Le Scarpe: Consigli per chi Inizia a Correre
Ogni tanto osservo le centinaia di libri e le migliaia di riviste specializzate accumulate negli anni che trattano di corsa podistica, ogni volta che ne comperavo uno già mi vedevo sfrecciare sul campo di gara con la ricetta giusta per diventare un campione.
Metti il piede qui, il braccio nella giusta angolazione, stai sciolto, rilassato, distendi le membra, testa alta, non variare l’andatura, mi raccomando le scarpe, lento lungo, corto veloce, ripetute, medio andante e salite a nastro, insomma dalla teoria alla pratica l’esito è praticamente 20 mila leghe sotto i mari.
Se cercate qua dentro i consigli tipici sul genere ”manuale delle giovani marmotte” mettetevi il cuore in pace, voi meritate molto di più, già il fatto che avete deciso di correre vi rende degli eroi olimpici.
La prima puntata è dedicata alle scarpe ed in seguito un po alla volta avrete tutte le nozioni utili per poter definitivamente dire di essere un podista informato e consapevole di quello che fa.
Iniziamo……
Se pensi di doverti vestire come ti pare………fallo!!!
L’importante è che stai comodo, non serve un esperto per farti capire che non devi uscire con un maglione di lana ma se lo gradisci fallo… poi cambierai idea 🙂 Un paio di calzoncini una canottiera in estate e un abbigliamento a strati nel caso faccia freddo e un occhio particolare naturalmente va dato alle scarpe argomento di questa prima puntata.
Le Scarpe!!!
E ora stammi bene a sentire che quello che ho da dirti, sono sicuro non te lo aveva mai detto nessuno.
Devi sapere che ogni paio di scarpe ha una sua ragione di essere, non esiste la scarpa perfetta per tutti, ma è sempre il relazione alle caratteristiche dell’individuo, ognuno ha un suo modo di appoggiare il piede e a questa va aggiunta la variabile legata al peso, l’andatura che tieni mentre corri, la distanza, senza contare poi al terreno in cui questo viene fatto, al clima ecc ecc.
Troppo facile dire …compro quelle per il colore o perché le porta Eliud Kipchoge, un campione come lui considerata la perfezione con cui appoggia il piede a terra mentre corre, potrebbe correre anche senza scarpe.
I modelli sono tantissimi e la tendenza delle case produttrici è quella di rubare l’attenzione, considerato che sono tutte di ottima qualità, ve lo dice uno che ha fatto la sua prima corsa con le mitiche Scarpe Superga, quelle con la gomma anteriore che alla prima accelerazione si divideva in due con la tomaia che una volta lisa mostrava il colore dei calzetti.
È ingenuo dire che una marca di scarpe sia migliore di un altra, ognuno ha le sue caratteristiche …come te 🙂
Seguimi attentamente e vedrai che con le poche indicazioni che ti darò sarai in grado di essere autonomo nella tua scelta.
La prima cosa da considerare è la pianta del piede, perché vedi ogni casa produttrice a seconda del paese per una questione commerciale, fornisce dei modelli con una diversa struttura di base.
Un tempo le diciture erano 3 ed erano contrassegnate sulla linguetta delle scarpe da delle Lettere:
- A: per le scarpe a pianta stretta
- B: Per quelle intermedie
- D: per quelle larghe …….i piedipiatti per intenderci 🙂
Oggi poche case mettono questa indicazione pertanto dobbiamo verificarle ad occhio e se possibile provarle per verificare quella che meglio si adatta nostri piedi.
Bene …..andiamo avanti…… che corridore sei ?
Anche se non hai mai corso in vita tua hai delle caratteristiche innate che ti danno quel senso di unicità che non guasta di questi tempi.
Sei un Pronatore? un Supinatore? …domanda da un milione vero? ( Ma che cosa vuol dire dirai te) non ti preoccupare ci sono qua io e ti do delle dritte che agli occhi degli amici faranno di te un esperto tecnico della corsa 🙂
Il supinatore è un soggetto che quando corre da l’idea di essere elastico come una canguro e il pronatore da l’idea di essere rigido come i mio vicino 🙂 Scherzavo naturalmente, non stanno esattamente cosi le cose!
(Spieghero successivamente nella 3 parte della serie in programmazione la differenza sostanziale.)
L’appoggio è dato da determinate caratteristiche fisiche e dalla biomeccanica che ne scaturisce e si evidenziano determinate modalità di esecuzione nel momento di in cui si appoggia il piede, che poi agli effetti pratici è quello che ti da la propulsione.
Prima di proseguire ti voglio far capire quanto sia importante la leva del tuo piede, cerca di trattarlo bene perché vedi, è l’unica leva vantaggiosa del corpo umano e questo ti da un idea di quanto sia utile farne un buon uso.
Per sapere se sei un Pronatore o un supinatore non devi necessariamente chiamare Toba60 ma fai questa semplice verifica:
Prendi le tue vecchie scarpe da passeggio, che siano in cuoio o in gomma non importa e guarda sotto la suola qual’é la parte consumata……..se è alla parte esterna vuol dire che sei un supinatore se è quella interna sei benvenuto tra i pronatori!!!
E allora ?
È una conoscenza fondamentale per la scelta delle scarpe, in quanto in commercio sono in vendita sullo stesso scaffale entrambi i modelli e tu devi sapere quale è adatto alle tue caratteristiche……..pochi sono i commercianti che ne sono a conoscenza sappilo!!
Prendi la scarpa che ti piace e controlla la suola, sicuramente nella parte posteriore troverai due diverse colorazioni (a meno che tu non abbia scelto quelle di chi corre a 3’a km) , e verifica dove si trova la parte più dura.
Se si trova all’esterno vuol dire che sono per un supinatore se all’interno sono fatte per un pronatore..…fai attenzione a questo particolare, solitamente sono solo il 5% di quelle in commercio quelle riferite alla seconda variabile.
Tutto a posto ora posso fare la scelta definitiva…….????
Non ancora, le cose non sono cosi dirette e semplici come credi, perché i produttori di scarpe pensano proprio a tutto e i materiali che usano sono indirizzati per podisti di ogni esigenza e tu sono sicuro hai la tua, fosse anche solo quella di correre a 8′ a km.
La scelta di un paio di scarpe con un materiale invece di un altro è un po come (facendo il paragone con una macchina) disporre di un automobile con la struttura di una Ferrari e quella di una Suv fuoristrada.
Un tempo le scarpe venivano catalogate come Superleggere, Intermedie, Ammortizzanti, Stabili e altre ulteriori definizioni specifiche, che davano un idea ben precisa di quello che uno comperava, io penso che il principio sia sempre valido e andrebbe sempre considerato, per motivi commerciali vi e la tendenza a confondere le idee del consumatore e mettono tutti i modelli spesso nello stesso piano…… (Sono molto più generici ) fate attenzione mi raccomando!!!
Le scarpe dei pronatori sono meno elastiche e il materiale con cui sono fatte ammortizzano meno l’impatto con il terreno e durano solitamente molto di più nel tempo, il materiale particolarmente predisposto a questo e’ il poliuretano, quello per intenderci che usano gli operai al lavoro, mentre i supinatori hanno in prevalenza la suola in Eva che è molto più’ soffice ed elastica ma si logora più’ rapidamente.
In commercio poi si sono evolute molte soluzioni con materiali che offrono le stesse caratteristiche, sono spesso combinate per offrire un giusto rapporto comfort e funzionalità, ce ne sono moltissime in commercio c’è’ solo l’imbarazzo della scelta.
Tutto a posto ?….ehh no caro mio :-)))
Se tu corri a 3′ a km in una Maratona sei una persona baciata dalla fortuna…..non tutti anche con il più’ duro allenamento sono in grado di farlo, ma noi comuni mortali dobbiamo gestirci diversamente utilizzando delle scarpe che assolvano in pieno allo scopo.
Allacciarsi le cinture di sicurezza 🙂
Quanti di noi si saranno chiesti il reale motivo dell’esistenza dei due fori aggiuntivi per le scarpe da running? Probabilmente alcuni non ci avranno nemmeno fatto caso, o li avranno ignorati.
Questo video, pubblicato su youtube, spiega a cosa servono realmente.
Essi aiutano il “runner” a indossare meglio le scarpe in modo che sia più aderente possibile al piede, al fine di prevenire la crescita di fastidiose vesciche. Il modo migliore per utilizzarli si chiama “lace lock”, che tradotto vuol dire “laccio bloccato”, e consiste nel creare una frizione aggiuntiva con i lacci nella parte alta della scarpa.
Qui altri 5 modi per allacciarsi le scarpe Video Digita Qui
Scarpe pesanti o leggere?
Qua a dire la verità non si tratta tanto di scegliere un paio di scarpe in base al peso, più materiale significa sempre l’aggiunta di un supporto che dia stabilità al piede, ecco che utilizzare un modello un po più’ pesante non significa faticare di più, anzi, spesso significa il contrario, il problema forse se lo pone chi deve battere il record del mondo, ma non e’ il nostro caso 🙂
Se sei molto pesante o …diversamente magro 🙂 è bene indirizzarsi su un modello che offra’ stabilità e comfort …ma non fossilizzarti troppo su queste scarpe…con il tempo perderai peso e la tua biomeccanica cambia, l’appoggio diventa più morbido e leggero e potrai usare un modello meno ingombrante e più adeguato alla tua nuova identità.
Come riconoscerle?
Oggi molti mettono in vista le caratteristiche delle scarpe, ci sono poi molte riviste specializzate che danno il loro contributo …..ma io voglio aggiungere qualcosa che vedrai ti sarà’ molto utile.
Correre non significa solo mettere il piede a terra e avanzare sul terreno, il piede ben allenato è quello che viene sollecitato in tutti i suoi distretti, e purtroppo le scarpe moderne in realtà per quanto molto funzionali sono sempre un supporto per correggere quanto madre natura ci ha dato …….i corridori che usano le scarpe Barefoot ne hanno fatto una filosofia di vita!
Quello che intendo farvi capire che e’ sempre bene alternare ogni tanto scarpe con caratteristiche differenti per abituare il piede a fare qualcosa di diverso, è un presupposto utile per prevenire infortuni e correre meglio e ….dare un tono variato alla vostra routine.
E mettetevi ogni tanto le scarpe ultraleggere (Costano molto meno) e toglietevi lo sfizio di correre come un atleta olimpico anche solo per 30m !!!
Correre ogni tanto con le vostre vecchie scarpe che vi hanno fatto tornare indietro con gli anni è un toccasana, rompe con gli schemi che spesso tolgono la voglia di uscire per correre.
Quando le devo buttare e quanto durano?
Lo sento ripetere spesso ….. e ora fai bene attenzione a quello che ti dico!!!
C’è chi corre bene e consuma la scarpa in modo meno marcato, quello che è sostanzialmente un punto da considerare è che i materiali per i supinatori sono generalmente meno duraturi non tanto per quanto riguarda l’integrità della scarpa ma per il materiale che perde di elasticità.
Con i materiali idonei per i supinatori per esempio le case costruttrici indicano come punto di rottura dalle 750 ai 800 km ….io non sarei cosi drastico considerato che molti modelli combinati hanno un ottimo compromesso che ne allunga la durata, ma vanno considerate le molte variabili che pochi considerano, il clima, la corsa in salita o collinare che ne accentuano la sollecitazione, il peso corporeo di chi le indossa, ecc ecc.
Ci sono poi della ditte che fanno della stabilità e della durata ne fanno un punto di forza vedi i modelli Karhu Finlandesi per esempio che con il sistema fulcrum possono essere sollecitate in modo intenso e anche dopo oltre 1500 km mantengono inalterate tutte le loro caratteristiche.
Quanto devo spendere?
Una scarpa da corsa non ha mai un prezzo estremamente basso ma lo può avere se non hai fretta……
Il consumismo fa sì che dopo pochi mesi un modello sia già fuori mercato e le giacenze si o si vanno sempre da qualche parte, non è che da un anno all’altro le cose cambino poi cosi tanto, io stesso se trovo un tipo di scarpa con cui mi trovo molto bene e ho modo di reperirlo ad un prezzo di liquidazione, non esito a comperarne 2 e anche 3 paia …il commerciante pur di liberarsi è disposto a farti un ulteriore sconto, sempre sperando che abbiano il tuo numero, devi solo avare pazienza e non avere fretta, ma se hai le disponibilità economiche fai tesoro di quello che hai appreso e scegli quello che ti piace.
Bene siamo giunti al termine …..ora che sai qualcosina di più’ sulle scarpe spero tu sia in grado di operare una scelta autonoma giusta e soprattutto Funzionale e se hai qualche ulteriore domanda non esitare a chiamarmi sull’indirizzo in alto a destra del magazine….e non dimenticare di fare una piccola donazione mensile per un caffè, che per scrivere articoli come questo dormo poco la notte 🙂
La prossima puntata sarà sulla tua prima esperienza podistica tra i pazzi della corsa, la normalità’ non e’ parte di questo sport 🙂
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