L’imbroglio del Secolo: CDC Falsifica il numero dei Morti per COVID 19
Quello che avete modo di vedere sono documenti ufficiali che non possono essere smentiti in alcun modo, sono a disposizione di tutti, si possono consultare liberamente, va sottolineato che alla luce dei dati che vengono forniti quotidianamente in tutto il mondo, non scarterei in nessun modo l’ipotesi che lo stesso iter con cui vengono eseguiti i test sul CoronaVirus negli Stati Uniti non siano stati estesi ovunque.
E’ indispensabile in questo momento evitare di concentrare tutta l’attenzione sul CoronaVirus, con tutte le sue implicazioni, ma stabilire come i capi di Governo su scala Globale, si siano prestati ad un totale disfacimento del tessuto economico e sociale su pressione delle ben note lobby della finanza e dell’economia.
La partecipazione diretta al progetto distruttivo, in atto da parte di tutti gli organi di informazione ufficiali, autentica fonte di disinformazione, fa da capolino ad una pianificata censura che non lascia spazio ad un contraddittorio, unico requisito che sancisce la libertà’ di espressione.
Il Cigno Nero e’ li per venire ma gli esiti sono imprevedibili per il corso degli eventi che si susseguono incessantemente.
Ogni giorno ci sono in medio Oriente centinaia di morti sul fronte Siriano, in una guerra che il Virus ha completamente fatto dimenticare, in Palestina mai come ora ci sono violenti scontri tra le opposizioni religiose in perenne guerra, in Grecia nell’indifferenza generale c’è’ una guerra civile i cui colpevoli sono gli stessi che ora intendono porre una soluzione al virus, le cui conseguenze hanno distrutto l’economia mondiale di tutto il pianeta.
I Morti per Coronavirus sono in tutto il mondo ora che scrivo 115.286, con l’intervento armato dei paesi Nato e americani in medio Oriente solo in Yemen, mente il cretino di turno ci fa vedere il cartello dei morti di CoronaVirus, ci sono stati 230.000 morti con il supporto economico dell’Italia che con quei soldi poteva comperare un respiratore a testa per ogni singolo cittadino
Aggiungo 2.500.000 morti in Irak di cui oltre 500.000 bambini e di cui ancora ora per effetto dell’uranio impoverito. (Armi ”Umanitarie Illegali” con cui avremmo comperato Bilioni di Mascherine) il numero dei morti ha un incremento nell’ordine del 3% annuale.
Il tanto agognato vaccino contro il virus, e’ delegato ad un certo Bill Gates, che in Argentina ha messo mano a 13 milioni di ettari – circa metà del territorio e attraverso i Semi agricoli Monsanto, ha provotato la devastazione del territorio, l’impoverimento della popolazione e un incremento del 400% di tumori e malformazioni fisiche a carico degli abitanti, a seguito dei pesticidi oggi riconosciuti ufficialmente cancerogeni.
E a quei politici che si sporcano la bocca con le questioni umanitarie e di solidarietà e ti chiedono incessantemente ogni secondo un aiuto per gli infetti, mostro loro alcuni numeri e questi sono veri, non frutto di una menzogna che non lascia spazio ad alcuna giustificazione.
Sono dati ufficiali riferiti al 2018 potete tranquillamente fare una ricerca personale, ma guardatevi bene dal consultare la Spazzatura Televisiva Mainstream
Il Business del Potere che ci deve risolvere i problemi Economici
La spesa militare mondiale nel 2018 ha rappresentato il 2,1% del prodotto interno lordo (PIL) globale. In particolare, la spesa militare mondiale totale ha stabilito un nuovo record salendo a 1822 miliardi di dollari nel 2018, con un aumento del 2,6% rispetto al 2017. I cinque maggiori paesi, nel 2018, in questa graduatoria, sono stati gli Stati Uniti (649 miliardi di dollari), la Cina (250), l’Arabia Saudita (67,6), l’India (66,5) e la Francia (63,8).
Sette dei 15 paesi primi in graduatoria sono membri dell’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (NATO): Canada, Francia, Germania, Germania, Italia, Turchia (+24% nel 2018), Regno Unito e Stati Uniti. Insieme, questi sette paesi hanno rappresentato il 48% (880 miliardi di dollari) della spesa militare globale nel 2018. L’Italia si è piazzata all’undicesimo posto globale sprecando in spesa militare di 27,8 miliardi di dollari (24,9 miliardi di euro) del proprio bilancio.
Nelle legislature dal 2016 al 2018 c’è stata una fortissima impennata nella corsa italiana agli armamenti : 5,7 miliardi nel 2018, l’88% in più E si conferma la distorsione per cui essi sono possibili solo grazie ai contributi finanziari del Ministero dello Sviluppo Economico, anch’essi in aumento. “Finanziamenti sempre più ingenti e onerosi per la collettività e gravosi per il debito pubblico – spiega il rapporto – tenuto conto il sistematico ricorso del Mise a finanziare tali programmi richiedendo a istituti di credito (soprattutto Intesa, BBVA e Cassa Depositi e Prestiti) prestiti bancari concessi a tassi improponibili (fino al 40% del finanziamento erogato)”. Il costo annuale degli interessi, riportato nei bilanci del Mise, è estremamente elevato: se nel 2017 è stato di 310 milioni, per il 2018 si pagheranno 427 milioni. “Tra i programmi di riarmo nazionale in corso i più ingenti – continua Vignarca – sono le nuove navi da guerra della Marina (tra cui la nuova portaerei Thaon di Revel), i nuovi carri armati ed elicotteri da attacco dell’Esercito e i nuovi aerei da guerra Typhoon e F-35”.
Agli F-35 il rapporto dedica un approfondimento che analizza costi effettivi (50 miliardi con i costi operativi), reali ricadute industriali e occupazionali e “difetti strutturali – spiega il rapporto – che rischiano di mettere fuori servizio gli F-35 finora acquistati dall’Italia per 150 milioni l’uno e funzione strategica di questo sistema d’arma prettamente offensivo e intrinsecamente contrario all’articolo 11 della Costituzione Italiana e al Trattato di non Proliferazione Nucleare”.
Anche nel 2019, con una spesa annua di oltre 25 miliardi, l’Italia si conferma un Paese che destina ingenti risorse alla Difesa: continuiamo a investire in costosissimi sistemi d’arma, tra cui quello dei caccia F-35, le spese militari della Difesa aumentano nel 2019 del 2% in Legge di Bilancio 2019, e rimaniamo presenti in missioni militari che andrebbero chiuse, come in Niger e in Afghanistan.
Questi signori, che ogni giorno si presentano in televisione e si prodigano a dirvi quello che dovete fare, sono gli stessi che con i loro emendamenti governativi e il loro colpevole silenzio, sono stati parte attiva della morte milioni di persone e tutto questo nella totale indifferenza di tutti.
E ora fate voi le debite conclusioni non voglio aggiungere altro, chiusi in casa avete tutto il tempo che volete, perché’ in Africa ogni 3 secondi un bambino muore di fame e per loro il tempo e’ già scaduto, rimanete solo voi.
Toba60
La guida CDC – Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie – ordina agli ospedali di elencare COVID 19 come causa di morte sia che il virus abbia solo contribuito, non patologia unica, che in caso di solo “sospetto” di contagio.
Rilasciata il 24 marzo, questa guida (in archivio qui) falsifica totalmente il numero dei deceduti, in quanto sulle cartelle cliniche verrà elencato, come causa di morte, il COVID 19, indipendentemente dal fatto che siano stati, o meno, eseguiti test effettivi per confermarli.
Alcuni punti scritti nella Guida CDC, rilasciata il 24 marzo scorso ma entrata immediatamente in vigore.
– Quando sarà in vigore?
Immediatamente.
– COVID-19 sarà la causa di decesso principale?
La causa di decesso dipende da cosa viene riportato sul certificato di morte. Tuttavia, si prevede che le regole per la codifica e la selezione della causa di morte faranno sì che il COVID19 sarà la causa principale di decesso il più delle volte.
– Cosa succede se i certificatori segnalano condizioni diverse da quelle suggerite?
Se un certificato di morte segnala un coronavirus senza identificare un ceppo specifico o specificando esplicitamente che non si tratta di COVID-19, CDC-NCHS (National Center for Health Statistics) chiederà agli Stati di verificare se il coronavirus era COVID-19 o meno. Intanto se viene scritto che la morte è causata da un ceppo di coronavirus del 2019, sarà preferibile, e più semplice, nel compilare il certificato di morte, utilizzare la terminologia standard morte per COVID-19.
– La dicitura “COVID-19” deve essere riportata sul certificato di morte solo con un test confermato?
Il COVID-19 dovrebbe essere riportato sul certificato di morte per tutti i deceduti in cui la malattia ha causato o si presume che abbia causato o contribuito alla morte. Se il deceduto avesse avuto altre malattie croniche, condizioni come la BPCO o l’asma, che possono aver contribuito, queste possono essere riportate in parte.
Penso di non avere nulla da aggiungere, risulta chiaro ed evidente come questa guida falsifichi totalmente il numero delle vittime per coronavirus (COVID 19).
Anzi meglio concludere con le parole di Alex Berenson ex reporter del New York Times (qui il suo tweet originale), il quale dice:
Mentre a casa ti siedi a guardare la spirale della conta dei morti per COVID, per piacere sappi che la guida ufficiale, per la codifica dei decessi correlati a COVID, emanata dall’organismo di controllo sulla sanità pubblica Americana è la seguente: per qualsiasi decesso in cui la malattia “ha causato” o si presume “abbia causato” o “contribuito alla morte” non sono richiesti test di laboratorio a conferma.
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