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Il Re del World Economic Forum Sale sul Trono Britannico

Morto un re o una regina se ne fa un altro…….certo che di questi tempi con quello che passa il convento ne potevamo proprio fare a meno.

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Con la morte della regina Elisabetta II, l’umanità ha perso una discutibile presenza che di reale ha solo una ricchezza che ha letteralmente ridotto alla fame l’intero pianeta.

Il suo successore, invece, può essere meglio inteso come il re del WEF (World Economic Forum). Re Carlo è davvero un re per i nostri tempi, nel modo peggiore che si possa immaginare. È la perfetta rappresentazione della classe dirigente occidentale e della sua perniciosa agenda.

Carlo, per dirla senza mezzi termini, è un reprobo anti-umano, che ha vissuto una vita di disgrazia, ipocrisia e corruzione. Ma il suo stile di vita è l’ultimo dei problemi. Carlo è un re che ha abbracciato e promosso le cause più distruttive del nostro tempo.

In particolare, Carlo è un catastrofista del clima e un sostenitore dell’agenda dello spopolamento. L’anno scorso ha chiesto un “assetto di guerra”, invitando a sabotare le risorse energetiche affidabili per affrontare la cosiddetta crisi climatica. Le iniziative di Charles e la sua promozione dei distruttivi accordi sul clima di Parigi e degli obiettivi della Conferenza sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite hanno contribuito a posizionare il Regno Unito sul baratro del disastro energetico.

Il re di recente conio è anche un sostenitore dichiarato dello spopolamento, avendo più volte invocato il controllo della popolazione della civiltà in generale.

All’inizio della COVID Mania, Charles si è seduto con il leader del World Economic Forum Klaus Schwab, in cui i due hanno sostenuto con entusiasmo un “Grande Reset” per “risolvere la crisi climatica e ripristinare il mondo naturale”. In un podcast con Schwab, Charles ha sostenuto il “carbon pricing” dei beni e un’agenda “net zero”, che, ovviamente, comporterebbe una sofferenza umana di massa.

Ovviamente, nessuna di queste richieste si applica alla famiglia reale britannica, che è libera di immettere nell’atmosfera infinite tonnellate di carbonio, a differenza dei contadini che non hanno ereditato castelli e altre forme di enorme ricchezza.

A Carlo non importa nulla dell’ambiente. Serve come vetrina per i suoi veri obiettivi. La sua difesa dell’agenda “verde”, attraverso i discorsi di Davos, fa parte di una campagna per usurpare più potere ai circoli “elitari” in cui si muove. Charles ha trascorso gli ultimi anni dedicando molto tempo ed energia alla promozione dell’agenda ESG, che agisce per cartellizzare l’industria e creare monopoli finanziari in nome dell’ambiente.

Infine, posso avere un’idea di cosa significhi essere un patriota ai tempi della Rivoluzione americana. Carlo è un re degno del nostro disprezzo. Ha abbracciato le ideologie malvagie del nostro tempo. Rappresenta una serie di movimenti radicali che cercano di imporre la rovina alle masse, a vantaggio della classe dirigente. Charles non è il re del popolo.

È il re del World Economic Forum.

Jordan Schachtel

Fonte: dossier.substack.com

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