Non Farti Calpestare, il Mondo è ai Tuoi Piedi
Quando ci si lamenta che la televisione ed i media in generale condizionano la vita delle persone si dice una grande sciocchezza, giusto è dire che questi strumenti incidono solo sulle persone prive di una propria autonomia di pensiero delegata ad altri che non sono loro.
Questo distacco non si limita alla mera obbedienza ad una autorità precostituita, ma si amplifica in tutto quello che una persona fa.
Oggi più’ che mai si deve essere grati alla situazione che si e’ venuta a creare per causa del Covid, in quanto si e’ avuto modo di percepire il lato genuino delle persone, un po come il Dr. Jekyll e Mr. Hyde
Ora e’ più’ facile interagire con chi ci è intorno, perché possiamo vedere la gente con quella autenticità che prima non avevamo avuto modo di conoscere immersi nel vuoto di una vita fatta di banali automatismi.
Per certi versi, ”detto tra noi”, è il lato positivo di tutta questa faccenda che non va trascurata e di cui e’ bene farne tesoro.
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Non Farti Calpestare
Navigando sul web e sfogliando riviste di psicologia o benessere, può capitarci di imbatterci in frasi motivazionali come “attenti alle persone e situazioni negative“, oppure “allontana i pensieri negativi”, “liberati dalla prigione della mente”, e così via. Cosa accomuna queste citazioni? Il fatto che esse deleghino all’esterno la responsabilità di qualcosa che è stato generato dall’interno.
Questa percezione è dovuta a una diffusa convinzione secondo la quale la mente è qualcosa di esterno a noi, un oggetto che ha vita propria, e interferisce con ciò che noi siamo, ponendoci tentazioni, dandoci false speranze e trasmettendoci stati emotivi difficili da superare.
Al contrario, la mente è uno strumento puro ed efficiente, il cui compito è quello di proiettare nel dettaglio il nostro stato interiore, rappresentandolo attraverso immagini. Usando una metafora, possiamo paragonarla allo schermo della tv. Come a uno schermo, anche alla mente c’è qualcosa che trasmette delle immagini e dei segnali, che vengono tramutati in un’espressione che rappresenta delle specifiche forme.
Se, guardando la tv, incontriamo delle immagini che ci turbano, perché paurose, disgustose, violente, diamo la colpa al televisore? No, perché ci basterebbe cambiare canale per non vederle.
Chiediamoci, piuttosto, come mai guardiamo sempre gli stessi programmi e quindi reiteriamo gli stessi stati emotivi, raffigurati attraverso immagini similari; oppure perché siamo attratti da un horror invece che da un film romantico o un documentario. A questo proposito, non è corretto pensare che qualcosa possa influenzare negativamente la nostra mente, il nostro schermo, poiché nessuno può trasmettere nella nostra mente, a parte noi stessi.
Se indagata in modo intelligente, nella sua essenza strumentale, la mente può quindi esserci molto utile per osservare qual è il nostro stato in un determinato momento, e quali sono gli stati nei quali cadiamo più frequentemente. In questo modo, possiamo lavorare su di essi e riuscire, progressivamente, ad ampliare il nostro orizzonte mentale.
Fabio Ghioni
Fonte: fabioghioni.org
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