Elezioni Anticipate: E Adesso Cosa ci Promettono?
Come previsto siamo tornati, lì dove tutto era cominciato, da anni si ripete una sceneggiata che vede la politica, protagonista di un continuo venir meno, ad ogni promessa fatta agli elettori.
I partiti del cambiamento hanno una capacità camaleontica, che sfugge al controllo di un elettorato privo di ogni senso critico, venuto meno grazie un martellante tam tam mediatico, che vive di realtà propria, che nulla a che vedere con la realtà.

Le promesse vivono di luce propria e sono le uniche capaci di catalizzare tutta l’attenzione che serve per l’unica cosa che veramente conta in chi si impegna nella politica, il potere.
Il potere oramai, è l’unica forza che tiene in piedi un sistema, che si autoalimenta a tempo indefinito, facendo perdere di vista obbiettivi che vengono sbandierati a tutta voce da mezzi di informazione che ne esaltano in contenuti, privi però di ogni valore perché fini a se stessi.
Lo scenario che si pone davanti a tutti, è quello di una marea di partiti e di politici vecchi e nuovi che si adoperano in un azione tesa a promettere quanto più possibile ciò che la gente desidera e come le Sirene di Ulisse, ammaliano le masse con le loro parole dense di significato emotivo che si ricicla ad ogni tornata elettorale, è un disco che si ripete, e che piace molto al cittadino, basta vedere con che entusiasmo acclama i leader politici del presente e del passato, rei di evidenziare nelle parole e nei fatti, il disfacimento di un paese oramai allo sbando, e proponendo la soluzione a tutti i loro problemi, come se il tempo e lo spazio attorno a loro si fosse fermato, ed esistesse solo per chi vive la realtà quotidiana di tutti i giorni.

E’ un richiamo irresistibile quello che ad ogni tornata elettorale si ripete da tempo indefinito, in tutti i luoghi del pianeta, in passato avvenne attraverso le promesse di Hitler, quelle di Mussolini di Stalin o di Mao fino ai giorni nostri, George W. Bush, Barack Obama, Mario Monti, Matteo Renzi, Merkel, Macron, Salvini, Di Maio, tutti contraddistinti dalla presunta volontà e desiderio di rendere il mondo migliore e degno di essere vissuto.
L’immigrazione, i terremoti, i crolli stradali, le calamità naturali, il degrado urbanistico, la violenza sociale, la disoccupazione, la sanità, la scuola sono un immensa opportunità per consolidare il potere, la loro disfunzione, conferisce un eterna aspettativa che diventa priorità solo nel momento in cui si deve monetizzare in termini di consenso elettorale.

Le promesse sono fondamentali per destare attenzione e speranza, nell’l’attesa di un qualcosa che mai avrà un seguito, un esempio emblematico è la costruzione del tratto Salerno Reggio Calabria, vero cavallo di battaglia per chi pianifica una campagna elettorale, atta ad alimentare speranze e aspettative mai realizzate e che mai si realizzeranno.
Creare consenso poi, in un settore specifico come quello economico, è un autentico Santo Graal, parole come neoliberismo o sovranità monetaria sono solo parole che gettano fumo negli occhi della gente, pensiamo solo all’ uso che se ne fatto Hitler di un economia sovrana come quella sviluppata dall’ allora ministro Hjalmar Schacht, creò benessere, elimino la disoccupazione, la Germania diventò la prima potenza industriale in Europa, dette scurezza agli abitanti, elimino tutto il debito pubblico, le scuole funzionavano a meraviglia e la sanità era all’avanguardia, le strade le ferrovie tutto era prefetto, ma che cosa ne scaturì da tutto questo ottimale gestione economica del paese? Distruzione e Morte.
Non è l’economia la causa di tutti i problemi, ma l’uso che se ne fa, mi fanno pena tutti i Nobel o chi per loro, che con tanta ingenuità si affannano a spiegare come funzionano tutti i meccanismi finanziari, sulla carta tutte validissimi, senza una visione globale.

Basta che un qualsiasi settore che sia Scolastico, Urbanistico, Sanitario, Turistico, Stradale, Ambientale, Ferroviario, Aereo, Agricolo, Industriale, Sociale, Artistico, Tecnologico, Militare, Estero, Culturale e tutto ciò che implica la partecipazione di membri di una qualsiasi nazione, non funzioni, per vanificare ogni cosa.
Senza l’eliminazione di tutti i paradigmi sociali in vigore oggi, che regolano la società, ogni scelta va sempre nella direzione sbagliata, ma questa non viene dal nulla, viene coltivata e resa possibile attraverso la consapevolezza che ogni settore menzionato, è importante né più e ne meno di tutti gli altri.
Pensiamo alla cultura come quella che non si vede più, se non in orari impossibili, come quelli di Paolo Mieli di Corrado Augias o di Vittorio Sgarbi, se venissero proposti i loro programmi in pima serata, non li guarderebbe nessuno, è naturale, il modello educativo creato in un cotesto sociale come quello odierno, non lascia spazio a queste cose.
Pensate a come interpreterebbe la politica, una persona che segue con adeguato interesse e motivazione, le persone in questione, conoscerebbero la storia, il passato con tutte le sue dinamiche umane, gli intrighi di parte, apprezzerebbero l’arte, che ti apre la mente e ti proietta in una dimensione che non è più quella materialistica su cui è fondata la società, scopriresti la filosofia di uomini che si sono sempre posti delle domande, che oramai nessuno si pone, delegando sempre ai leader di turno il compito di pensare per loro.
Per le leadership mondiali tutto questo diventerebbe un serio problema e hanno già pronta una diversa soluzione, come quella Neoliberista e Democratica, di libero mercato e pluralismo ideologico, parole intrise di ipocrisia.
La società come quella che i politici ti propongono in campagna elettorale, vive il momento, trascura il passato e non ha una visione del futuro, tutto deve essere astratto, la vita migliore promessa da Hitler e Mussolini ha provocato 70 milioni di morti, e tutti ci hanno creduto all’epoca, nessuno indistintamente, ognuno a modo suo, mia madre, figlia di un ricco commerciante in Austria, doveva a fine guerra andare in Olanda per fornire manodopera utile all’esercito, scappò, perché fare questo, significava per lei, in quel momento morte sicura, e venne in Italia, dove incontro’ mio padre, pilota di caccia sotto l’esercito italiano prima e con la Repubblica di Salò poi, neanche il tempo di imparare sotto l’esercito tedesco, l’uso degli aerei Messerschmit Tedeschi, che la guerra fini, fu l’unico sopravvissuto della sua squadriglia e se chi scrive ora ne ha la possibilità’ è frutto del puro caso.

Ogni uno di loro per tutta la vita è rimasto dell’idea che tutto quello che hanno fatto Mussolini e Hitler era giusto, mia madre era una fervente cristiana, ma per tutta la vita ha continuato ad odiare gli Ebrei e mio padre al pari di lei, ha fondato la sua vita su principi umanistici molto rigorosi, pur alzandosi ogni mattina con il braccio destro alzato.
Ecco a cosa serve la propaganda, ecco a cosa servono le elezioni, a dare continuità’ ad uno stato di cose che non deve cambiare, le parole e le apparenze la fanno da padrona, e nessuno ne deve essere consapevole, al pari dei miei poveri genitori, che hanno mantenuto le loro idee fondate su parole come giustizia e libertà, consolidate a suo tempo, da chi con queste parole ha costruito un mondo di Inferno.

Siamo in Campagna Elettorale, signori e signore, siete tutti benvenuti, Noi siamo il Gatto e la Volpe, tutti in società, di noi ti puoi fidare, dieci monete, solo dieci monete, dammi il tuo consenso e le trasformerò in un immenso tesoro, non aver paura è tutto un sogno.
Noi ti vendiamo illusioni, che cosa vuoi di più, fidati di noi, che tanto la realtà non esiste, te l’abbiamo barattata con sogni fantastici, non puoi chiedere di più.
Dammi il tuo consenso ………Siamo il Problema a Tutte le tue Soluzioni Cosa vuoi di più.
Toba60