Top Secret 11/9: Tutti Li Vedono Ma Non Ci Sono…
Detto tra noi ……quell’11 Settembre bastava poco per smontare un castello di sabbia immenso come quello imbastito quel giorno…. e la storia a quanto pare non è servita a niente.
Toba60
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Come nei migliori trucchi magici tutti lo vedono ma Lui non c’è…
Tutti hanno creduto di vederlo dopo che le TV lo hanno mostrato in diverse angolazioni in video manipolati e farlocchi, e solo dopo che l’autorità l’ha sigillato, l’evento tragico dell’11/9 è diventato realtà. Tutti vedevano sulla scena del delitto un assassino che non c’era, perché quella rappresentazione è stata in primis mediatica e solo dopo reale.
Parlo ovviamente delle dinamiche dell’attacco terroristico per come sono state raccontate dall’oracolo digitale.
Affermo questo perché nessun aereo ha colpito alcuna torre, tutti i filmati che ci hanno mostrato sono falsi e lo si può dedurre banalmente osservando video e foto che non avrebbero potuto registrare e catturare nulla a 950 km orari, nonostante la finzione mostri gli aerei solo in prossimità dell’impatto con le torri, già essa stessa ulteriore manipolazione e mancando qualsiasi ripresa a campo lungo dell’arrivo dei Boeing.
Non solo, le riprese televisive mostrano viraggi di colore e intensità ridicoli, gli aerei cambiano dimensione e tonalità a seconda dei video e del periodo in cui sono stati trasmessi, tutte le prime testimonianze parlavano di esplosioni, solo in seguito e dopo l’induzione psicologica da parte dei media dei filmati manipolati, si è cominciato a parlare di aerei che hanno impattato le due torri.
Ecco, basterebbe questa prima e logica analisi dei fatti per capire che a monte c’è stata una manipolazione psicologica di massa, deducendola proprio dal tipo di video trasmessi dai media, senza considerare e scomodare tutti gli aspetti tecnici riguardanti le manovre impossibili a quella velocità e a quell’altezza degli aerei, l’essere penetrati come un coltello nel burro all’interno dell’acciaio senza lasciare traccia, la caduta improvvisa e surreale dei grattacieli, il ridicolo sulla dinamica dell’attacco al Pentagono e molto, molto altro…
Per questo ritengo che non sia più importante tornare ancora una volta sugli aspetti tecnici già sapientemente analizzati da 16 anni da numerosi ricercatori, giornalisti, studiosi, tecnici e ingegneri, semmai bisognerebbe iniziare a capire le motivazioni di un tale evento dal punto di vista della psicologia di massa e poi dal punto di vista esoterico più profondo, cioè quello egregoretico, simbolico e religioso.
I meccanismi psicologici di massa condizionano la realtà in cui viviamo, sono le vere ragioni dell’opera nera egregoriana abilmente allestita, lo scopo è quello di far accettare e metabolizzare ai soggetti ogni dissonanza e cortocircuito logico per allestire una realtà nonsense e guidarci così verso un Rinascimento Contro-Iniziato e Transumanista.
Lo scopo primario era quello di plasmare una nuova forma di pensiero e il vero obiettivo dell’11 settembre, forgiare lo spirito dei tempi odierni, riabituare le persone ad accettare fedelmente il dogma dell’autorità, mantenendo accesa la sacra fiamma millenaristica egregorica.Lo scrittore Roberto Quaglia parla di “scisma ontologico”, e proprio da allora nelle popolazioni occidentali il modo di percepire, elaborare e assimilare le informazioni si è frazionato.
Il Pentagono, che per sua stessa ammissione finanzia e collabora alla creazione di film e serie televisive, ed è funzionale al condizionamento della cultura mainstream, plasma la psicologia di massa mentre metabolizza il mito imposto dagli ingegneri di Stato e ci indora gradualmente.
A causa dell’ostinata isteria delle persone intossicate dai media, ovvero coloro che CREDONO ciecamente all’autorità perché hanno bisogno di essa per esistere, ci toccherà subire le conseguenze di una realtà distopica e dispotica.
L’Incredibile menzogna! Nessun Aereo è Caduto Sul Pentagono
Lincredibile-menzogna-Nessun-Aereo-e-Caduto-Sul-Pentagono-_Thierry-Meyssan_-_Z-Library__organized-1Qui puoi trovare la più grande documentazione al mondo relativa ai fatti dell’11 Settembre
La realtà-finzione dell’ 11/9 rappresenta l’inizio di un nuovo paradigma spirituale prima che politico e bellico, perché in quel momento ci fu una vistosa programmazione di massa ad accettare un palese cortocircuito logico. L’autorità/PADRE ammoniva il popolo/FIGLIO che i ruoli sociali e sessuali imposti dall’alto andavano ACCETTATI e sublimati attraverso una narrazione essotericamente fasulla, anche agli occhi dei figli stessi, processo atto a provocare un trauma ed una scissione come succede per le vittime stuprate da un familiare o da un adulto.
La massa è stata spiritualmente stuprata e poi, con il SUO CONSENSO, gli è stato chiesto di accettare tale brutalità e di difenderla da coloro che volevano denunciarla.
Questa riprogrammazione non è servita banalmente solo a censurare e rimuovere i nostri legittimi dubbi sui fatti successi per allontanarci dalla verità dell’ 11/9, ma per rieducarci ad accettare il nuovo software e ad usarlo bene per gli anni futuri.
Nel prossimo futuro distopico, questa programmazione globale servirà ad affrontare e percepire la realtà secondo i dettami imposti, accettando così il dogma dell’oracolo e la nuova tecno-religione, perché questa è neo-culto, possedendo tutti i suoi crismi e sviluppando tutte le dinamiche di plagio emozionale insite nel rispetto dei ruoli sociali imposti e accettati.
Questa riprogrammazione verso ogni dissonanza cognitiva e cortocircuito logico, serve al potere costituito per farci accettare il nuovo paradigma del terrorismo dell’ISIS, ogni crisi economica imposta dal sistema, ogni regressione democratica e involuzione sociale, ogni scelta para-scientificaattraverso la ridicola imposizione dei vaccini ordinati dal Big-Pharma, ogni guerra o tragedia decisa a tavolino, alimenta la rabbia ilare verso falsi bersagli, verso il fratello e non verso il padre che, al contrario, viene rispettato come figura autoritaria, alimenta una guerra tra poveri attraverso il razzismo, facendoci accettare i capri espiatori indicati dall’oracolo del giorno, tarlandoci infine dalla nostra evoluzione spirituale e crescita individuale. Un popolo di bambini bisognosi del loro carnefice in una perenne sindrome di Stoccolma.
A questo è servito il plagio emozionale dell’11/9, a ristabilire i ruoli in campo, chi sta sotto e chi sta sopra all’interno del nuovo mondo digitale, dove esiste solo ciò che appare e non esiste ciò che non viene mostrato. Siamo entrati in un nuovo campo religioso, un nuovo culto ci aspetta alle porte… Benvenuti e fatevi prendere per mano dal nuovo Rinascimento Controiniziato e Transumanista.
Tratto dal saggio “Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sull’11 settembre 2001, ma che non avete mai osato chiedervi” Pubblicato originariamente sulla rivista di fantascienza Delos (Maggio 2003)
di Roberto Quaglia (autore dei libri “Il Mito dell’11 settembre e l’Opzione Dottor Stranamore, 2006″ – “Il fondamentalismo hollywoodista, Createspace 2017″)
…”Come sostiene anche Gore Vidal nel suo saggio sopra citato, più una bugia è grossa, più facilmente essa verrà creduta… se l’opzione di non crederci è sufficientemente dolorosa.
Non c’è nulla di magico in questo. La nostra psiche è strutturata in modo tale da credere a ciò che le fa comodo credere. Le verità dolorose vengono solitamente negate dalla mente. Rispetto all’accettazione di una verità troppo dolorosa, non è raro che la mente preferisca addirittura rifugiarsi nella follia: è ciò che chiamiamo negazione della realtà al di sopra di ogni evidenza. Il popolo americano è rimasto profondamente traumatizzato dagli eventi dell’11 settembre 2001.
Il solo fatto di prendere in considerazione l’idea che ad organizzare un avvenimento così atroce possa essere stato lo stesso Presidente degli Stati Uniti d’America, d’accordo con il direttore della CIA ed il capo del Pentagono, è impensabilmente doloroso per l’americano medio.
E questo, chi ha messo su la faccenda, lo sa benissimo.
Non importa quanto la verità circoli, sino a quando essa non verrà mostrata in televisione la maggioranza degli americani non la prenderà neanche in considerazione.
È come se il fruttivendolo vi dicesse che vostra madre ha complottato per uccidervi e pretendesse di darvi tutte le prove: non lo prendereste nemmeno in considerazione, in parte perché è il fruttivendolo, ma soprattutto perché la possibilità che abbia ragione sarebbe troppo dolorosa per voi. Se, invece, ve lo annunciassero in televisione…
Comunque questo discorso non vale solo per tutti gli americani, ma per tutti noi.
Il modo in cui è strutturata la nostra mente è quello che è. La nostra mente si protegge di fronte a interpretazioni della realtà che essa non è pronta ad affrontare, conservando una visione familiare e rassicurante della cose.
La mente giunge alle conclusioni alle quali ha convenienza a giungere.
In gergo psicologico si chiama bias di conferma 35 ed è un fenomeno intellettualmente fastidioso a cui siamo tutti per natura soggetti. La nostra mente prende nota dei dati che riceve in modo selettivo, notando e sopravvalutando le informazioni che confermano le nostre convinzioni e ignorando o sottovalutando quelle che le contraddicono.
Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sull’11 settembre 2001, ma che non avete mai osato chiedervi
Tutto-quello-che-avreste-voluto-sapere-sull11-settembre-ma-che-non-avete-mai-osato-chiedervi-Roberto-Quaglia-Z-Library-1Siamo tutti soggetti a tale fenomeno, ma alcuni (anzi parecchi) di noi lo sono in misura maggiore di altri, e possono giungere, occasionalmente o sistematicamente, a negare addirittura l’evidenza.
Per questo motivo i cospiratori dell’11 settembre hanno assai poco da temere dall’emergere della (presunta) verità.
Il grosso della popolazione del mondo ha in testa una storia ben precisa, condivisa da tutti, e si tratta del film America Under Attack.
La maggioranza delle persone non abbandonerà mai questa convinzione fin troppo comoda a meno che non riceva un input da un soggetto a cui riconosce un’autorità a cui non può resistere (la televisione, un genitore, un individuo-che-ha-fede). Quando ciò accade, si assiste a un altro tipo di bias cognitivo, a suo modo ancora più affascinante: l’hindsight bias, o errore di giudizio retrospettivo.
L’ Hindsight bias è la tendenza delle persone a credere, erroneamente, di essere in grado di prevedere correttamente un evento una volta che questo è ormai noto. Nel giorno ipotetico in cui la CNN e le varie testate giornalistiche benedicessero con la loro autorità una versione alternativa della storia dell’11 settembre e dei suoi dintorni, tutti gli individui fino ad allora ancorati alla versione precedente degli eventi farebbero istantaneamente il magico cambio di paradigma, iniziando immediatamente a ristrutturare i loro ricordi per adattarli alla nuova realtà. Comincerebbero a ricordare di aver avuto dei sospetti fin dall’inizio,e comincerebbero presto a mormorare cose come: Ve l’avevo detto!
Fonte: Archivio Web
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