Le Esplosioni al Suolo Sono lo Scenario Atomico Peggiore e la Cosa Pare non Preoccupare Nessuno
Ho un amico in Francia che lavora nel settore statistico per conto del governo e come se io non avessi abbastanza carne al fuoco per terrorizzare periodicamente le persone, ogni tanto mi manda dei lavori legati ai problemi che può creare una bomba atomica, molti di questi sono intrisi di tutte quelle formule matematiche che scoraggiano anche le persone più motivate nel far conoscenza di un qualcosa che oggettivamente non è ne facile, ne intuitivo capire.
Se proprio devo dire la mia, credo che da tempo alle persone importa poco di nulla di quello che é imporrante sapere e si affida al primo che capita per trovare il male che meglio asseconda le sue esigenze psicologiche ed emotive, le quali danno un senso ed un significato alla vita miserabile che gli viene da tempo imposta per decreto.
Vivo in un paese, l’Italia, dove il capo del governo Giorgia Meloni annuncia al mondo intero che per fare la pace si deve fare la guerra ed io da quando ho fatto mio questo suo proposito non faccio che incontrare persone intorno a me che non intendono affatto assecondare questo mio intento, in quanto il nemico ben identificato nella persona stessa che ha creato questo proposito, gode del privilegio di poter uccidere (E non solo metaforicamente) tutti coloro che la guerra hanno intenzione di imbastirla contro di lei.
Siamo al punto di partenza, ed io onestamente ho intenzione di fare la pace con tutti coloro che intendono scatenare una guerra contro chi la vuole, con questo gioco di parole penso di aver risolto ogni problema e di aver fatto felice un sacco di gente, rimango dell’idea comunque che forse una bomba atomica potrebbe essere la soluzione migliore, rimane però sempre il solito problema………
……..Contro chi? 🙁
Toba60
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Lo Scenario Atomico Peggiore
Le esplosioni atomiche al suolo sono le più inquinanti di tutte. Oltre a creare una contaminazione radioattiva quasi permanente nell’atmosfera, riducono l’area intorno a Ground Zero a una zona proibita e sono in grado di creare altre zone proibite a distanza, rilasciando gradualmente le migliaia di tonnellate di detriti di terreno ormai avvelenati che inevitabilmente risucchiano nel loro pennacchio.

Oltre a depositare dal 10 al 30% della sua radioattività letale nell’area circostante, un’esplosione al suolo produce un pesantissimo pennacchio fumante sovraccarico di detriti aspirati dal terreno. È sempre molto più pesante del pennacchio di un’esplosione la cui palla di fuoco non tocca il suolo e che quindi è “leggera”, appesantita solo da qualche tonnellata di metallo ultra-frammentato dell’intero ordigno.
Può pesare fino a 5.000 tonnellate di terra polverizzata per kt, che trasporta a una velocità media di 3,3 km al minuto a un’altezza di oltre 10 km. Agitata in questo turbolento calderone ascendente, la polvere inghiottita subisce un brutale shock termico di diverse migliaia di gradi. Si scioglie più velocemente della neve sotto il sole del deserto, si vaporizza in parte e si contamina con la frazione di radioelementi del carico nucleare smantellato che riesce ad assorbire prima di ricomporsi in grani solidi, i più grandi dei quali precipiteranno appena terminata l’ascesa.
Una decina di minuti dopo l’esplosione, questa tempesta radioattiva verticale, che ora si trova in alto e si è raffreddata, comincia già a riversare rumorosamente la sua pioggia granulare a una decina di chilometri dal punto zero, a un tasso iniziale che può raggiungere le 60 tonnellate di deposito avvelenato per km2 (60 grammi perm2). Il pennacchio oblungo continua poi a sputare il suo miasma a terra per centinaia di chilometri o più, a seconda della potenza dell’esplosione e dei venti, lasciando inabitabili altre zone proibite a caso, mentre si esaurisce gradualmente di particelle di grandi dimensioni.
Ma non cade tutto a terra, né subito né in seguito. Viene sempre e solo depauperato dei più insidiosi radioelementi alfa (plutonio, uranio ed elementi correlati) che, diventati aggregati finissimi, sono, come l’aria, troppo piccoli per depositarsi. Il pennacchio è quindi invariabilmente destinato a disperdersi nell’atmosfera terrestre, dove fluttua a tempo indeterminato e infila permanentemente tutti i polmoni con le sue pazientissime nanoparticelle radiotossiche alfa, particolarmente pericolose una volta alloggiate nei tessuti viventi.
Un ordigno atomico di 5 Mt disciolto in superficie può trasportare fino a 25 milioni di tonnellate di suolo polverizzato nel suo pennacchio, che poi riverserà il suolo contaminato lungo il suo percorso irregolare.
Fonte: aipri.blogspot.com
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