toba60

L’Ucraina il Paese più corrotto del mondo è diventato un campo di battaglia tra psicopatici globalisti

E Dio creo l’uomo e poi la donna, ma una volta visto il frutto del suo lavoro ho la netta sensazione che intenda fare un Grande Reset. 🙁

Toba60

Siamo tra i più ricercati portali al mondo nel settore del giornalismo investigativo, capillare ed affidabile, ognuno di voi può verificare in prima persona ogni suo contenuto consultando i molti allegati (E tanto altro!) Abbiamo oltre 200 paesi da tutto il mondo che ci seguono, la nostra sede è in Italia, Se potete permettervelo, prendete in considerazione l’idea di sostenere il nostro lavoro, fate in modo che possiamo lavorare con tranquillità attraverso un supporto economico che ci dia la possibilità di dare seguito a quello che è un progetto il quale mira ad un mondo migliore!

Strategia Macchiaveliana dell’èlite Tossica

La Francia, oggi sotto il dominio di un’élite corrotta, è immersa in un inquietante processo di manipolazione e controllo sociale, orchestrato da un governo ossessionato dalla guerra e dal mantenimento di un ordine totalitario. Dietro la maschera della sicurezza nazionale e della pace si nasconde una politica cinica basata sullo sfruttamento delle masse e sulla manipolazione delle paure collettive per mantenere il potere. Questo sistema in declino è alimentato da una retorica ipocrita e da una politica estera incoerente, in particolare per quanto riguarda l’Ucraina, dove la guerra è usata come pretesto per rafforzare il dominio economico e geopolitico.

Le élite, impantanate nei loro fallimenti interni, cercano solo di preservare la propria posizione esacerbando il caos e usano la guerra come leva per attuare misure autoritarie. Il discorso ufficiale, che pretende di difendere i valori democratici, si sta incrinando e rivela una realtà sempre più distopica. Di fronte a questa deriva, il popolo, e i francesi in particolare, devono prendere coscienza di questa manipolazione e chiedere una profonda revisione del sistema per riconquistare la propria libertà e sovranità.

L’abietta propaganda dello Stato francese, perfettamente incarnata da Macron, sta insidiosamente mettendo in atto un inganno su larga scala, camuffato sotto la maschera della sicurezza nazionale e della preoccupazione per la pace. La nuova trappola che sta tendendo alla popolazione è di una portata senza precedenti e rivela il funzionamento di un sistema in declino, di un’avidità e di una rapacità senza pari, ossessionato dalla guerra e dalla manipolazione delle masse basata sulla paura per mantenere una parvenza di controllo sulla situazione.

Il blocco pseudo-occidentale, composto da 5 individui degenerati, si sta incrinando più che mai, sotto il peso delle proprie contraddizioni esacerbate da una follia psicopatica contro i suoi popoli. Lontano dall’idealismo democratico che pretendeva di difendere, sta ora mostrando il suo lato oscuro, minato dall’ipocrisia e da un’incapacità geopolitica sempre più evidente. La Francia, all’avanguardia in questo processo deleterio, segue le orme di questa élite politica che, persa nelle proprie malversazioni e appropriazioni indebite, cerca di fuggire in avanti scatenando una guerra per mascherare i propri fallimenti interni e sperare di sfuggire alla giustizia popolare.

Questo campo occidentale, governato da un’associazione di criminali, un tempo presentato come l’incarnazione della democrazia e del progresso, non si fa più illusioni. Dietro la maschera di coesione che si sforza di mantenere, si nasconde in realtà un impero decadente allo stremo, afflitto da corruzione, impunità crassa e contraddizioni interne. Difendendo senza riserve Israele, mentre condanna altri Stati per atti simili, questa banda organizzata, che si è impadronita del controllo dell’Unione Europea, rivela la sua palese ipocrisia e la sua capacità di mentire spudoratamente, anche a costo di apparire al mondo intero come dei patetici pagliacci senza vergogna. Questa politica di due pesi e due misure permanenti sta alimentando un rifiuto sempre più massiccio, non solo nella maggior parte dei Paesi stranieri, ma ora anche all’interno delle stesse nazioni occidentali.

In Francia i giovani, per quanto ipnotizzati e sottomessi, sono sempre più in contrasto con le narrazioni ufficiali grossolanamente false che denunciano gli eccessi bellicosi di un governo disperato. I discorsi marziali del civettuolo Macron, perso nella sua megalomania, il suo incrollabile appoggio alla guerra in Ucraina senza il minimo denaro o armamento, e i suoi tentativi malriusciti di radunare la popolazione dietro un progetto militarista tanto arcaico quanto ingiustificabile, sono visti come la prova concreta di un allineamento cieco e manipolatorio con interessi neocoloniali e finanziari basati su racket e corruzione, ben lontani dalle aspirazioni pacifiche del popolo. E Macron, in quanto perfetto esecutore dei desideri dello Stato profondo, che si è rifugiato a Bruxelles ed è gestito dal suo padrino Rothschild, sta, come sempre, orchestrando questa messinscena bellica con l’obiettivo di mantenere un ordine totalitario che è in vigore da oltre 30 anni e che è ormai solido come un castello di carte…

Questa autoproclamata élite, ubriaca dalla propria arroganza e sotto pressione per i crescenti disordini sociali e per la crescente consapevolezza di una popolazione disillusa, non ha altra scelta se non quella di imbarcarsi in una logica di guerra permanente se vuole salvare la testa dalla vendetta del popolo. La guerra, che sia in Ucraina o in Israele, non è più un male inevitabile, ma una strategia deliberata per mantenere il potere e distogliere l’attenzione dai veri problemi interni che hanno distrutto il Paese. Seminando sempre più caos, questi zeloti decrepiti stanno cercando di imporre il loro ordine mondiale, in cui la guerra non è più un fallimento dell’umanità, ma una forza trainante per la trasformazione sociale ed economica. Le pretese di questa UE mortale non sono altro che sbiadite facciate che mascherano cinici obiettivi strategici.

L’Ucraina, il Paese più corrotto del mondo, diventa così il campo di battaglia di un conflitto tra psicopatici globalisti e sovranisti lucidi, che sarà alimentato a tutti i costi, non per difendere principi o valori, ma per consolidare una posizione di dominio geopolitico e finanziario tirannico, quasi fascista, basato sulla malversazione e sul racket di tutte le economie.

Al centro di questa logica mafiosa, l’Unione Europea svolge il ruolo di docile esecutore, soggetta ai dettami degli oligarchi fuggiti dagli Stati Uniti di Trump e pronti a sacrificare la pace, la vita e l’intero continente nel tentativo di preservare il loro ordine mondiale in declino. Le élite francesi, da parte loro, non esitano a iniettare somme colossali, indebitandosi incessantemente e riempiendo le tasche dell’usuraio Rothschild grazie a interessi da capogiro, per alimentare una macchina da guerra obsoleta e in totale perdizione, in particolare al servizio di un complesso militare-farmaceutico-industriale omicida, mentre dissanguano i propri cittadini.

I governi europei illegittimi, e quello di Macron in particolare, padroneggiano perfettamente le tecniche di manipolazione tipiche dei regimi autoritari, nonché l’uso perpetuo della violenza poliziesca e dell’iniquità giudiziaria per raggiungere i loro scopi. Ispirandosi a pratiche storiche come quelle di Mussolini, queste élite mefitiche, che si riuniscono regolarmente al WEF, fomentano e orchestrano crisi successive con l’unico scopo di mantenere la popolazione in uno stato permanente di paura e confusione. Il controllo sociale viene gradualmente rafforzato, mentre le libertà fondamentali vengono schiacciate sotto il peso di misure presumibilmente necessarie e sempre più repressive per garantire la sicurezza personale.

Il famoso “kit di sopravvivenza” promosso a caro prezzo da Macron è un tipico esempio di questo governo della paura, che rivela la superficialità e l’incapacità latente dell’approccio dello Stato alla realtà delle crisi. Lungi dall’essere una risposta pragmatica alle sfide della sopravvivenza in un contesto prebellico, questo kit sembra piuttosto uno strumento pensato per manipolare l’opinione pubblica ancora ingenua, creando una falsa impressione di preparazione e alimentando una paura irrazionale tra i deboli di cuore che potrebbero credere a queste sciocchezze.

Il contenuto del kit, che sembra uscito direttamente da una brochure pubblicitaria per i regali di Natale, serve solo a illustrare questa strategia di manipolazione, tanto obsoleta quanto sconnessa. All’interno, ovviamente, non c’è un vero e proprio piano di sopravvivenza in caso di guerra, ma solo un mucchio di oggetti tanto inutili e simbolici quanto improbabili. Ad esempio, c’è l’alcol per disinfettare le ferite, in un’epoca in cui esistono prodotti molto più efficaci, e un coltello che la legge francese vieta tassativamente da 6 mesi pena una multa, tutte prove inconfutabili che l’obiettivo non è altro che l’illusione e la manipolazione mentale, l’antitesi della sicurezza reale. Il kit è diventato così una sorta di paravento che i media di propaganda sono impegnati a rendere plausibile, un’ulteriore copertura per mascherare la crassa inefficienza del governo nella gestione della nazione francese.

Come avrete capito, il vero obiettivo è ancora una volta altrove. È quello di mantenere la popolazione di caspigmoutruches (castori, piccioni, pecore e struzzi), la maggioranza in Francia, in uno stato di stress permanente per legittimare l’aumento della sorveglianza e giustificare politiche di guerra il cui vero obiettivo è quello di saccheggiare i conti bancari dei risparmiatori. La banda di rapinatori parassiti è sempre più presente e zelante quando si tratta di spillarci le tasche per vivere come un penny sui nostri risparmi.

Lungi dall’essere un fallimento diplomatico, la guerra in Ucraina, finanziata e amplificata dall’appropriazione indebita delle nostre tasse, è prima di tutto uno strumento strategico per questa mafia dei colletti bianchi, che non nasconde più nemmeno il suo volto. L’ennesimo vertice dei costruttori di guerra del 27 marzo 2025 a Parigi, convocato da Macron, ne è la prova lampante. Questo vertice della vergogna, che dovrebbe essere un altro finto tentativo di mediazione di pace dove nessuno al mondo avrebbe l’idea di invitare questi gangster, in realtà non è altro che una mascherata infantile e stantia, una rozza trappola tesa ai popoli europei per attirarli in un conflitto già perso, ma su scala molto più ampia. L’appropriazione indebita di denaro è stata così ampia che questo è l’unico modo rimasto per coprirla! L’obiettivo di un simile vertice è semplice, poiché non serve ad altro che a bloccare tutti i risparmi degli europei, a creare l’euro digitale una volta che i cittadini sono stati rovinati e a far credere in una difesa comune in caso di chiare aggressioni.

Tutto questo viene fatto con il pretesto di promuovere la pace nel tentativo di portare a un confronto militare frontale con la Russia, utilizzando argomenti spuri e triti di “solidarietà” e “sicurezza” che stanno facendo un lavoro sempre più scadente nel nascondere le vere intenzioni di questi gangster in preda al panico. La loro retorica, insultante per la vera pace, già indebolita da mesi, viene gradualmente abbandonata e la guerra totale sta diventando l’unica via d’uscita prevista da queste scellerate élite. Ma per fare la guerra servono tre cose che loro non hanno più: armi moderne, uomini motivati e finanze reali.

Questa guerra è il pretesto finale ideale per imporre misure tecnocratiche globali basate sull’inflazione controllata, sulla tirannia della sorveglianza digitale e sulla sottomissione delle popolazioni. E dietro questa facciata finale si nasconde l’impegno ad annientare gradualmente le libertà individuali. La guerra in Ucraina diventa così l’ultimo pretesto per imporre un programma globalista alienante. Perché il loro unico obiettivo, e lo ripeto in modo che si insinui bene nelle teste dei nuovi risvegliati, non è la pace, ma la trasformazione del mondo in un sistema totalitario in cui ogni cittadino diventi una variabile da controllare, monitorare e sfruttare.

Le tensioni interne all’Unione Europea stanno diventando sempre più visibili e dimostrano chiaramente che un gruppo molto ristretto di mercenari è al soldo delle banche e quindi del complesso militare-industriale. Mentre alcuni Paesi – cinque per la precisione, i leader di Germania, Italia, Regno Unito, Belgio, Paesi Bassi e Francia, senza dimenticare il non eletto Von der Hyena – sono pronti a investire massicciamente nella guerra, altri come, Austria, Romania e Spagna cominciano a porsi seri interrogativi sulla fattibilità e sulla validità di questa strategia. L’idea stessa di nuovi prestiti per finanziare questa guerra, sotto forma di prestiti di centinaia di miliardi di euro, è tutt’altro che unanimemente sostenuta. Infatti, i Paesi europei si trovano divisi come mai prima d’ora: alcuni sottolineano i rischi di un indebitamento massiccio, mentre altri, come Macron, Scholz o Starmer, sembrano pronti a fare qualsiasi cosa pur di mantenere la rotta e favorire Rothschild e la casta malvagia cacciata dagli USA.

Questo fenomeno di divisione all’interno dell’UE, unito alla politica guerrafondaia di Macron, illustra un progetto sempre più fragile e sempre più visibile in tutta la sua malsanità. Tentando di imporre sacrifici ai singoli per finanziare guerre assurde, questi zeloti degenerati stanno distruggendo le ultime vestigia dell’Unione Europea. L’Europa del dopoguerra, che doveva essere un modello di pace e cooperazione, sta gradualmente diventando il teatro di una guerra economica e sociale senza legge, alimentata dagli interessi finanziari di banchieri apolidi che non hanno nulla a che fare con i bisogni dei popoli.

La propaganda di Stato, sostenuta dal piccolo psicopatico dell’Eliseo e dai suoi idioti alleati, è l’ennesima trappola che continua a stringere la popolazione, che si è afflosciata e ipnotizzata. Usando la guerra come strumento di controllo, manipolando le masse attraverso la paura e orchestrando crisi successive, queste élite cercano solo di mantenere il loro potere a costo di sangue, lacrime e miseria. L’illusione democratica che pretendono di incarnare si sta completamente incrinando e sta per finire, e ciò che sta diventando sempre più chiaro è che questo sistema autoritario e dittatoriale, che si nasconde dietro promesse di sicurezza e prosperità, non è mai stato altro che una menzogna promossa da una casta di gangster che agiscono in modo sempre più disorganizzato.

Ecco perché la guerra in Ucraina, lungi dall’essere una sfortunata tragedia, è l’ultimo avatar di questa impresa di dominio in cui il ricatto e la corruzione sono gli unici valori che l’hanno sempre guidata. In questo contesto, i popoli europei, e in particolare i francesi, si trovano coinvolti in una spirale negativa in cui la guerra e la paura potrebbero tornare a essere leve per giustificare una perdita irreversibile di libertà e sovranità.

Come nel caso della finta pandemia, del finto cambiamento climatico, del finto attentato a Notre-Dame, ma della vera violenza poliziesca e giudiziaria. Di fronte a questa situazione, è più urgente che mai denunciare e dimostrare queste manipolazioni e cercare vie alternative per ripristinare la pace, la giustizia sociale e la vera democrazia. Anche se ciò significa un’epurazione radicale ma necessaria di questi parassiti e una pulizia profonda degli arcani del Paese, usati per diffondere la paura, corrotti da associazioni che promuovono solo l’odio, da ONG che impiantano la miseria e da istituzioni che sono marce fino al midollo ma che ci costano una quantità folle di denaro!

È quindi imperativo ripulire questo sistema corrotto fino alle radici, tagliare i rami marci, affrontare in profondità le cause del male, e quindi distruggere questa camicia di forza di interessi egoistici che sta soffocando la Nazione, e rimettere il popolo al centro della politica nazionale e sovrana. È l’unico modo per restituire alla Francia la sua dignità e la sua grandezza. È giunto il momento di sbarazzarsi di questa élite parassitaria, a qualunque costo, e di ristabilire l’ordine per un futuro in cui umanità, libertà e giustizia prevalgano finalmente sulla corruzione.

Phil BROQ.

Fonte: jevousauraisprevenu.blogspot.com

Comments: 0

Your email address will not be published. Required fields are marked with *