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Svelati i 91 anni di Gustavo Adolfo Rol Dai Pianeti al Sole alla Natività

Come anticipato ecco a voi la seconda avvincente puntata dedicata a Gustavo Augusto Rol, un grande uomo immerso nel mistero.

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Gustavo Rol dai Pianeti al Sole alla Natività

Tra la natività di Gustavo Adolfo Rol del 20 giugno del 1903 e il suo giorno di morte, il 22 settembre del 1994, ci sono 91 anni di una straordinaria vita meravigliosa.

91 anni trascorsi a stupire e aiutare le persone, in tanti modi esemplari.

Un uomo straordinario che non ha mai voluto essere definito medium, veggente o sensitivo.

Semplicemente perché lui era altro. Molto altro che fu scritto nel suo cielo astrologico e astronomico di nascita, a cominciare dai 91 anni di età.

Nato a Torino da famiglia borghese, era stato un bambino sensibile e un po’ introverso.

Dal padre aveva ereditato il buon gusto per l’arte, la pittura e la passione per l’antiquariato.

Attività artistiche che, per volontà della famiglia, aveva dovuto inizialmente mettere da parte in favore di uno sbocco professionale più consono.

Impiegherà del tempo per riaffermare la sua strada in un percorso personale e artistico di grande soddisfazione.

Nel frattempo, ancora molto giovane, in giro per l’Europa costruirà quella vita che passo dopo passo si rivelerà piena di infinite possibilità e di veri e propri prodigi.

Ma vedremo ora quanta sintonia si era predisposta al suo atto di nascita attraverso la disposizione dei pianeti intorno a sole, al punto di far trapelare il numero 91 della sua mirabile età. Sarà l’astro-geometria solare concepita dall’autore, al momento di natività di Gustavo Adolfo Rol, dalla quale emerge come un astro il numero 91.

La matematica alla base degli esperimenti con le carte di Gustavo Adolfo

Alla base di molti esperimenti di Adolfo Rol c’erano le carte da gioco. Ma l’uso che egli ne fece successivamente era legato principalmente alla loro funzione di strumento matematico, ovvero di generatore di un ordine a partire da condizioni aleatorie. Tale ordine era costruito casualmente eppure teleologicamente con la partecipazione di tutti i presenti, Rol non agendo se non come motore immobile, ovvero come un direttore d’orchestra che si limita a coordinare i vari strumenti.

Questo suo orchestrare era un metodo per occultare il reale significato di determinati segni che sfuggono all’osservazione – mettiamo – di chi si dispone a giudicare il suo presunto gioco di prestigiatore, ritenuto di illusionismo. È in questa sede il suddetto lato matematico tale da paragonare il metodo seguito da Rol alla nota crittografia.

La crittologia è la disciplina che si occupa delle scritture nascoste, nel suo duplice significato: da un lato comprende infatti l’ideazione di metodi sempre più sicuri per occultare il reale significato di determinati segni (crittografia), dall’altro riguarda la decifrazione di testi occultati senza conoscerne a priori il metodo usato (crittoanalisi). La crittologia permette perciò di rappresentare un messaggio in una forma tale che l’informazione, in esso contenuta, possa essere recepita solo dal destinatario; ciò si può ottenere con due diversi metodi: celando l’esistenza stessa del messaggio o sottoponendo il testo del messaggio a trasformazioni che lo rendano incomprensibile. E nel caso di Rol questa manipolazione era occulta e non poteva essere notata da nessuno e nemmeno da Rol.

Rientrando nella descrizione degli esperimenti di Gustavo Adolfo Rol con le carte da gioco, spiegare in poche righe come le carte venivano applicate a certi esperimenti non è possibile.

Vale perciò quanto viene detto in merito alla descrizione di un esperimento, fra i diversi di Rol, riprendendo note colte in rete a riguardo.

«Un esperimento “facile”, per iniziare la serata, poteva essere fatto con due mazzi: veniva invitato per esempio l’ospite A a prendere il suo mazzo, mai toccato da Rol, e a mescolarlo, quindi a porlo davanti a sé e tagliare in un punto qualunque, mostrando la carta del taglio, poniamo l’asso di cuori. Rol invitava poi l’ospite B a prendere il suo mazzo, a mescolarlo e a porlo davanti a sé, quindi per usare magari un metodo diverso e sempre totalmente aleatorio chiedeva all’ospite C un numero da 1 a 52; questi per esempio diceva 22, e allora Rol diceva all’ospite B: “tolga 21 carte dalla cima del suo mazzo, poi giri la ventiduesima: dovrebbe essere l’asso di cuori”.

L’ospite B toglieva una ad una con circospezione le carte, arrivava alla ventiduesima, la girava ed era l’asso di cuori. Gli esperimenti poi proseguivano più o meno sullo stesso schema, aumentando di volta in volta la complessità e la aleatorietà, chiedendo per esempio all’ospite D la prima parola che gli veniva in mente, di contare poi le lettere di quella parola e di sommarle alle lettere di un’altra parola detta dall’ospite E poco prima, quindi di andare a prendere un libro qualsiasi da uno scaffale e di cercare il capitolo il cui numero era stato determinato dalla precedente addizione e in questa pagina, la prima parola o la prima riga era la stessa che Rol prima dell’esperimento aveva scritto su un foglio davanti a sé e mostrato ai presenti. E così via, in ordine crescente. Questi esperimenti venivano fatti spesso a decine in una serata».

A questo punto non è difficile pensare che le carte degli esperimenti di Gustavo Adolfo Rol siano dei numeri, tanto da legarli ai numeri della crittografia e conseguentemente ai pianeti e sole del sistema planetario che al momento della natività di Rol darà luogo al calcolo di un codice da cui si ricava il numero 91, la sua età di vita. Come già detto all’inizio, sarà l’astro-geometria concepita dall’autore a rivelare nel giorno di nascita del 20 giugno del 1903 la configurazione geometrica dei pianeti e sole del sistema planetario. Di seguito si riveleranno delle figure geometriche fra poligoni, normali e altrettanti stellati regolari. Di qui il gioco dei numeri al pari delle carte da gioco di Rol.

L’astro-geometria

L’astro-geometria solare, proposta dall’autore in questo studio, riguarda il nostro sistema planetario e si affianca all’astro-logia tenendo per buone le stesse correlazioni polari dei pianeti e Sole rispetto alla Terra, ossia secondo il sistema geocentrico. In più, a differenza dell’astrologia, vengono rese attive le distanze dei pianeti proiettate sul piano equatoriale in modo da concepire possibili geometrie, tali da poter essere interpretate al pari degli aspetti e direzioni valutate astrologicamente.

L’astronomia si può considerare in qualche modo figlia dell’astrologia, dato che storicamente le prime osservazioni del cielo non erano fini a se stesse, fatte per il puro piacere della conoscenza, com’è appunto tipico dell’osservazione astronomica, ma dedicate invece a cogliere nei moti celesti il segno di quanto sarebbe potuto accadere in terra e indicazioni sul modo migliore per affrontare gli eventi.

I primi osservatori del cielo erano dunque astrologi, gente concreta che guardava in alto per cercare nel cielo uno strumento atto a migliorare, e in certi casi forse anche salvare, la propria vita quaggiù. Gli astronomi, puri osservatori di un cielo supposto privo di influenze dirette sulla vita delle persone, studiosi dei moti celesti per puro progresso intellettuale, sarebbero venuti molto tempo dopo, facendo peraltro tesoro dell’immenso patrimonio di conoscenze accumulato dai loro progenitori astrologi, che avevano così a lungo studiato e approfondito le geometrie celesti.

Occorre subito precisare un paio di questioni che uniscono e dividono l’astro-logia dall’astronomia: prima di tutto, è opportuno segnalare che quando l’astrologo parla di pianeti include tra questi anche il Sole e la Luna, che per l’astronomo non sarebbero ovviamente pianeti ma rispettivamente una stella e un satellite: una semplice questione di terminologia che non cambia in nulla la sostanza delle cose. Lo stesso vale naturalmente anche per Plutone, recentemente declassato dagli astronomi, che in astrologia rimane comunque un pianeta.

Per quanto riguarda la posizione dei pianeti nella sfera celeste: per l’astrologo ciascuno degli astri occupa in ogni istante una precisa posizione nel cielo in un determinato segno zodiacale, mentre un astronomo non userebbe i segni zodiacali per indicare la posizione di un pianeta ma più asettiche coordinate astronomiche. I dodici segni zodiacali basati sulla linea d’Ariete costituiscono comunque un sistema di coordinate valido come qualsiasi altro, per cui anche in questo caso si tratta semplicemente di un modo diverso, rispetto alla terminologia astronomica, di denominare la stessa cosa, ossia la posizione occupata in cielo dai diversi corpi astrali in un istante dato. Peculiarmente la geometria astrologica considera lo spazio astrologico bidimensionale in quanto proiettato sull’eclittica, e Geocentrico in quanto l’origine è posta nel pianeta Terra.

Le posizioni degli astri sono individuate da coordinate polari, in cui però il modulo (ossia la distanza dalla Terra) non ha interesse astrologico e può essere considerato unitario, così che lo spazio si riduce di fatto a una circonferenza (il cerchio zodiacale), dove la posizione del singolo pianeta è individuata dall’angolo formato tra la linea che lo unisce alla Terra e la linea d’Ariete. In modo astronomico l’angolo è misurato in ascensione retta (A.R.) in termini di ore, minuti e secondi al posto di gradi sessagesimali di 30 in 30 conforme le 12 costellazioni dell’eclittica. Ma si potrebbe considerare l’astrologia quale scienza di una straordinaria efficacia avvalendosi proprio del modulo (ossia la distanza terrestre) per un’interpretazione di una geometria progredita.

Il modulo in questione non era noto agli antichi astrologi perché solo con le nuove scoperte di Keplero, Galilei e Newton, è stato possibile concepire. E allora si completi il quadro astrologico con la visione di possibili configurazioni geometriche derivante dall’introduzione del suddetto modulo. Non è forse la geometria la migliore scienza per approssimarci ad una previsione oroscopica senza per questo corrompere tutto il risultato delle tradizionali previsione astrologiche? In quanto alla geometria dell’astro-geometria solare, Pitagora ne avrebbe avuto gran vantaggio per i suoi studi e ricerche, amante com’era delle configurazioni geometriche, fra triangoli equilateri, quadrati e poligoni regolari in generale, perché sono proprio queste figure che si rivelano meravigliosamente.

Illustrazione 2: Abū al-Rayḥān Muḥammad ibn Aḥmad al-Bīrūnī

Come esempio di calcolo di astro-geometria è stato pubblicato in rete un mio studio su Ahmed al-Biruni, “La circonferenza della terra in codice numerico con l’astro-geometria solare”. Al-Biruni è un arabo vissuto nel decimo Secolo in gran parte a Ghazna (oggi Ghazni) dell’Afganistan, dove morì il 13 dicembre 1048. Egli fu un matematico, filosofo, scienziato e storico persiano e, tra le tante altre sue ricerche che lo tennero occupato, misurò con buona precisione (per il suo tempo) il raggio della terra. Nel suddetto mio studio, grazie all’Astro-geometria, un nuovo modo di concepire la nota astrologia, lo spirito di al-Biruni, nel lasciare questo mondo, affidò un suo “tesoro”, espresso in codice numerico, agli astri geometrici generati dalla configurazione astronomica del sole e i relativi pianeti visti sul piano dell’eclittica in quello stesso istante. Quel favoloso “tesoro” messo così in chiara luce, con mia felice sorpresa, si può considerare la matrice crittografica della misura media esatta della circonferenza della terra, che è 40030 chilometri, eludendo i decimali.

Ed ora entro nel merito del caso in esame, relativo al momento presumibile in cui il sistema solare si configura nel tempo preciso della natività di Adolfo Augusto Rol per dar luogo a peculiari configurazioni geometriche in grado di permettere un particolare calcolo numerico, per ottenere l’età dei suoi anni di vita, ossia 91.

Astro-geometria solare alla nascita di Gustavo Adolfo Rol

Torino 1903-06-20  ore 12:00:00

Per sviluppare i grafici delle carte astro-geometriche che seguiranno mi sono servito dei dati astronomici tratti da Internet dalle tabelle redatte da John Walker a questo link

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Orbits: Real  Logarithmic  Equal
Observing site: Lat.   N  S Long.   E  W
Heliocentric: Lat.   N  S Long.
Colour scheme: 

Ephemeris:

              Right                   Distance    From 45°3’N 7°40’E:

            Ascension    Declination      (AU)   Altitude Azimuth

  • Sun          5h 51m  7s   +23° 26.0′     1.016    67.557   18.050 Up
  • Mercury      4h 29m 27s   +17° 34.7′     0.695    54.034   49.257 Up
  • Venus        9h  1m 24s   +19°  1.2′     0.857    47.821  -65.255 Up
  • Moon         1h 31m 24s    +8° 29.1′   60.1 ER    18.449   83.453 Up
  • Mars        12h 24m  7s    -2° 30.3′     1.034    -2.370  -88.828 Set
  • Jupiter     23h 34m  2s    -4°  6.6′     4.784   -11.148   95.395 Set
  • Saturn      20h 44m 36s   -18° 40.0′     9.180   -50.195  119.636 Set
  • Uranus      17h 31m 28s   -23° 25.9′    18.208   -66.168 -151.025 Set
  • Neptune      6h 13m 51s   +22° 22.0′    30.910    67.273    4.127 Up
  • Pluto        5h 21m 59s   +14° 37.5′    47.469    57.135   26.878 Up
 RA in oreRA in gradiDecl. in gradiAU x cos decl. in gradi 
Sun         5,852       87,780        23,433       0,932 
Mercury          4,491       67,365        17,569       0,663 
Venus         9,023     136,345        19,018       0,810 
Moon         1,523       22,845          8,484          – Dist. in ER
Mars       12,402     186,030      –   2,501       1,033 
Jupiter       23,567     353,505      –   4,102       4,771 
Saturn       20,743     311,145      –  18,667       8,697 
Uranus       17,524     262,860      – 23,419     16,708 
Neptune         6,231       93,465        22,377     28,582 
Pluto         5,366       80,490        14,618     45,930 
Illustrazione 3: Astro-geometria solare natività Gustavo di Adolfo Rol. 20 giugno 1903, ore 12 a Torino. Diagrammi dei pianeti veloci. Un eptadecagono e un quadrato, matrici dei numeri 17 e 4.

Sviluppo delle carte astro-geometriche dei pianeti veloci e Sole rispetto alla Terra

Esaminando l’illustr. 3, una volta individuato il triangolo, i cui vertici sono le posizioni astronomiche degli astri Mercurio, Sole e Venere e la Terra al centro del sistema con i quattro parametri delle AR (ascensione retta), di procede disegnando il cerchio circoscritto e il cerchio passante per la Terra.

La relazione di questi due cerchi permette di disegnare in color verde un quadrato come si vede nell’illustr.ne.

Con centro sulla Terra, si esegue poi un terzo cerchio in tangenza del secondo cerchio. In seguito si esegue un quarto cerchio passante per Marte.

La relazione di questi due ultimi cerchi porta alla determinazione del poligono stellato di 17 punte, noto col nome di eptadecagono.

L’eptadecagono regolare è un poligono costruibile con riga e compasso, come fu mostrato da Carl Friedrich Gauss nel 1796. Gauss fu così entusiasta della sua scoperta che chiese che ne fosse inciso uno sulla sua tomba. Lo scultore si rifiutò, sostenendo che la costruzione era così difficile che il poligono risultante non si sarebbe distinto da una circonferenza.

Curioso anneddoto, mentre l’eptadecagono lo ritroviamo scolpito in cielo attraverso i pianeti del sistela solare il giorno di nascita di Gustavo Adolfo Rol. Ma chi era per tanto onore? Un altro matematico sotto false spoglie, i cui numeri erano le carte dei suoi esperimenti.

In conclusione sono stati rilevati due numeri, il 4 e il 17.

Sviluppo delle carte astro-geometriche dei pianeti lenti rispetto alla Terra

Illustrazione 4: Astro-geometria solare natività Gustavo di Adolfo Rol. 20 giugno 1903, ore 12 a Torino. Diagrammi dei pianeti lenti. Un quadrato, un esagono e un eptagono, matrici dei numero 4, 6 e 7.

Si esamina ora l’illustr. 4 in cui sono posizionati i pianeti lenti alla data di nascita di Gustavo Adolfo Rol del 20 giugno 1903 dell’ora 12 a Torino.

Sono individuati due triangoli, quello con i vertici Plutone, Terra e Nettuno, e l’altro con i vertici Giove, Saturno e Urano.

Si traccia un primo cerchio passante per i vertici del secondo triangolo suddetto. Poi si traccia un secondo cerchio passante per i vertici del primo triangolo (Plutone, Nettuno, Terra).

Si collegano poi i centri dei due triangoli con una linea tratteggiata, quindi, con centro del cerchio del primo triangolo, si tracciano tre cerchi.

Il primo, il più grande, è tangente all’estremo del cerchio del secondo triangolo (Giove, Saturno, Urano) e dà luogo ad un quadrato (linea verde) accoppiato al cerchio passante per i vertici del triangolo Plutone, Terra, Nettuno.

Il secondo  cerchio da tracciare (con solito centro delle linee tratteggiate) passa per il centro del cerchio passante per i vertici del triangolo Giove, Saturno Urano. Questo cerchio, accoppianto con il cerchio passante per i vertici del triangolo Plutone, Terra, Nettuno, da luogo ad un esagono (linea rossa).

Il terzo cerchio da fare (col solito centro delineato dalle linee tratteggiate) è tangente al cerchio del triangolo Giove, Saturno, Urano. Questo cerchio accoppianto con il cerchio passante per la Terra da luogo ad un eptagramma (con linea gialla).

In conclusione sono stati rilevati tre numeri, il 4, il 6 e il 7.

Il calcolo del numero 91, l’età della vita di Gustavo Adolfo Rol

Riepilogando i risulati dell’indagine astro-geometrica del piano del sistema planetario al momento di natività di Rol, risultano questi numeri:

17 e 4 per i pianeti veloci e 4, 6 e 7 per il pianeti lenti.

Si tratta ora di concepire una formula che dia luogo ad un risultato di 91, ed è questa di seguito molto facile da rintracciare:

17 + 4 +[(4+6) x 7] = 21 + [10 x 7] = 21 + 70 = 91

Di Gaetano Barbella

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