In Veneto è Guerra: Se non Fate “Rispettare le Regole” Vi Saltano le Poltrone.
Non amo molto parlare di cronaca italiana, molti dei fatti nostrani partono sempre da molto lontano nei meandri della politica internazionale che tutti coloro che frequentano il magazine conoscono.
Lo smantellamento della piccola e media impresa nel nord est Italia era già partita da tempo, (Mario Draghi lo aveva comunicato nell’ultimo summit del G30) sul DeepWeb, broker finanziari già 5 anni fa scommettevano sulla debacle economica locale ma onestamente non avrei mai immaginato che grazie al virus tutto sarebbe avvenuto cosi velocemente.
Non pensi la gente che gli interessi siano solo economici, (sono solo la punta di un iceberg sotterraneo che nessuno deve vedere) queste sono cose che solo emittenti locali come Antenna3, ReteNuovo o Antenna Triveneta localmente può discutere in prima serata, per abituare la gente al fatto che da qui ai prossimi 10 anni le loro case dopo un immissione di liquidità che illuderà il popolo veneto di essere tutelato dalla crisi pandemica, verranno depredate attraverso meccanismi sofisticati e nello stesso tempo semplici nella loro realizzazione.
Non intendo dire altro sulla questione, (Domandate al Governatore del Veneto) vivendo io in questa regione cerco per quanto possibile di defilarmi su eventi in corso d’opera che coinvolgono protagonisti inaspettati e che come un cavallo di troia stanno ponendo le basi per un default che poi si amplificherà a macchia d’olio in tutto il paese.
Prima ancora di conoscere i fatti per, esperienza quasi trentennale in rete, si devono creare le basi culturali per accettare una realtà’ che non e’ proprio quella di chi dice….
andrà’ tutto bene, ed il Veneto e’ ancora fermo qui.
Toba60
Se non “Rispetti le Regole” Ti Salta la Poltrona.
Mi è piovuta fra le mani l’ennesima circolare consegnata ai locali pubblici di Cittadella (Veneto) con le nuove “norme da rispettare” per fronteggiare…l’emergenza.?!? La pressione è andata alle stelle e mi sono uscite le orbite dagli occhi solo per cominciare.
Ancor più quando rintracciato il numero privato del sindaco e l’essermi sorbita il suo insignificante monologo, certe affermazioni, se non bastasse, mi hanno fatto cadere letteralmente anche i coglioni. Non ci si può sedere nella poltrona da sindaco e sentirsi rispondere proprio dal sindaco che se non fa “rispettare le regole” gli salta la poltrona.
L’intelligenza e l’onesta NON PUÒ TOLLERARE LA CONFESSIONE DI CERTE SCELLERATEZZE.
Alla cortese attenzione del sindaco Luca Pierobon;
a fronte della breve telefonata riguardo la circolare con le nuove norme consegnata ai locali pubblici, che peraltro è risultata essere un monologo da parte sua, senza considerare l’arroganza con cui mi ha impedito di finire il concetto per il quale l’ho contattata, ritengo doveroso informarla su quanto segue;
1) La legge non si discute fino a quando essa non viola gli articoli 16 e 32 della carta costituzionale riconducibili nelle normative della circolare in oggetto. Oltre all’articolo 1 sul quale è fondato tutto il resto.
2) La mascherina è un presidio medico sanitario, pertanto non essendo voi in possesso di un tesserino sanitario, non avete alcuna autorità per obbligare un individuo a tenere la mascherina sul naso nel caso in cui lo stesso soffra di patologie respiratorie.
E nemmeno di redarguirlo nel caso non lo faccia correttamente nelle assurde fasce orarie stabilite da gruppi tecnici che perseguono un pensiero tutt’altro che democratico.
Inoltre, per la legge sulla privacy egli non è tenuto a esibirvi alcun certificato medico, né alcuna autocertificazione sul dove va e cosa fa durante i suoi spostamenti in determinate fasce orarie comprese nelle 24h come stabilito dall’articolo 32 della costituzione.
Pena la denuncia all’avvocatura preposta a difendere i diritti umani e del cittadino dagli abusi di potere ed eventuali perdite di poltrone, posti di lavoro e interessi personali.
3) Le leggi si discutono quando non sussiste nella comunicazione ai cittadini il buon senso del padre di famiglia, buon senso che appartiene all’intelligenza e allo spessore spirituale dell’essere umano.
Dopo lo spessore spirituale, il buon senso e la giusta dose di umiltà per saper ascoltare le osservazioni dell’interlocutore, serve senz’altro farsi delle domande su quanto leggete e divulgate per legge, la quale, ha una natura ben diversa dalla questione sanitaria.
Ma purtroppo il livello di analfabetismo cognitivo in Italia è comparabile a quello dei paesi del terzo mondo, ecco perché il potere dominante si avvale di tutta una schiera di incompetenti che eseguono ordini per far rispettare delle regole che sono, oltre alla grave violazione dei diritti umani, un insulto all’intelligenza umana.
Cos’è il Military Order o DECLARATION & ORDER?
E’ un documento legale scritto e depositato alla S.E.C. di Washington, (l’Italia e tutti i paesi dell’ONU hanno molto a che fare con Washington), da un gruppo di avvocati statunitensi e tradotto in Italiano da altri colleghi nazionali.
Un documento di notifica col quale è stato sovrascritto il Trust internazionale precedentemente fondato su un sistema di corporazioni private (non di Stati sovrani come gli italiani credono), inoltre lo Stato italiano è stato commissariato dalla GST Virtual Bank nell’agosto 2020, in questo caso sostituendosi al vecchio sistema di usura bancario.
Tutte le gerarchie istituzionali incluso il Vaticano ne hanno preso atto ma ignorando la notifica sperano di non porre sotto l’obiettivo uno stato di fatto che farebbe crollare tutta la narrazione pandemica.
Essendo lo Stato rimasto sordo e muto alla notifica ricevuta, alcune organizzazioni di avvocati hanno depositato la notifica direttamente presso tutti gli uffici o enti che fanno capo ai corpi militari italiani. Tutti, inclusi guardie forestali, polizia locale e protezione civile. Dovreste aggiungere anche il concetto di Trust.
Il Trust è una finzione giuridica su vari livelli e gradi istituzionali con cui lo Stato coinvolge i cittadini in contratti commerciali, ossia si rivolge giuridicamente al cittadino come fosse un bene economico da sfruttare, mera merce commerciale.
Il cittadino non sa che attraverso il documento di riconoscimento e il codice fiscale diventa visibile allo stato non come essere umano ma come un contratto commerciale il quale senza una finzione giuridica, il documento, non può sostituirsi al libero arbitrio.
Ogni volta che il cittadino si riconosce davanti all’autorità in quei documenti accetta il contratto. Accetta la multa, accetta il richiamo, accetta le imposte non dovute, accetta qualsiasi cosa pensando che sia buona e giusta. Non basta rendicontare queste informazioni alla Prefettura, devono arrivare ai tavoli e alle poltrone di alto rango giuridico, come procuratori e magistrati.
I quali non batteranno ciglio perché sono gli unici che conoscono e tengono sotto chiave informazioni che decreterebbero la fine di un sistema istituzionale criminale.
Questo è anche il motivo per eccellenza menzionato in corso di chiamata per il quale con l’Unicode Commercial Code, UCC, valido in tutto il mondo, io e qualsiasi cittadino che ne sia a conoscenza può rigettare qualsiasi multa senza essere perseguito legalmente.
Traduco, l’illegalità non può essere contrastata con la criminalità istituzionalizzata.
Studiare è indispensabile soprattutto quando si ricoprono certi ruoli poiché il pericolo è quello di diventare succubi di una dittatura mascherata da emergenza sanitaria per ignoranza diffusa, sia nell’uso della legge, sia nel rimanere proni per interessi personali, sia sul sistema immunitario innato e adattativo se vogliamo entrare in ambito immunologico e scientifico.
Il Military Order significa sostanzialmente “sospendere le vessatorie inquisizioni ai liberi cittadini da parte di qualunque autorità militare”, ed è stato consegnato in Italia alle più alte cariche dello Stato fra marzo e giugno 2020 da questo Team di giuristi italiani in collaborazione con i loro illustri colleghi americani.
Il governo non ha alcun interesse a divulgare quanto gli è stato notificato in quanto essendo stato commissariato non ha più alcuna autorità, condizione che gli impedirebbe di proseguire con un piano pandemico (già calendarizzato da qualche anno), e di sorveglianza mirata ad altri scopi politici che purtroppo un’intelligenza ordinaria e troppo occupata in altre distrazioni fittizie non può comprendere ma solo classificare come “visionari”.
Certa di essermi ampiamente spiegata e sfogata senza essere interrotta ogni tre vocali e due consonanti, mi auguro che lei svolga la funzione che è stato chiamato “ufficialmente” a fare, ossia ascoltare i cittadini, dotarsi di curiosità e informarsi, ne potrebbe beneficiare anche lei.
Stefania Sodacci
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