e identificate con la matrice di gioco proposta.

Per questo, nelle sessioni di allenamento, vengono sviluppati esercizi che costruiscono e valorizzano il modo di giocare, esacerbando alcune situazioni (principio metodologico delle propensioni) che il formatore sceglie come prioritarie in quella sessione.

All’interno della Periodizzazione Tattica, non ha senso per un mesociclo supportato da microcicli che hanno nella loro struttura prospettive praticamente identiche basate sulla variazione dei volumi di carico, o priorità fisiche, o su questioni fisiologiche in sospeso.

Dal punto di vista del modello di gioco adottato, il microciclo segue una complessa progressione legata al processo e alla comprensione della logica di gioco e del modello di gioco da giocare.

Possiamo dire che una squadra di calcio è un sistema aperto, adattivo e omeostatico. Un sistema è un insieme di elementi o parti che si correlano tra loro al fine di raggiungere un obiettivo specifico, Moriello (2003) apud Tamarit (2007).

L’autore aggiunge che si creano due caratteristiche fondamentali che descrivono un sistema.

Il primo è che uno scambio in una qualsiasi di queste parti influenzerà il resto delle parti.

E il secondo, ci parla dell’esistenza obbligatoria di un obiettivo comune.

In questo modo, possiamo dire che una squadra di calcio è un sistema in cui un insieme di giocatori si relazionano tra loro per raggiungere un obiettivo comune (un GIOCO determinato, al fine di ottenere la vittoria che è la fine di qualsiasi sport).

Quando parliamo di sistema (team) non dobbiamo dimenticare che è all’interno di un ambiente (contesto) che influenzerà sia il suo funzionamento che le sue prestazioni (Moriello, 2003 apud Tamarit, 2007).

Secondo l’autore, esistono diversi tipi di sistemi, e tra questi possiamo trovare: “quelli che hanno alcune o molte interrelazioni con l’ambiente sono chiamati“ Sistemi Aperti ”e quelli che si relazionano e si adattano all’ambiente“ Adattivi ”.

Una squadra di calcio come il gioco che produce sarà Adaptive Open Systems, grazie al suo alto grado di interrelazione con l’ambiente e alla sua capacità di adattarsi ad esso.Inoltre, una squadra di calcio può anche essere definita un sistema “omeostatico” in quanto “l’omeostasi definisce la tendenza di un sistema a vivere dinamicamente.

I sistemi altamente omeostatici seguono i cambiamenti del contesto attraverso aggiustamenti strutturali interni ”. Moriello (2003) apud Tamarit (2007), è esattamente ciò che accade in una squadra di calcio, che vive in un continuo scambio tra ordine e disordine interno per adeguarsi strutturalmente al bisogno del momento.

Se una squadra di calcio è un Sistema, GIOCARE sarà quindi definito Sistema “Sistemi” – Sistema Complesso (Gomes, 2006) perché “esprime i rapporti di cooperazione tra compagni di squadra e opposizione con gli avversari ”, che è lo stesso, tra le lotte dei Sistemi (squadre) per un obiettivo finale (la vittoria).

Il calcio (GIOCO) e il gioco che una squadra produce è quindi un fenomeno complesso, poiché sono costituiti da più componenti (tattiche, tecniche, fisiche e psicologiche, e strategiche in alcune occasioni) e momenti (momento offensivo, momento difensivo e le sue due transizioni) che fanno parte di un tutto e che non possono esistere isolatamente dal resto, poiché i fattori che le formano sono inseparabili (“integrità inseparabile” del GIOCO).

E non solo per questo, ma perché sono composti da un gran numero di elementi relativamente identici (regolarità che si verificano nel GIOCO di una squadra) e rispettano anche quanto sopra, data la loro imprevedibilità, instabilità e casualità, perché come si dice Carvalhal (2003), “l’imprevedibilità e la casualità del calcio ne fanno una struttura multifattoriale di grande complessità”.

A questo fa riferimento anche Garganta (1997) apud Tamarit (2007), quando afferma che: “nella semplice apparenza di una partita di calcio è presente un fenomeno molto complesso, per l’elevata imprevedibilità e casualità dei fatti del gioco [.. .] “.

La Periodizzazione Tattica emerge, nella pratica competitiva (all’epoca principalmente in Portogallo), come una nuova proposta di periodizzazione per i giochi collettivi, rispettandone le caratteristiche e in questo caso approfondendo le particolarità e le complessità del calcio.

Si presenta come un’alternativa alla periodizzazione tradizionale che ha, in gran parte dei suoi ideatori, origine negli sport individuali o con un breve periodo agonistico.

Si basa sul presupposto che gli sport di squadra, come il calcio in questo caso, con lunghi periodi di competizione, necessitano di regolarità competitiva, con questo obiettivo non raggiunto nella “forma di punta”. Le vette del Modello di Gioco diventano gli obiettivi da perseguire e che, grazie ai costanti processi di costruzione dello stesso, garantisce un continuo sviluppo.

La periodizzazione tattica mostra una preoccupazione per la qualità del gioco e rompe con i concetti cartesiani incorporati nella nostra società. I suoi concetti, idee e prospettive sono ormai passati dai cancelli delle università, verso la battaglia contro le convinzioni che ancora prevalgono nel calcio (sia per tradizionalismo che per mancanza di conoscenza scientifica).

Luis Esteves

http://www.xn--organizaodejogo-rkb1e.blogspot.com

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